In alcuni telefilm si hanno di frequente episodi in cui, con un salto in una dimensione temporale altra, (ad esempio uno dei personaggi è sotto anestesia, o mentre lotta tra la vita e la morte..) ,si ha la possibilità di vedere che cosa “sarebbe successo se..”. Se avesse finito il college invece di mollare gli studi, se avesse sposato la ragazza di cui era sempre stato innamorato e che adesso invece è la moglie dell’amico, se fosse andato in un altro paese a studiare, e così via.
Non so se succede mai anche a voi di provare a immaginare come sarebbe la vostra vita adesso se aveste fatto alcune, anche piccole, scelte diverse.
Ieri ho scorso la timeline del mio profilo di facebook perchè cercavo una cosa di qualche anno fa e mi sono trovata velocemente catapultata fino al 2008, anno in cui creai l’account, e ho rivisto una me che come proprio non la ricordavo.
Quindici anni, compagne di scuola, una (forse) migliore amica, nessun pensiero rivolto al futuro, ancora così lontano, primi giorni di scuola saltati e prime firme falsificate, prime sigarette fumate di nascosto in bagno nelle ore di buco, e poi, e poi..
E arriva quel momento in cui ti rendi conto di essere stata un’adolescente normale, di essere stata così male in quegli anni, proprio perchè erano quelli dell’adolescenza, e forse devono essere così. Ma non c’è stato solo quello. C’è stato affetto ricambiato. Ci sono state scritte coi pennarelli sui sedili di un autobus che volevano che i segni di quell’amicizia restassero permanenti. Ci sono state cuffie condivise e canzoni cantate a squarciagola in mezzo alla gente, perchè noi possiamo fare tutto quello che vogliamo. Ci sono state le cotte per cantanti e attori condivise, ma purtroppo, anche quelle per lo stesso ragazzo. Ci sono state le giornate passate in pigiama a mangiare cereali e a guardare film, le serate che non si possono dimenticare, le figuracce da ricordare la mattina dopo per continuare a ridere insieme. Io ricordo anche di una me felice, che eppure non era felice. E lo so perchè i diari parlano anche dei disagi, delle insicurezze che ti rendono impotente, dei sentimenti constrastanti verso la stessa persona che ho vissuto nuovamente negli ultimi tempi.
Certo, ci sono state anche le gelosie, le incomprensioni, l’orgoglio, che in amicizia, è probabilmente una delle emozioni peggiori.
Ma c’è anche l’orgoglio di chi non fa il primo passo non perchè è convinto di aver ragione, ma perchè ha semplicemente paura di essere rifiutato.
A volte ci sono anche i tentativi di rimettere insieme i pezzi di quello che si è sgretolato, ma la complicità si è rotta, non ci si guarda più negli occhi senza imbarazzo per tutto quel tempo, i momenti di silenzio sono diventati scomodi, e allora capisci che niente tornerà più come prima.
E allora cosa sarebbe successo se certi rapporti si fossero protratti fino ad oggi? Quanto sarei diversa adesso? Che università avrei scelto? Sarei sempre a Firenze? Mi sarei ammalata? Avrei mai aperto questo blog? Credo che tutte le risposte testimonierebbero il contrario di quella che sono oggi.
O forse, la nostra vita deve essere scandita da fasi, che iniziano e finiscono quando è il momento. Forse sarebbe tutto finito lo stesso, qualche anno dopo, qualche leggerezza in più e qualche presa di coscienza in meno. Forse ci sarei arrivata lo stesso, qui.
A volte mi piacerebbe addormentarmi e vedere dove sarei oggi. Ma poi penso che se dovessi vedere qualcosa che mi piace di più, forse non vorrei saperlo, chè tornare indietro, quello si può fare solo nei telefilm.
Sicuramente, non saprei neanche cos’è un essiccatore. E i burger che avrei mangiato, adesso, sarebbero stati molto ma molto diversi..
Burger crudisti di zucchine, basilico e pistacchi con salsa di peperone e pesca
(per 5 burger)
zucchine: 280 g
aglio: 1/2
basilico: 2 cimette
okara di mandorle*: 50 g
pistacchi al naturale, non tostati: 15 g
pomodori secchi: 4 pomodorini
semi di lino: 1 cucchiaio
salsa tamari senza glutine: 1 cucchiaino
pepe
*La ricetta nasce per il recupero dell’okara di mandorle restante dalla produzione domestica del latte. Se non avete prima fatto il latte, potete anche usare le mandorle tritate.
Macinate anche grossolanamente i semi di lino e metteteli a riposare con tre cucchiai di acqua. Ammollate per una mezz’oretta anche i pomodorini secchi.
Tritate nel robot le zucchine con lo spicchio di aglio, i pomodori secchi strizzati e tagliuzzati e il basilico. Aggiungete l’okara di mandorle, il tamari e i semi di lino e frullate ancora. Tagliate al coltello i pistacchi in granella e aggiungeteli al composto. Aggiungete pepe se vi piace,
Prendete delle piccole manciate di composto e formate dei burger da sistemare sulla placca dell’essiccatore. Fate essiccare per 5-6 ore finchè fuori non saranno scuriti e non avranno fatto una crosticina.
