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50 sfumature di. E un non-formaggio di anacardi

in Preparazioni base & Autoproduzioni, Salati

Forse il titolo v’ha tratto in inganno, ma ve lo dico subito: se sperate di trovare storie a luci rosse con fruste e manette di mezzo, potete saltare direttamente alla ricetta, e in effetti quasi ve lo consiglio. No, oggi sono pensierosa, non saprei se triste, ma seria, e perdonatemi la disantropomorfizzazione ma non mi viene un termine migliore, rannuvolata. 

 Vado ultimamente rifliettendo su di me, questo è uno dei miei periodi di autopsicanalisi in cui tanto sono diventata brava quando ho  dovuto o voluto guarire, imparando a conoscermi come nessun altro ha mai fatto, o forse ha fatto, ma non è detto che sia arrivato a capire.
 C’è qualcosa, che anche se ormai è diventata pura abitudine e status quo, ogni tanto però, riesce a farmi star male. Non come una volta, no, quando il dolore era così forte da desiderare di chiudere gli occhi e non riaprirli se avessi dovuto trovare ancora tutto identico, ma a volte, forse proprio perchè ancora non comprendo, il tarlo torna a invadere i miei pensieri.
 E’ possibile essere così abituati alla solitudine da non avere veramente più bisogno di nessun altro, da arrivare ad essere capaci di stare bene anche da soli?
Il fatto che io non sia mai stata capace di costruire qualcosa di duraturo con qualcuno, che sia riuscita a coltivare dei rapporti davvero intimi, in cui diventare per l’altra persona non necessariamente indispensabile, ma perlomeno un bisogno, è causa o conseguenza della mia tendenza all’isolamento? Nel senso, sono arrivata a questa lieve forma di asocialità serena a seguito di questo, perchè non potevo fare altrimenti, o è stata questa stessa che ha prodotto la mia incapacità di dar vita a qualcosa di solido? Anche se l’arrivare a definire se sia nato prima l’uovo o la gallina non cambierebbe le cose, è un genere di ricerca che ho imparato a fare quando delle cause, per dare delle spiegazioni a determinati fenomeni, fu necessario trovarle.
 Io penso che sia possibile che quando non senti di avere un significato per qualcuno, a un certo punto diventi tu stessa il tuo solo punto di riferimento, la sola su cui poter contare, e vuoi per mancanza di fiducia, vuoi per cinismo e disillusione, poi comincia ad essere il tuo modus vivendi, è più in là che vai, più è difficile fare inversione e cambiarlo. 
 Mi trovo quindi spesso combattuta tra un volere e immediatamente dopo il suo opposto: a volte la vorrei, un’amicizia profonda o un legame sentimentale, e subito dopo nessuno che invada i miei spazi ,che richieda un cambiamento delle mie abitudini fin troppo radicate, che ponga freni alla mia libertà di fare ciò che voglio quando lo voglio, con cui dover scendere a compromessi.
Non che le persone non mi interessino, anzi, io sono una che osserva molto i comportamento degli altri, che cerca di capire i perchè e i per come di tutto e di tutti, persino delle azioni apparentemente più ingiustificate, che ascolta con sincero interesse quello che gli altri hanno da dire. Però sempre “a distanza”, ecco, quasi come oggetti di studio scrutati da una sorta di occhio sociologico più che persone con le quali abbia veramente qualcosa da condividere, con le quali mi situo su uno stesso livello. 
 Come se i mondi di cui facessimo parte non fossero gli stessi: il loro da una parte, lietamente condiviso, e poi il mio, dall’altra.
 Se ci penso è infatti veramente da tanto che non provo interesse per qualcuno, nonostante il mio conscio mi spinga a desiderarlo. Ma non si può farsi piacere qualcuno solo perchè lo si vuole, specialmente se non si è del tutto convinti di volerlo.
 
Ecco, la ricetta di oggi è proprio come me, una cosa e il suo esatto contrario allo stesso tempo, un formaggio, che formaggio non è.
 
 

Non-formaggio agli anacardi

 
(dal blog Le vegandelizie di Concita)
anacardi al naturale: 30 g
latte di soia: 125 ml
agar agar: 1 cucchiaino (io ho usato 1/2 bustina delle monodosi da 2g)
lievito alimentare in scaglie: 2 cucchiai
succo di limone: 2 cucchiaini
yogurt di soia non zuccherato: 2 cucchiai
zenzero
sale
 
Tritare molto finemente al robot gli anacardi (o potete partire più comodamente dalla crema di anacardi se l’avete) e mescolarli allo yogurt e al lievito alimentare, aggiungere due pizzichi di zenzero e uno di sale e il succo del limone e mescolare bene. Scaldare il latte con l’agar agar sul fuoco, portare a ebollizione e far bollire per un minuto. Versare sulla crema di anacardi e amalgamare bene (o frullare tutto insieme con il minipimer per un composto ancora più omogeneo) e sistemare il composto in un bicchiere ben oleato. Conservare in frigorifero almeno una notte prima di consumare.
 
