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Londra!

in Viaggi

Me  ne sono innamorata,dico sul serio. Bellissima città,persone,atmosfera,e vabè,quando sei lì finisci per innamorarti anche di quel grigio che ne rende i colori ancora più affascinanti. Città frenetica,ma sempre socially correct:geniale lo “stand on the right” sulle scale mobili per permettere alle persone di fretta di poterle fare a piedi,così come i passaggi della underground a “doppia corsia”,chi deve uscire sulla destra,chi deve scendere sulla sinistra,così da evitare la calca-chiedere permesso è quasi un’utopia,tanto è tutto così ben organizzato. Ah e le code intelligenti! Tutti rigorosamente in the queue,persino nei bagni pubblici. Per quanto riguarda il cibo,invece,bè non mi ero proprio sbagliata. Non saranno stati ogni giorno hamburger e patatine fritte,ma giù di lì..gli ultimi giorni ero veramente ostruita da tutto quel cibo,non ce la facevo più a mangiare! E c’è da dire che non ho mai fatto le cose esageratamente,a colazione di solito qualcosa da Starbucks (erano dappertutto!),a pranzo se avevamo tempo ci fermavamo in un ristorante,altrimenti sandwich da Pret A Manger (idem,disseminati ovunque) e a cena quasi sempre pub..ma il muffin della colazione vale quanto tre nostre tazze di cereali,e ti riempie per ore,mentre le cene,anche quando ho cercato di mantenerle leggere,sono sempre state eccessivamente ridontanti,l’insalata più leggere che ho preso è stata la Cobb Salad,in cui c’erano “solo” lattuga,pomodori,pollo,avocado,blue cheese e bacon!Insomma,anche volendo,non c’era proprio verso!

 

Altri piatti unici e veramente deliziosi del nostro amato Diner erano le potato skins con cheddar&bacon, le chillicheese fries e la taco salad 🙂
 
 
 
Memorabile poi il dolce per festeggiare il nostro primo anniversario..già pienissimi per la cena a base delle suddette pietanze,abbiamo deciso di concederci un piccolo sfizio che non dovesse essere troppo pesante,così abbiamo deciso di ordinare DUE banane split,aspettandoci una banana con un po’di nutella sopra e al massimo un po’di panna montata..sia lodato il cameriere,che avvisandoci delle dimensioni del piatto che avremmo dovuto affrontare,ci consiglia di prenderne una in due!Poco dopo infatti ci troviamo davanti una montagna completamente bianca,tanto che Alessandro chiede ironicamente al cameriere:”..where is the banana?!”. Sotto la montagna di panna montata,guarnita con granella di frutta secca ci aspettava,scavando scavando,la banana,sormontata da strati di gelato a tre gusti diversi:cioccolato,fragola e crema! Ed è così che abbiamo scoperto,che non potevamo fidarci neanche della banana split. E pensare che avevo in mente di assaggiare più cose,soprattutto dolci,possibili..non mi aspettavo che avrei avuto a malapena spazio per l’aria che respiravo! Esageratissimi anche i ristoranti italiani,che mantengono l’impostazione classica del menù suddiviso in antipasti-primi-secondi-contorni,ma che poi,anglosassonizzatisi,finiscono per portarti una PIZZA quando ordini dagli antipasti un “bread with garlic and pesto”! Il cibo comunque a Londra è veramente dappertutto,le vie sono colme di posti dove mangiare tra pubs,caffè italiani e piccoli market,che in italia non avevo mai visto,dove puoi acquistare dai banchi frigo ciò che vuoi mangiate (vasta scelta soprattutto di sandwich,ma anche wraps e insalate) e poi scegliere di consumare il pasto lì oppure portarlo via.

I giorni purtroppo erano veramente pochi,a causa del ritardo dell’aereo abbiamo perso praticamente un giorno intero e abbiamo dovuto correre senza fermezza tutto il giorno per poter vedere la città il più possibile,le gambe ed i piedi urlavano vendetta,e dopo un po’ anche la testa non rispondeva più così attivamente..estenuanti sono state le visite al British Museum e alla National Gallery,meravigliosi e imperdibili entrambi,ma veramente veramente infiniti! L’unico posto in cui le mie gambe hanno accusato meno la stanchezza è stato Portobello,la via in cui il sabato si svolge il celeberrimo “mercatino” di antiquaria e non(non mancavano vestitini vintage,e ovviamente,CIBO!),anche questo neverending ma mi sono sentita veramente a casa! Anche allo shopping siamo riusciti a dedicare un bel po’ di tempo,soprattutto a causa mia perchè Alessandro in qualche momento avrebbe veramente voluto uccidermi o almeno farmi perdere i sensi giusto il tempo di sedersi e riposarsi un po’,finchè -Dio esiste! non abbiamo trovato uno dei negozi più geniali,da cui anche Ale (che non si compra dei vestiti nuovi da non so quanto per la fatica di fare shopping) non sarebbe mai voluto uscire: David&Goliath,dove tra regali e vestiti per noi (ehm… per me,perchè l’unica maglietta che Ale ha avuto da quel negozio ho dovuto comprargliela io..) abbiamo veramente speso..non voglio saperlo!