Serviteli con la salsina di peperone e pesca (che non ho fotografato perchè mi è venuta in mente dopo :D)
per la salsa di peperone e pesca:
pesca tabacchiera: 1
peperone rosso: 1/2
datteri: 1
tamari: qualche goccia
limone: un cucchiaino di succo
Frullate insieme tutti gli ingredienti! Assaggiate e aggiustate di sapidità, asprezza o dolcezza a seconda che la vogliate più agra o più dolce.
Francesca says
Mi hai fatto pensare un po' a Slinding doors..però non facciamoci troppe domande 🙂 Magnamo e basta <3
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Una mia professoressa del liceo diceva sempre che la storia non si fa con i se. Noi adolescenti pieni di domande non facevamo che parlare di ipotesi, pensare a tutto quello che sarebbe successo se… A lei non piaceva, perché in fondo aveva la consapevolezza che la storia sarebbe rimasta tale e quale, come era scritta sui libri. Noi comunque non eravamo mai soddisfatti e la voglia di conoscere le strade alternative non percorse è ancora presente in me. Devo ammettere che la zittisco presto questa voglia, perchè temo soprattutto i rimorsi. Alla fine molto probabilmente ogni strada ci avrebbe portate alla stessa meta, o meglio tappa, magari con percorsi più o meno faticosi… E sono sicura che questi burger avrebbero comunque incrociato il tuo, e il mio, cammino 🙂
Un bacio grande!
andreea manoliu says
Leggeri e gustosi e questo ci vuole con questo caldo !
Erica Di Paolo says
Io credo che tutto abbia un senso e che il senso sia quello di portarci a vivere quella che, già ai tempi in cui non sapevamo, sarebbe stata la nostra strada. Senza troppe menate, il bello sta nel vivere appieno le nostre scelte. E io ringrazio che tu abbia percorso la tua strada e che abbia stretto amicizia con l'essiccatore, perché questa prelibatezza mi toglie il fiato!!!! E quella salsina…… maaaaaaaaaamma Lu, che favola!!
MARI Z. says
quanti se…”se mio nonno avesse le ruote, sarebbe una carriola” detto popolare…forse solo in Veneto! bo! ma rende l'idea! i se,ma,forse…. a volte è meglio lasciar stare il passato dove sta! imparare gli errori, ma non corrucciarsi troppo su come, su cosa sarebbe stato se… non sprecare tempo,lavora sul presente! ma vedo che lo stai già facendo benissimo! questi burgers sono da sballo e la salsina una bontà! 😛
elenuccia says
Confesso che non ricordo con piacere il mio periodo adolescenziale. Non vorrei tornare adolescente, da allora ho imparato e capito tante cose. Cerco di non rivangare il passato, mi piace di più pensare al futuro, trovo più entusiasmante immaginare un futuro tutto da costruire a partire da dove sono ora. Magari sarei potuta essere diversa, ma tanto ora sono come sono e non ci posso fare nulla quindi prendiamo le cose positive che vengono.
Peanut says
Tu ci riesci, Fra?! 😉
Peanut says
E' bello tanto quello che mi hai scritto, mi piace quando il mio racconto di arricchisce di un pezzetto di chi mi legge..:)
E infondo sono sicura anch'io che sia così. Abbiamo capito che condividiamo il fatto di non credere nelle coincidenze, ma che tutto succede per una ragione, no?!;)
Grazie Virginia, un bacione a te
Peanut says
^_^
Peanut says
Erica 🙂 ne sono convinta anch'io. Credo che ogni qualvolta c'è un allontanamento da una persona significa che è finito tutto ciò che poteva darti, o che comunque a te non basta più perchè hai bisogno di altro. E che prolungare certi rapporti quindi è inutile e infruttuoso, anzi, può solo rallentarti nel tuo percorrere quella che è la tua strada:)
E se…..io non avessi mai pubblicato il link a quell'essiccatore, tu l'avresti mai preso?! ;D
Peanut says
Ma forse non è chiaro che è stata una cosa di un attimo, dovuta all'aver ripercorso in modo inaspettato e “brusco” tanti anni che mi ero lasciata alle spalle, pure troppo. E se questo è servito a trovare del buono anche lì, ben venga, credo. Non passo tutto il mio tempo a chiedermi cosa sarebbe successo se avessi fatto qualcosa che non ho fatto o il contrario, che sia chiaro;)
Comunque, quel detto lo usiamo anche qui in Toscana! ;D
Io non amo per nulla le zucchine crude e invece questi mi hanno lasciata soddisfatta, me ne sono mangiati davvero tre! :PP
Peanut says
Credo allora che ogni adolescenza degna di portare questo nome debba essere così, sofferente e piena di sentimenti contrastanti. Mi capita spesso, sì, di rivangare il passato, ma al contrario di un tempo lo faccio adesso con un sorriso. Nonostante quello che ho provato, ho vissuto, a differenza degli anni che sono seguiti. Ed è mille volte meglio così;)
Verde Vergara says
Questa volta parto dal concreto e dal mangereccio: ancora una volta io penso una cosa e te la realizzi..tipo la mayo di pesca!! E sicuramente sarà copiata para para.