 

Note: Il sapore è delicato e la consistenza è bella compatta e si taglia bene al coltello, lo si può quindi consumare tagliato a cubetti per arricchire insalate di pasta o messo su dei crostini. Allo stesso tempo si presta bene ad essere spalmato (io l’ho mangiato proprio così, spalmato sui crackers!) ma data la consistenza io oserei anche un tentativo di grattugiata (a fori larghi,però!) sulla pasta,perchè no. Se lo proverete in altre maniere, fatemi sapere!

Antipasti e Finger food, Autoproduzione, Formaggi Vegan, Frutta secca, Vegetariano

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Comments

  1. Francesca says

    1 Marzo 2013 at 8:46

    Potevo scriverlo io, questo post…quindi ti abbraccio <3

  2. MartilaMi says

    1 Marzo 2013 at 16:27

    invitante!
    Passo la ricetta a mia sorella che io non sono capace a fare nulla in cucina! Magari seguendo il tuo blog posso imparare qualcosa! 🙂
    un bacione,
    marti

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  3. Ritroviamoci in Cucina says

    1 Marzo 2013 at 22:24

    “io sono una che osserva molto i comportamento degli altri, che cerca di capire i perchè e i per come di tutto e di tutti, persino delle azioni apparentemente più ingiustificate”. Non sai quanto mi sono riconosciuta in questa descrizione :o)
    Legarsi non è facile. A volte credo che nonostante siamo “animali” (per alcuni in verità le virgolette nemmeno servirebbero) sociali, questo non vuol dire che siamo realmente fatti per legarci, ma è anche vero che io mi lascio andare spesso a deliri filosofici :o)
    Un bacio.

  4. Peanut says

    2 Marzo 2013 at 12:43

    <3

  5. Peanut says

    2 Marzo 2013 at 12:45

    ma grazie! guarda,col tempo che a disposizione le cose che faccio sono molto semplici,secondo me ce la puoi fare! 😉

  6. Peanut says

    2 Marzo 2013 at 12:49

    sarà anche un delirio filosofico,ma la conclusione a cui sei arrivata mi soddisfa e forse,dà un senso a tutto questo. dopotutto,è vero,non tutti gli animali son da compagnia:)
    grazie,ti assumo ufficialmente a consulente personale!

  7. Silvia Apple says

    3 Marzo 2013 at 19:02

    Ciao! Passa dal mio blog, ci sono premi per te 😉
    http://blogmelaskitchen.blogspot.it/2013/03/i-miei-primi-premi.html

    Silvia

  8. Inco says

    3 Marzo 2013 at 19:59

    Mmmmh… che ricetta golosa ! 🙂 Mi piace moltissimo. Chissà che sapore delizioso… gnam… mi segno la ricetta .
    Un abbraccio! ^_^
    Incoronata.

  9. elenuccia says

    4 Marzo 2013 at 17:09

    Ciao, sono felice che tu sia passata nel mio blog, cosi' ci siamo potute conoscere 🙂
    Non posso e non voglio insegnare niente agli altri pero' personalmente la vedo in maniera diversa. Vedo tantissime persone che non sono capaci di stare con se stessi, che non conoscono se stessi e che pur di non trovarsi a doversi guardare dentro riempiono la loro vita di “altro”. Stare bene da soli secondo me e' un segno di grande forza interiore, vuol dire stare bene con se stessi, ed essersi bene o male accettati per quello che siamo.
    Ma tutto questo non vuol dire rifiutare a priori ogni interazione con gli altri. Certo e' difficile e faticoso cambiare le proprie abitudini per un'altra persona. La mia esperienza e' che quando finalmente si ha la fortuna di incontrare la persona “giusta” allora diventa tutto piu' facile. E' l'interesse che provi per quella persona che ti fa accettare (e anche amare) gli sforzi che richiede stare con un'altra persona

  10. Peanut says

    4 Marzo 2013 at 17:40

    oh,ti ringrazio! passo subito! :))

  11. Peanut says

    4 Marzo 2013 at 17:41

    Ma grazie! ^.^ prova e poi fammi sapere!
    un abbraccio a te!

  12. Peanut says

    4 Marzo 2013 at 17:48

    Ciao, sono contenta anch'io! Invece ti ringrazio di avermi fatto presente il tuo punto di vista, e anche se non voleva esserlo in realtà lo prendo un po come un insegnamento, perchè sarà certo frutto di un'esperienza che hai vissuto, mentre io, ancora, no..non posso che aspettare di vedere come andrà quando troverò la persona giusta, probabilmente è vero che a quel punto non sarà un peso fare qualche rinuncia.. per quanto riguarda lo star bene con sè stessi, non saprei..un tempo sicuramente non mi accettavo,ma ora forse, hai ragione, le cose sono cambiate.. grazie davvero per esseri soffermata a leggere queste righe, a presto! 🙂

  13. elenuccia says

    4 Marzo 2013 at 18:11

    Ti accorgerai subito che la persona è quella giusta perchè per lei ti sentirai capace di tirare su il mondo con un dito 😉

  14. sara says

    5 Marzo 2013 at 10:10

    mmmhh…Lu, che voglia che mi hai fatto venire di assaggiare questo “non-formaggio”! dalle foto sembra delizioso! appena trovo degli anancardi lo faccio anch'io! un bacione 🙂

  15. Peanut says

    5 Marzo 2013 at 19:15

    grazie saryy!prova prova, a me è piaciuto un sacco!

  16. Alessandra says

    6 Marzo 2013 at 1:16

    Sono passata per la prima volta,
    ho letto il tuo post, mi sono quasi sentita di essermi infiltrata nella tua intimità senza nemmeno esserci presentate prima…
    Quindi mi presento, sono Alessandra. E sono felice per te che ti conosci così bene e che sai cercare le risposte, cose che poche persone si prendono la briga di fare. Immagino il percorso doloroso che ti ha portata a questo punto, o forse non ci riesco nemmeno.
    Ma in bocca al lupo per tutto, forse ti metterai in gioco sentimentalmente e scenderai a compromessi quando sarai pronta, non c'eè fretta.
    Un grande abbraccio.

  17. Federica says

    6 Marzo 2013 at 7:58

    Non sai quanto possa capire le tue senzasioni e questo essere combattuta tra il desiderio di stare con gli altri e l'esigenza di solitudine. Con la differenza forse che io, spesso e volentieri, non mi sento bene neanche con me stessa.
    Un abbraccio grande <3

  18. Erika says

    7 Marzo 2013 at 11:28

    Mmmmm…questa ricetta è davvero interessante!!!!

  19. neve di marzo says

    8 Marzo 2013 at 16:54

    Adoro gli anacardi,la tua ricetta m'intriga molto!

  20. alessandra peirano says

    8 Marzo 2013 at 17:29

    ciao
    E' un piacere conoscerti, ti seguirò molto volentieri.
    http://alelablogger.blogspot.it/

  21. Cami says

    8 Marzo 2013 at 20:39

    Dolcissima Lucrezia ti capisco sai 🙂
    Io sono come te, ossia nonostante abbia al fianco un ragazzo che mi ama e che amo e con il quale sto da quasi 6 anni, sono una persona molto solitaria e, come tu ti definisci, asociale.
    Per fortuna sono riuscita a trovare in Adriano il mio stesso carattere, con il mio ex infatti non era così, e quindi sappiamo benissimo che ognuno di noi ha bisogno dei propri spazi, della propria libertà, della propria solitudine e quindi ci concediamo i nostri momenti solitari senza che nessuno invada lo spazio dell'altro! Ci capiamo e ci siamo trovati, come si suol dire!
    Sicuramente senti il bisogno di crearti un rapporto, il bisogno di amare e di dare ma al tempo stesso sei impaurita dal fatto che quest'ultimo possa toglierti la tua libertà di stare sola con te stessa! Diciamo che devi trovare solo la persona che saprà capirti e saprà rispettarti, per il resto non torturarti… Anche se fai bene ad analizzare il tuo comportamento ed il tuo essere, lo faccio sempre anch'io 🙂

    Amo gli anacardi <3

  22. Peanut says

    9 Marzo 2013 at 11:07

    Grazie Cami, mi hai rassicurato e non poco. E hai capito davvero quello che cercavo di dire. Cercherò di torturarmi di meno, ma alla fine sono arrivata a pensare di provarci un certo piacere! :

    Anch'io! <3

  23. www.mipiacemifabene.com says

    13 Marzo 2013 at 18:54

    Mi piace un sacchissimo!!!!!!! Adoro gli anacardi e i budini… Voglio provarlo 🙂 complimenti peanuts!! Ca po la vo ro! Smack 😉

    Federica 🙂

  24. Claudia says

    14 Luglio 2013 at 16:49

    eccolo, che carina la presentazione, mi piace! appena mi capita di avere pochi anacardi o quando ne voglio una versione più leggera lo provo di sicuro..ora ho in casa tutto, un pugnetto di anacardi , il latte, l'agar agar ma non lo yogurt…altrimenti!
    ps: guarda in quanto a tendenze relazionali mi assomigli molto, non fose che casualmente ho incontrato il mio compagno, forse sono peggio di te, non solo sto bene sola con me stessa, spesso sono molto selettiva in quanto ad amicizie…a volte mi dico che vorrei più relazioni, ma poi torno a stare felicemente nella mia solitudine! vuol dire anche avere un carattere forte e non avere il bisogno della conferma altrui, però ogni tanto è controproducente e un pò impoverente!!!

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