Si sarà capito che non sono il massimo quando si tratta di preparare ricette a tema con qualche festività. Non mi avete mai visto (e non mi vedrete mai) condividere dita mozzate di pasta frolla ad Halloween, colombine glassate di zucchero a Pasqua o frittelle di riso per Carnevale. Non saprei dire da dove derivi questa mia ostilità (o sarebbe forse meglio dire indifferenza) per quelli che potrebbero definirsi i dolci “emblema” di ogni festa, ma a rifletterci probabilmente è (quasi) tutta una questione di gusti: non è tanto il mettermi a farle o meno, è proprio che nella maggior parte dei casi neanche li comprerei: aborro i dolci fritti che si usa mangiare nel periodo di Carnevale (a parte i bomboloni farciti di Chok, di quelli ne mangerei anche tre di fila), non sono amante di pandori, torroni e panforti, e a un biscotto con anice e chiodi di garofano ne preferirò sempre uno al cioccolato. Già, ma a cosa viene secondo il cioccolato??:D
Per fare un altro esempio, magari sono proprio strana io ma anche come dolce di fine pasto sceglierei tutta la vita un bel cookie pucciato nel latte/cappuccino piuttosto che un bignè o una millefoglie di pasticceria, pur vegetale che sia, eppure mi reputo una persona estremamente golosa di dolci. Forse ho un modo tutto mio di soddisfare questo sweet tooth che sì, essenzialmente comprende tutto ciò che non è troppo carico di zuccheri e che contenga cioccolato. Ho approfittato della voglia di biscottare che è l’unica cosa più o meno in linea col periodo Natalizio per unire l’utile (il bisogno di avere a portata di mano dei biscotti con tutti i sacri crismi e non “fit” -che quelli ho fatto fin’ora purtroppo no, non mi danno proprio soddisfazione- ma comunque sani) al dilettevole (il bisogno di biscotti con tutti i sacri crismi eccetera eccetera) per preparare quindi questi biscotti non a un cioccolato solo ma addirittura al doppio (perchè two is always meglio che uan) dolcificati con zucchero di cocco e con olio di cocco come parte grassa. Ultimamente stavo sperimentando biscotti con dolcificanti alternativi (per esempio sfruttando quelli contenuti nelle proteine in polvere vegetali, oppure usando eritritolo o ancora sciroppi 0kcal vari – che no, questi non sono tutta sta botta di salute) ma se non ne avete visto neanche uno qui in giro, amici, un motivo c’è. Quando devo fare qualcosa che ho bisogno che sia buono ma voglio comunque che non sia eccessivamente insalubre scelgo ad occhi chiusi lo zucchero di cocco. Tra tutti gli zuccheri è assolutamente il mio preferito, anche e soprattutto per la sua aromaticità e il suo sapore caramellato.
Anche questi biscotti possono essere un ottimo pensierino fatto in casa, magari per chi ha bisogno di tenere un po’ a bada l’indice glicemico, come i nonni o Babbo Natale, che deve farsi una bella smazzata durante la notte del 24 e non può certo permettersi picchi e cali di glicemia repentini.
Biscotti vegan al doppio cioccolato con zucchero di cocco
farina d’avena integrale: 120 g
farina di mandorle: 30 g
zucchero di cocco (io eridania): 60 g
cacao amaro in polvere: 30 g
gocce di cioccolato: 50 g
olio di cocco bio deodorato: 45 g
latte di mandorla (o altro vegetale): 60 g
semi di lino macinati: 2 cucchiai
lievito per dolci: 1/4 di cc
sale: 1 pizzico
Per prima cosa ammollare i semi di lino tritati in 8 cucchiai di acqua e lasciare che si formi il gel. Mischiare gli ingredienti secchi in una ciotola, sciogliere l’olio di cocco a fuoco basso e mescolarlo allo zucchero e al latte. Lasciar intiepidire quindi versare sui secchi e amalgamare il tutto. Aggiungere infine le “uova” di lino e le gocce di cioccolato. Formare 12 palline e posizionarle abbastanza distanziate su una teglia foderata con carta da forno. Cuocere a 180° per 16-18 minuti circa, lasciar raffreddare completamente prima di sfornarli.
Ah, quasi dimenticavo la cosa più importante! Tanti auguri di buon Natale! <3