Scusami Porridge, ma oggi sono qua a svelare tutti i tuoi più reconditi segreti, quelli che avresti voluto restassero solo tra me e te. Il fatto è che per quanto semplice e umile io possa considerarti, sembri ancora essere inaccessibile ai più: in molti mi scrivono dicendomi che non ti capiscono, e mi chiedono come poter fare per avvicinarsi di più a te. E io che devo fare, Porridge. Infondo so che il nostro rapporto è saldo e speciale e che nessuna nuova amicizia può minacciarlo. Ho deciso quindi di mettere da parte la mia innata gelosia per poterti far conoscere anche agli altri, ché meriti solo cose belle, che tutti ti amino e ti rispettino e affinché questo avvenga io non posso che condividere tutti i numerosi modi in cui ti si può pigliare per farti essere dannatamente buono e accomodante.
Ora che ho il benestare dell’oggetto in questione, vale la pena spendere due parole su cosa troverete nelle righe successive. Non sapendo il livello di esperienza a cui vi trovate ho deciso di ripercorrere veramente tutte le modalità di preparazione del porridge (che in questo particolare caso corrisponde perlopiù all’ oatmeal, ovvero, è preparato con fiocchi d’avena), da quello basico, cotto sul fornello e mangiato caldo a quello più estivo, preparato la sera prima, decorato e mangiato la mattina successiva, a versioni un po’ più originali dello stesso, magari presentato in modo un po’ diverso.
Qualche precisazione sui fiocchi d’avena:
In commercio si trovano prevalentemente di due tipologie:
a) quelli “comuni”, più integrali, che vengono sotto il nome di rolled oats, più spessi, meno frammentati, e necessitano pertanto di un tempo di cottura maggiore
b) i fiocchi “piccoli” o “baby” (in inglese quick oats) che come il nome lascia evincere sono più sottili e cuociono per questo in minor tempo (circa 5 minuti contro i 10-15 di quelli interi, approssimativamente).
Al supermercato si trovano più comunemente quelli appartenenti alla prima categoria, ma vi basterà recarvi in un negozio di alimenti sportivi o su qualche sito di integrazione e cibo *per il fitness* per imbattervi in diverse marche che propongono pacchi da 1 kg e più di quick oats.
Tra questi vi sono anche quelli aromatizzati, che altro non sono che fiocchi d’avena a cui viene aggiunta una dose di dolcificante artificiale (generalmente sucralosio) e aroma sintetico. A seconda del (loro) gusto possono contenere anche cacao, pezzetti di cocco e così via.
Non staremo in questa sede a dibattere sulla salubrità di questo alimento né sulla necessità di possederne, vi basterà sapere che:
– Sì è possibile dolcificare il porridge anche in modo naturale senza l’impiego di questi prodotti. Tra quelli che seguono ci sono esempi di porridge dolcificati alternativamente, ad esempio con la frutta.
– Ce ne sono alcuni dal sapore terribilmente chimico e finto, altri invece gradevoli. Dopo aver buttato un sacco di soldi in questi aggeggi del demonio se desiderate posso consigliare e sconsigliare marche e gusti.
– Spesso sono dolcissimi e non vanno mai usati in purezza, pena l’incommestibilità del piatto finale. Consiglio di utilizzarne al massimo la metà sul totale (ma ce ne sono alcuni di cui ne uso anche meno del 50%).
Da menzionare anche la farina istantanea d’avena (o istant oats) che è appunto un oatmeal istantaneo sottoforma di farina. Il chicco è stato precotto a vapore (esattamente come succede per i fiocchi): questo significa che sarà garantita una cottura rapidissima (in 1-2 minuti è già tutto pronto!) ma a livello di volume avremo sicuramente un prodotto più scarso rispetto a quello preparato coi fiocchi. Il risultato finale sarà simile a quello del semolino, per intendersi. Più che per la preparazione di porridge consiglio la farina per preparare crepes/pancakes in padella o ancora budini con albume, che farà rapprendere il tutto e darà l’effetto compatto simil (molto alla lontana simil, eh) panna cotta. Anche della farina esiste la versione al naturale e quella aromatizzata, e per il rapporto tra le due è valido il discorso di sopra.
Caldo
Qua spero di potermi dilungare poco: si mettono i fiocchi con il liquido (io di solito faccio circa una parte di latte e una di acqua, molto approssimativamente eh, che la maggior parte delle volte non misuro) a bollire e quando i fiocchi sono cotti e il liquido assorbito si spenge e si toglie dal fuoco.
Quanto liquido?