  
 
Puntatina anche da Harrods,ma ovviamente,l’unico posto dove abbiamo potuto tirare fuori il portafogli è stato l’harrods store,dove abbiamo comprato regali per tutta la famiglia e per me (quella era un must,oh!) la mitica borsetta con i cagnolini,logo del centro commerciale. A Covent Garden,invece,una domenica dove ben pochi negozi erano aperti,ho fatto una piacevolissima scoperta: La durèe,insomma proprio non me l’aspettavo,è stato un tuffo al cuore! Purtroppo non ho potuto godere della scoperta come avrei voluto,o meglio come avrei fatto se l’avessi notata prima di prendermi un tall soy strawberries&cream frappuccino con panna montata da Starbucks! Penso possiate immaginare il mio stato dopo averlo bevuto fino all’ultima goccia, quindi,più di un Macaron,non avrei proprio potuto affrontare! Ma che Macaron! Ebbene sì,era la prima volta che ne assaggiavo uno,e sicuramente il fatto che il primo sia anche stato di La durèe ha fatto sì che ne rimanessi assolutamente estasiata:)
 
 
 

Il tempo passava veloce,e ne rimaneva sempre meno,già due giorni prima di partire cominciavano a spuntarmi i lucciconi al pensiero di partire! Ma non c’era tempo di pensare,bisognava rimettersi subito in marcia! E, a proposito di marcia,non avrebbe potuto esserci conclusione migliore per il nostro viaggetto del cambio della guardia a Buckingham Palace. La compostezza delle guardie faceva quasi sorridere,si muovevano a piccolissimi passi,quasi impercettibili,e ogni volta che uno di quelli di turno aveva bisogno di muoversi doveva farlo rigorosamente assieme al compagno, non ho idea di come facessero per darsi il segnale o se dovessero muoversi prescrittivamente passato un tot. di tempo,comunque sia non ho saputo spiegarmi come facessero a partire nello stesso preciso momento! Da una parte un po’depressi perchè dovevamo partire,dall’altra un po’sollevati perchè finalmente ci saremmo riposati,non ci aspettavamo certo che il passaggio alla dogana sarebbe stato un travaglio. Il trolley in più comprato in extremis per contenere tutti gli acquisti non è stata una soluzione sufficiente,dal momento che non avevamo considerato che la mia borsa sarebbe stata considerata come bagaglio a mano e messa assieme al trolley sulla bilancia insieme non avrebbero dovuto superare i dieci chili!Più di dieci chili,ovviamente. Panico. Ecco Alessandro che la prende con sè e la mette sul suo zainetto,e riesce a ottenere un peso ottimale! Ma no,non basta! La mia borsa avrebbe dovuto essere contenuta all’interno del suo zainetto,già strapieno di qualsiasi cosa possibile immaginabile (c’era persino UNA mia scarpa,dentro). Pigia,pigia ecco che ci entra! Ora devo solo ritirare la carta d’imbarco che il tizio mi ha ritirato..e il tizio mi chiede il passaporto. Passaporto che si trova nella borsa che -non si sa con quali manovre-è compressa nello zaino di Alessandro. E’ un incubo senza fine! Tira fuori la borsa,tira fuori il passaporto,ritiro la mia carta d’imbarco e ci dirigiamo al gate. Ma l’aereo non c’è. Ecco che dalle finestre ne vediamo uno,ma prende posto sotto l’uscita di un altro gate..eccone un altro! Nemmeno questo è il nostro..con 45 minuti di ritardo (contro le 4 ore dell’andata,però!) arriva il nostro aereo,e finalmente,ora sì,ci possiamo sedere,rilassare,e non pensare più a niente,se non ai bellissimi momenti che avevamo passato.

 

 

 

Me, Opinioni, Racconti, Viaggi

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Finalmente Peanuts! »

Comments

  1. Passiflora says

    15 Luglio 2011 at 13:43

    evviva Londra! Pret a manger è ovunque e bellissimo! 😉

  2. Leo David says

    11 Gennaio 2012 at 17:21

    Pret à manger è ovunque nelle strade di Londra ,
    lo trovo stupendo , è all'avanguardia è veloce è nuovo e ha dei prezzi contenuti .
    Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo .
    Brava Londra . Leo David

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