Passando alla parte iniziale del post, letta e riletta almeno 2 vv…che dire? Forse io non ho avuto questo flusso di coscienza joyciano nel guardare la timeline di facebook ma , sicuramente,più di una volta mi sono soffermata di fronte a qualche foto e ,alla scena vera che dietro stava, sfogliando uno dei miei tanti album fotografici antiquati e ingialliti.tante volte ho , in attesa della visita di Morfeo, immaginato cosa sarebbe potuto accadere se…se avessi dato retta alla mia testa, al mio cuore ed al mio istinto.Sempre troppo inibita, frenata, stretta e costretta in una camicia di forza fatta di educazione rigida,regole,doveri.tu almeno hai avuto i tuoi riti di iniziazione adolescenziali. Io mi sono negata per senso di…distinzione da perfettina?…tutti quei passaggi iniziatici verso l'età adulta. Ed ora, sai bene, come mi ritrovi ad essere ragazza interrotta.
Te lo dico ancora: hai una testa enorme, un cuore gonfio zeppo. Cose si fa a non volerti bene,ragazza? E uno stile da scrittrice navigata…che non stufa mai.E mai lo farà.
simona says
mamma mia, che ti devo dire,mai come in questo periodo sto vivendo di se e di ma…però non mi stanno portando da nessuna parte, di questo ne sono più che certa. bene farsi delle domande, ma poi bisogna farsi scivolare addosso ciò che è stato, farne tesoro magari ma non stare a pensarci troppo….Beh se non l'avessi capito, è a me stessa che lo stavo dicendo 😉 Burger molto interessanti, se riesco li provo, è che sono talmente lenta in questo periodo che faccio poco o niente 🙁 Un abbraccio
Peanut says
Non posso che darti ragione Karin, anche se ho spesso lamentato in realtà il trovarmi nella situazione contraria, senza regole e quindi anche senza una guida. Ma forse c'è ancora più soddisfazione nell'esser diventata quella che sono ora, nonostante il background, certe amicizie e certe brutte abitudini che avevo;)
I tuoi commenti sono sempre un toccasana, me li verrò a rileggere quando ho i miei momenti di autocommiserazione ;D :*
Peanut says
Ci accomuna anche la lentezza allora;D
Io il giorno mi faccio salvare dalla frutta, e la sera spesso da un'insalatona…mi fa fatica anche pensare. Al mangiare, s'intende 😀
..Forse se pensassi meno ai se e ai ma mi resterebbe anche la forza di elaborare qualcosa di leggermente più complesso anche per sfamarmi :'D
Ma tornerà anche il momento creativo;)
Un abbraccio a te!
(A me deve venire voglia di provare il sale di sedano, tra l'altro!)
Francesca P. says
Post dopo post mi accorgo sempre di più perchè sei la mia sorellina, ahaha! Io mi spacco il cervello spessissimo su questa cosa dello sliding doors e quest'anno in particolare ci ho proprio sbattuto il muso da gatta su quelle porte maledette che si sono chiuse o hanno lasciato un margine di spiraglio… e allora via col gioco del “chissà cosa sarebbe successo se avessi fatto-detto-scelto questo e non quello”, ecc ecc ecc… alla fine, io credo che siamo il risultato proprio delle nostre scelte, sia quando siamo convinte, sia quando ci siamo pentite… si prende una strada e solo quando la si percorre si capisce dove ci porta… può succedere che subentri la voglia di cambiare direzione e per fortuna in alcuni casi si può anche fare… di certo, però, il passato non torna – tantomeno si può rivivere nello stesso modo – e noi non saremo mai quelle di un tempo, perchè in quel tempo è passata tanta vita che ci ha segnato e formato… e aimè, alcune persone inevitabilmente restano indietro, lontane, non più raggiungibili… diciamo che vorrei essere dentro un film per provare più finali e vivere vite parallele per scegliere poi la migliore, ma non potendolo fare cerco di plasmare come meglio posso quella che ho… 🙂 E già che ci sono plasmo anche mini burger e assaggio soprattutto la salsa di peperoni e pesche che mi incuriosisce molto!
Peanut says
Ma sono infatti sicurissima che se non fosse stato in quel preciso momento in cui è successo, sarebbe avvenuto qualche anno più tardi, perchè, un po' alla Final Destination, il destino ti rincorre e prima o poi ti trova. Parlo di destino, ma certo, sono fermamente convinta del potere delle nostre scelte, perchè quando qualcosa accade, noi siamo comunque nella posizione di poterci opporre o di assecondarlo.. Quelle persone saranno comunque parte di me e le ringrazio per avermi portata ad essere quella che sono oggi, per avermi arricchito di esperienze e di affetto, anche se a volte poteva essere quello che io non ricercavo, o che non capivo..
E adesso, non ci resta che plasmare Vita come burger perchè ne abbiamo tutte le carte in mano..;)