Ovviamente dipende dai fiocchi utilizzati: se usate quelli a cottura più lunga va da sé che dovrete mettere più liquido (anche 5-6 volte di latte in rapporto volumetrico ai fiocchi), se usate i fiocchi a cottura rapida vi basterà un rapporto 1:3. Io mi regolo molto ad occhio e ciò che vorrei che una volta per tutte entrasse in testa a chi mi chiede anche quanti grammi di latte uso per la salsina al cacao (ma ne parleremo in seguito, non temete) è che SORPRESONE! (semicit.) i liquidi si possono raggiungere! Non abbiate paura di sbagliare. Oltretutto a me una cosa può piacere più soda e a un altro meno rappresa quindi insomma, non esistono leggi auree, non siamo in un laboratorio di pasticceria. Ecco, lo sapevo, mi sono dilungata pure qua.
Io, comunque, generalmente parto mettendo circa il triplo del liquido poi in caso vedessi che non basta, ne raggiungo a poco a poco.
Come dolcificare?
– Con una parte di fiocchi aromatizzati (fate attenzione che da caldo la dolcezza si sentirà di più!)
– Aggiungendo della frutta in pezzi in cottura o della polpa di frutta (sì, tipo quella di mela che mangiano i bambini)
– Aggiungendo un cucchiaino di sciroppo d’acero, di datteri, di cocco una volta tolto dal fuoco
– Se siete più da sapori naturali potete provare anche semplicemente ad utilizzare della vaniglia e una bevanda vegetale dolce (es. quella di riso)
– Lasciandovi sciogliere sopra del cioccolato fondente col calore!
Albume sì, no???
Ovvio, si può aggiungere l’albume anche nella versione calda: in questo caso andrà meno a influire sulla consistenza finale rispetto a quando viene fatto freddare.
Eccovi qua di seguito alcune dimostrazioni 🙂
Porridge al tiramisù
Porridge al gusto tiramisu, fatto con metà fiocchi latte & biscotti e metà fiocchi naturali a cui ho aggiunto un cucchiaino di caffè solubile e crema di yogurt greco allo zafferano, caramello e pasta di nocciola. Per finire in bellezza classica spolverata di cacao e cioccolatino al tiramisù (@venchi1878 ).
Porridge al cacao con cup al cioccolato sciolta sopra
Porridge con fiocchi al cioccolato, neutri e altro cacao (ecco, questi fanno parte di quelli che io trovo dolcissimi pertanto raggiungo sempre ancora del cacao per renderlo più “fondente”), peanut butter cup, mirtilli e burro di noci brasiliane al cioccolato. Adoro far semi-sciogliere cioccolatini e barrette al cioccolato sul porridge caldo (qui ci avevo fatto fondere una specie di kinder bueno!:D)
Con la ricotta
You definitely wanna trust me on this: aggiungete al porridge caldo della ricotta fresca (o altro tipo di formaggio fresco/spalmabile come un quark o del cream cheese -ma la ricotta meglio) e emozionatevi al contrasto di temperatura e all’ braccio con cui la ricotta avvolgerà il vostro porridge rendendolo più pieno e cremoso. Ah, e va da sé che i pistacchi siano assolutamente necessari 😏 In questo caso avevo accompagnato dei fiocchi latte & biscotti con la ricottina senza lattosio Più Bene (cremosissima e saporita, davvero consigliata) a cui avevo aggiunto del cioccolato (con mandorle e lamponi) tritato, pistacchi tostati e marmellata di fragole.
Freddo
Qui la faccenda si complica, mi raccomando state concentrati e non perdete l’attenzione! No, sto scherzando. Quello freddo è semplicemente un porridge che prima era caldo ma che siccome lo mangi la mattina dopo è diventato freddo 😮
Vediamo ora in quanti modi si può preparare:
Con albume
L’albume viene aggiunto generalmente per renderlo più proteico in caso di aumentata richiesta di proteine all’interno della dieta o anche per ottenere un porridge più voluminoso, soprattutto in caso il quantitativo di avena utilizzata sia (o debba essere) più basso. Questa aggiunta lo rende quindi più abbondante all’occhio ma anche più saziante. A livello di consistenza ha la caratteristica di farlo rapprendere ulteriormente e una sorta di potere “gelificante”: il porridge sarà più compatto, meno slegato e, a seconda della quantità impiegata, più budinoso.
Mi raccomando di aggiungere l’albume una volta che i fiocchi sono cotti e di mescolare continuamente mentre questo si assorbe se non volete ottenere un porridge strapazzato. Ricordate che raffreddandosi rassoderà, quindi non esagerate con la cottura. Per non rischiare di sentirne il sapore io non andrei oltre i 50-60g ogni 30g di avena.
Overnight porridge pere & cioccolato
Porridge preparato con 40g avena, 1/2 pera grande in cottura, 90g di latte, 80-90g di albume, 1 cc abbondante di cacao.
Per la salsina: 1 C di cacao e latte (+ dolcificante a piacere, io ho aggiunto giusto 2 goccine di flav drop)
Porridge al cioccolato bianco, albicocche e cioccolato bianco al caramello salato
Base di Porridge al cioccolato bianco (con 1/3 di fiocchi aromatizzati sul tot.)
Strato di yogurt greco a cui ho aggiunto con aggiunta di composta di albicocca senza zucchero e un’albicocca in pezzi cotta leggermente, spolverata di cacao e poi in frigo a raffreddare + una mezz’oretta di freezer. Alla fine, due quadretti di cioccolato vegan di anacardi al caramello salato fuso.
Senza albume
In questo caso il procedimento è uguale se non che appunto mancando l’albume cambierà di poco la consistenza e il volume finale. E’ più probabile che il porridge risulti più cremoso e meno sodo, fattore che si può comunque regolare aumentando il tempo di cottura. Anche in queso caso vi basterà cuocere e far riposare fino al giorno successivo la vostra pappetta d’avena.
Ci sono molti altri modi in cui si possono aggiungere proteine a un porridge sprovvisto di albume:
1. Facendo un strato superiore di yogurt greco/ricotta/yogurt di soia colato
2. Aggiungendo proteine al termine della cottura all’interno del porridge (meglio se vegetali)
3. Decorandolo con una cremina fatta di proteine e acqua
4. Perchè no, aggiungendo qualche cucchiaio di hummus dolce come ripieno o come topping (trovate una ricetta qui!)
Porridge al cacao e nocciola overnight
1° strato: fiocchi neutri+latte e biscotti, cotti in metà latte di mandorla e metà acqua
2° strato: mousse di yogurt cacao e nocciola con 1/3 di yogurt di cocco, 1/3 di yogurt intero e 1/3 di yogurt greco 5% (…perché aprire una sola confezione di yogurt quando puoi aprirne 3?? -voi che non siete psicopatici, potete anche usarne un solo tipo) + 1cc di cacao, 1 cc di pasta di nocciola, qualche goccia di stevia alla vaniglia
3° strato: copertura con salsina di cacao e latte di mandorla, granella di nocciole caramellate, cereali ripieni di crema al cacao e nocciola.
Overnight puro
Questa è la modalità più “letterale” della preparazione dell’overnight. In quello originale, infatti, semplicemente si versa il liquido sui fiocchi e si lascia assorbire durante la notte. Al mattino i fiocchi appaiono ammollati e il liquido completamente incorporato. E’ di certo la modalità più veloce ma io non la amo particolarmente perchè in questo modo:
a) non si possono fare gli strati già sul momento, in particolare la salsina al cacao che tanto ci piace perchè la mattina è ce la ritroviamo bella “thick“
b) i fiocchi rimangono separati e slegati e la consistenza finale non è perciò cremosa
c) lo trovo poco digeribile
Per ovviare a queste problematiche ho trovato una via di mezzo che mi soddisfa abbastanza quando non ho in mente di fare strati ma mi va di avere nella ciotola tutto separato (a volte succede) o quando voglio avvantaggiarmi e avere la colazione pronta per la mattina successiva ma magari la voglio rintiepidire (e ci verso quindi sul momento ancora un po’ d latte scaldato). Ecco, questo si presenta come l’alternativa più versatile perchè puoi decidere sul momento se lo vuoi mangiare caldo o freddo, ma in ogni caso ce l’hai bell’e pronto.
Per ottenere un risultato comunque cremoso la soluzione è quella di portare a ebollizione il latte e versarlo sopra i fiocchi. Dovrete solo dare una mescolata, coprire e aspettare l’indomani.
Porridge overnight con bananeto e biscotti
Per prepararlo ho scaldo metà latte e metà acqua (per un tot. di 3,5 vv il peso dell’avena) fino a raggiungere quasi l’ebollizione e poi versato sui fiocchi (15g aromatizzati e 25g neutri), mescolato un pochino e poi lasciato coperto tutta la notte (finché non è caldissimo non lo tengo in frigo così non me lo ritrovo eccessivamente freddo). La mattina dopo ho decorato con bananito, yogurt greco 5%, mandorle in scaglie, pasta di nocciola e biscottini senza zucchero bicolore.
Pumpkin pie porridge con latte di cocco, pecan e miele
Fiocchi d’avena piccoli: 40g
Acqua o latte o metà/metà: 4 vv il peso dei fiocchi
Zucca già cotta al forno: 2 fette, circa 80g
Mix di spezie per pumpkin pie: qb
Yogurt a piacere: 1 C
Noci pecan
Latte di cocco full fat
Miele d’acacia bio
Scaldare il latte (quello che volete, ho usato quello di mandorla ma potete usare già anche quello di cocco, in questo caso da diluire con acqua) fino a portarlo a semibollore, versatelo sulla zucca e frullate, aggiungete le spezie e i fiocchi. Mescolate bene e aggiungete anche il cucchiaio di yogurt. Lasciate riposare tutta la notte. La mattina successiva scaldare il latte di cocco e versare sul porridge, decorare con pecan, miele e ancora una spolverata di spezie.
Destrutturato
Dopo aver imparato a padroneggiare le versioni più basic ci si può lanciare in impiattamenti più arditi. Io preferisco sempre la ciotola confortante ma di tanto in tanto mi diverto a presentarlo in modo diverso (giusto per avere l’illusione di star cambiando colazione!:’D)
Chocolate chip cookie sandwich frozen porridge
Per la base ho semplicemente preparato un porridge con fiocchi neutri e al cookie con aggiunta di albume in modo che si compattasse bene e l’ho steso all’interno di un coppapasta. Sopra ho sistemato una crema fatta con metà quark e metà cream cheese (dolcificate come preferite!), sparso del cioccolato senza zucchero tritato intorno e coperto con la salsina al cacao.
Frozen pinguì al cocco
In questo caso fatto una base di porridge al cioccolato con poco albume, facendolo asciugare abbastanza così da poterlo compattare bene. Una crema di quark magro e ricotta di pecora, con poche proteine al cocco per dolcificare e aromatizzare. Infine, copertura con la classica salsina al cacao e spolverata di cocco rapè. In frigo fino al momento di consumare e perchè no, una decina di minuti anche in freezer per un extra frrreeze.
Strano
Oltre alle presentazioni ci si può anche sbizzarrire con gli ingredienti e gli abbinamenti. Vi lascio due versioni diverse ma ugualmente apprezzate (non solo da me eh, nel senso che sono state replicate anche dai miei amicy di instagram!).
Porridge freddo al kinder cereali
Ovvero, porridge sotto e quinazzone sopra, the best of both words no?
Per lo strato inferiore: 20 g avena neutra + 15 fiocchi al latte e biscotti cotti in metà acqua e metà latte.
Per la cremina al cacao: 10g cacao + 30 latte + 1 cc acero (o flav drop)
Per lo strato kinder cereali: 60 g di yogurt normale (non greco) +
15 g di orzo soffiato mescolati assieme con dolcificante eventuale a piacere.
Tutto in frigo con la salsina sopra fino a che non si compatta bene bene.
Porridge con mousse di patate dolci (ovvero: il Pataporridge)
Per la base:
20g di fiocchi di soia degrassati (io ho usato quelli di foodspring)
15 di fiocchi avena al cioccolato,
1 cc di cacao amaro cotti nell’acqua e poi con l’aggiunta di 80g di albume.
Per lo strato superiore:
125 g di patata dolce cotta al vapore frullata con
1/2 confezione di skyr
1cc di proteine alla vaniglia per dolcificare (o flav drops alla vaniglia, o ancora meglio vaniglia in polvere se l’avete).
Per finire, salsina solita al cacao e acqua con aggiunta di 1 cc di burro di arachidi al cacao in polvere e granella di arachidi.
Al forno
Non è la prima volta che si sente parlare di porridge cotto al forno su questi schermi, ma doveroso menzionare anche questa modalità di cottura alternativa, perfetta per il periodo autunnale in cui siamo appena addentrati. Di certo non la più veloce: risulta pertanto più comoda per prepararne in quantità maggiori di una monoporzione, ma la crosticina croccante sopra che fa da scrigno alla morbidezza dei fiocchi sottostanti deve essere provata una volta nella vita (ma anche due, perchè una volta sperimentata non sarà di certo l’ultima!)
Porridge mela & cannella al forno
Non sono riuscita a ripescare le dosi ma è in realtà molto intuitivo e non così dissimile da quello cotto sul fornello a livello di quantità di liquidi:
3,5 – 4 vv il volume dei fiocchi in latte/acqua
1/2 mela a cubetti
1 manciata di cranberries per dolcificare (o uvetta!)
Cannella quanta ve ne piace
In forno a 180° per 20-25 minuti o comunque finché non si è fatta la crosticina e non è più liquido.
Posso fare il porridge anche in friggitrice ad aria???
Comportandosi come un fornetto elettrico ventilato, la risposta è assolutamente sì! Abbiate solo cura di abbassare leggermente la temperatura, proprio come se impostaste il forno in modalità ventilata. Ecco qua un’idea per preparare un buon porridge ad aria:
Pumpkin pie cheesecake air fried oatmeal
40g di fiocchi di avena (in realtà io ho usato orzo perché avevo solo quelli)
1 fetta di zucca arrostita
1/2 confezione polpa di mela (o 1 se lo volte più dolce)
50g di ricotta
Vaniglia in polvere
Spezie per pumpkin pie
Latte qb (in tutto ne ho usati circa 150 ml)
Burro di nocciole @koro_it e cacao nibs per decorare
Frullate la zucca con la ricotta e la mela e circa 50ml di latte per aiutarvi. Aggiungere anche le spezie . Io ho svolto questo passaggio la sera prima ed ho anche messo direttamente i fiocchi in ammollo nel composto. La mattina dopo ho aggiunto ancora 100ml di latte e poi cotto a 160° per 12 min circa
Grain Free
Non temete, siamo quasi alla fine! Ma io che sono da sempre così solidale con chi non può mangiare quello o quell’altro e ho sempre offerto alternative “senza”, non potevo non presentarvi anche un paio di versioni di oatmeal… senza avena. No, inutile che ve lo dica, non è come mangiare quello coi fiocchi ma la sensazione di coccola mangiata a cucchiaiate è la medesima e anche se non avete problemi coi grains vi consiglio comunque di provare perchè queste opzioni low carb sono niente male (e magari possono essere utili in casi di periodi in cui i carboidrati scendono, se siete di quelle persone strane lì, chi vuole capire capisca 🙄)
Zoats! Ovvero porridge paleo friendly con zucchine
15g farina di mandorla
15g farina di semi di lino
10g farina di cocco
100g albume
300g di latte di nocciola o mandorla
1 zucchina
Cannella in polvere qb
Yogurt di cocco, gocce di cioccolato e cocco in scaglie tostato per decorare
Grattugiare le zucchine finemente e cuocere tutto insieme nel latte, decorare con i toppings!
Porridge di patate dolci
Per il porridge:
Polpa di patata dolce (secondo le vostre dosi) già cotta, schiacciata
Latte di cocco
Burro di mandorle per decorare
Toppings a scelta (in questo caso bacche di goji, semi tostati e caramellati, cacao nibs, polline)
Esattamente come pensate, una volta schiacciata la patata (vi consiglio di non frullarla per non rendere la consistenza completamente uniforme ma avere una grana più “grezza” ) la rimettete sul fuoco con latte di cocco qb perchè sia cremosa ma non troppo liquida. La servite in una ciotola e poi decorate!
Salato
Ultimo ma non meno importante il porridge si può fare anche… salato!
Il procedimento è ovviamente il medesimo se non che al posto del dolcificante aggiungerete sale e spezie e al posto della frutta metterete della verdura (se poi insieme al cavolo ci volete mettere le ciliegie, de gustibus eh! 😂)
Anche per le versioni salate esistono versioni di fiocchi e farine aromatizzate (nei gusti bacon, formaggio, pizza, per esempio) ma in questo caso più che mai mi sembrano un acquisto superfluo giacché si possono usare benissimo insaporitori naturali nonché gli ingredienti stessi che gli aromi dovrebbero andare a mimare (e ve lo dico perchè alcuni li ho provati eh!).
Uno dei miei modi preferiti è con l’uovo in camicia o soft-boiled sopra (quello brutta parola che comincia con b- e finisce con -otto non ce la faccio a pronunciarla :’D), che alla rottura inonda tutta l’avena di tuorlo fondente.
Anche per questa versione ci si può sbizzarrire, aggiungendo formaggi scioglievoli, chips di verdure o perchè no anche ceci croccanti!
Porridge salato con spinaci e ovetto
Ho fatto il porridge cuocendo i fiocchi (50-60g) con gli spinaci in acqua e aggiungendo alla fine un po’ di albume, nel frattempo ho messo a cuocere l’uovo in acqua fredda per 5 minuti da bollore. Ho impiattato spolverando con paprika affumicata, peperoncino e semini di sesamo e ponendo sopra l’uovo fondente fatto raffreddare e sgusciato.
Siamo giunti finalmente al termine di questa infinita guida al porridge che spero vi abbia chiarito un po’ le idee e vi abbia spinto all’esplorazione.
Mi auguro di non avervi annoiato troppo e se vorreste vedere qualcosa in particolare sul blog prossimamente non esitate a chiedere! (: