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Bestest wishes – Muffin salati alla zucca con ripieno di formaggio vegan

in Antipasti, Salati

Uno dei motivi per cui quest’anno il Natale è meno sentito è sicuramente anche la prospettiva dei festeggiamenti che mi aspettano, non posso negarlo.

Non si sono mai fatte le cose troppo in grande, da noi, la famiglia è poco numerosa e ci ritroviamo, sulla decina, per il giorno di Natale.
 Niente cenone della vigilia nè pranzo di Santo Stefano. Non ci vediamo molto spesso tra parenti, perciò mi piacciono queste occasioni dove ci ritroviamo tutti, si scattano foto, si fanno battute, si ricordano vicende divertenti del passato ( e chissà come mai sono quasi sempre la protagonista :D).
Nonostante la giovialità sia un aspetto importante, anche l’aspetto mangereccio, soprattutto per chi è un po’ fissato (ma solo un po’) come me, non è da trascurare.
Mi piace il cibo e mi piace anche mangiare, adesso, e il pensiero di dover trascorrere il pranzo seduta a una tavola imbandita di morte e sofferenza mi mette rabbia e tristezza e ammazza nel vero senso della parola un’atmosfera che dovrebbe essere di gioia e serenità, anche se ovviamente tutto ciò accade solo ai miei occhi. L’anno scorso essendo ancora “solo” vegetariana me la sono cavata bene, scatenandomi con antipasti e primo e saltando ciò che seguiva, che probabilmente non sarebbe comunque entrato.
Mia nonna quest’anno si limiterà ad ordinare il secondo, offrendo la solita insalata zuppa d’aceto come contorno. Mia mamma si è offerta di preparare il primo, che però sarà di carne.
Mancando mia sorella e relativa famiglia vegetariana a tavola, mi trovo ad essere davvero la nota discorde. (Fortuna che ho potuto sfogarmi almeno oggi al pranzo di saluti da mia sorella).
Non posso nascondere che mi trovo in difficoltà su come agire. Potrei in qualche modo sentirmi motivata a preparare un antipasto, un primo e un secondo (ambire anche al dolce sarebbe troppa aspirazione) che mangerei solo io? 
 
Mi piacerebbe poter cucinare pasta fatta in casa, lasagne, arrosti di legumi o di seitan da offrire a tutti e banchettare nella consapevolezza che mentre noi stiamo festeggiando anche qualcun altro che non ha voce lo sta facendo assieme a noi, e ci sta ringraziando per aver scelto di non aver sacrificato la loro vita in cambio di qualche minuto di piacere del proprio palato.
E’ difficile che parli in questi termini perchè so che chi non ha compiuto questa scelta fa fatica a capire e leggerà magari con fastidio e controvoglia certe parole.
Ma non mi andava di stare in silenzio, come troppe volte ho fatto per evitare confronti o risvolti spiacevoli, questa volta.
La verità è che mi piacerebbe poter trascorrere il mio Natale circondandomi di situazioni che siano coerenti con quello in cui credo, questo è tutto ciò che chiederei. 
Non stare seduta a tavola reprimendo il magone e la frustrazione, con un sorriso fintissimo stampato in faccia, che è quello che dovrò fare. 
Lanciarmi sugli antipasti perchè lo stomaco gorgoglia, aspettare ansiosamente l’ingresso del primo e prenderne anche una seconda porzione, osservare in modo titubante quello del secondo, chiedendomi fino a che punto riuscirò ad arrivare, litigare con l’ultimo boccone di dolce che non ne vuole sapere di entrare ma che non voglio lasciare nel piatto.
Ma no. Il mio non sarà il classico Natale. Ma nel mio cuore, davanti al mio ricciolo di lattuga, starò trionfando.
 
 
 

Date le circostanze mi è difficile proporvi delle pietanze esclamando allegramente: “perfetti come appetizer per il vostro pranzo di Natale” o “per un secondo dal successo assicurato!” e via dicendo, in effetti a parte i vari dolci delle settimane scorse non vi ho proposto un bel nulla che potesse riempire le vostre tavole.

Per i motivi suddetti, non preparo mai in grandi quantità, e le ricette Nataleggianti, un po’ più lunghette e complesse nella preparazione non son certo da cucinare per una o due persone.
Per questa ragione nella mia to-do list stazionano da tempi immemori ricette che suscitano in me una grande attrattiva ma che continuo a rimandare e rimandare in attesa di tempi migliori, e in pole-position ci sono senz’altro gli stuzzichini salati: crackers, biscottini, muffin salati.
Come si diceva anche con la Francy, non essendo persone molto social -o meglio, solo apparentemente molto social!- è difficile che si presenti l’occasione di allestire una tavola apparecchiata con i suddetti generi alimentari, serviti comunemente in occasione di aperitivi o comunque di cene piuttosto numerose.

Va da sè che se aspetto di dare una cena in grande stile da me, i muffin salati me li mangerei su per giù in occasione del cinquantesimo compleanno, e mi sono resa conto che forse non volevo davvero aspettare così tanto.

Muffin salati di zucca con cuore di formaggio vegan all’erba cipollina

(per 8 muffin)

farina di avena: 60 g
farina di grano senatore cappelli integrale: 80 g
noci sgusciate: 50 g
lievito alimentare in scaglie: 15 g
olio di oliva: 60 ml
latte di avena (o altro vegetale): indicativamente tra i 50 e i 150 ml a seconda del tipo di zucca usata e dal tipo di cottura
zucca, già cotta: 250 g (pesarne 100 g in più da cruda)
peperoncino in fiocchi: 1 cucchiaino raso
aglio in polvere: 1 cucchiaino raso
lievito in polvere per dolci non vanigliato:1 cucchiaino
bicarbonato: 1/2 cucchiaino
sale, pepe
semi di zucca per decorare

per il ripieno:
formaggio spalmabile di soia: 80 g circa
limone: 1 spicchio
erba cipollina fresca: 1 ciuffetto
timo fresco: 1 rametto
sale

 

Per prima cosa va preparato il formaggio, mettendo a colare lo yogurt condito con il succo di limone e un pizzico di sale in un panno (un vasetto grande, vi avanzerà ma ci potrete condire la pasta o farcire dei vol-au-vant per l’antipasto natalizio, già che siamo in tema!) per un giorno circa. Quando sarà rassodato aggiungete l’erba cipollina tagliuzzata finemente e le foglioline di timo.

Tritare le noci in farina nel mixer, aggiungendo il lievito alimentare in fiocchi per evitare che le noci si surriscaldino troppo. Quando sono finemente tritate unirle alle altre due farine, aggiungere il lievito e il bicarbonato. Frullare la polpa di zucca con l’olio d’oliva, salare e pepare e amalgamare questo composto agli ingredienti secchi. Unire l’aglio in polvere e il peperoncino e mescolare. Sistemare una cucchiaiata di impasto in ogni stampino, aggiungere due cucchiaini di formaggio e coprire con un altro cucchiaio di impasto.
Cuocere nel forno già caldo a 180° per 20 minuti, finchè uno stecchino non esce fuori asciutto (ma solo se non lo infilzate nel cuoricino! 😉 )

 

Questo è il mio regalino di Natale per il rotto della cuffia per la Cesca, con solo un’ora dalla scadenza, sono mooolto sollevata di essere riuscita anche a postare la mia proposta salata per il suo contest A tutta Zucca.

 


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Comments

  1. Michela Visonà says

    21 Dicembre 2013 at 23:29

    Mi spiace per il Natale che ti aspetta…è stato così anche per me un paio d'anni fa quando ero vegana da poco. Guardavo i cadaveri nei piatti degli altri e l'ho vissuto molto male. Ora che sono passati due anni abbondanti sono cambiate un pò di cose. Mia sorella è diventata vegana, il suo ragazzo vegetariano, i miei ormai la carne non la mangiano quasi più..mia mamma ha imparato a fare i dolci veg, il seitan e tantissime altre cose. Ora per me è tutto più semplice.. Spero che anche la tua famiglia piano piano cominci ad aprire gli occhi…ci sono così tante cose buone da mangiare senza dover uccidere nessuno!

    Un abbraccio

  2. Chiara Setti says

    21 Dicembre 2013 at 23:41

    Beh perché non ti cucini un menù tutto per te facendone qualche porzione in più e dando modo cosi agli altri di poterlo assaggiare?potrebbe essere per loro una bella occasione di provare qualcosa di nuovo.. 😉
    Tanti auguri di buon natale bellezza!un abbraccio

  3. Katiuscia says

    22 Dicembre 2013 at 9:07

    Cara Lucre, come non capirti… penso che ci siamo passati più o meno tutti. Purtroppo la scelta vegan è ancora una novità piuttosto giovane nel nostro paese ed è “normale” che non sia ben capita e considerata da membri della famiglia più in su con l’età. Come saprai di certo è qualcosa che deve partire da dentro, altrimenti è solo un’imposizione difficile da mandare avanti.
    Io sono diventata vegan direttamente da onnivora nell’agosto 2010 e quando 4 mesi dopo è stata ora di preparare il mio pranzo di natale sono andata nel panico, anche perché non avevo mai cucinato e dovevo competere con la regina della pasta fatta in casa -mia mamma- e gli occhi di 18 persone che mi guardavano come fossi un’aliena.
    Eppure è proprio in quella situazione che ho iniziato a farmi i cappelletti (sì, solo per me), dapprima con risultati più che mediocri, ma migliorando col tempo… e ora a Natale tutti vogliono assaggiare un mio cappelletto/raviolo 😉
    Questo per dirti di non demordere, non è vero che i piatti più lunghi sono da fare solo per più persone (anzi, è così che diventa una faticaccia farli!), basta prepararne 2-3 porzioni così se ne ha anche qualcuna da congelare per altre occasioni 🙂
    Sarebbe bello essere nati in una famiglia vegan o comunque in una che pian piano cambia con te, ma è molto difficile. Trovo sia molto più semplice andare avanti per la propria strada, cucinando quello che ci va di mangiare e facendo vedere loro come la nostra non sia minimamente una privazione di qualcosa, ma solo un modo diverso di preparare i piatti che più amiamo.
    Non cambieranno la loro alimentazione, ma almeno non penseranno che ci siamo condannati a una vita di rinunce in cui il giorno di natale il nostro piatto forte è l’insalata… fai vedere loro che l’alternativa c’è, ed è buonissima.
    Ti abbraccio fortissimo e mi prendo un muffin salato, che li adoro 😉

  4. consuelo tognetti says

    22 Dicembre 2013 at 9:45

    Non sai come ti capisco. Nonostante la mia alimentazione per il momento sia molto varia, non sopporto che la trazione a tavola delle feste preveda lo scempio di piccole creature. Io mi sono sempre rifiutata anche solo l'assaggio del secondo piatto e la foglia di lattuga è stata la mia salvezza. Conoscendo il mio carattere e provando a mettermi nei tuoi panni, mi ribellerei ma in un modo “furbo”. Sarebbe fantastico se tu ti mettessi alla prova caricandoti dell'impegno di mettere preparare il pranzo alternativo di Natale con le pietanze pi elaborate che hai in mente da tempo ma continuano a rimanere solo nei tuoi desideri. Non sottovalutarti e non sottovalutare la capacità delle persone di capire questa tua scelta alimentare e di vita. Pensa che sono riuscita a far mangiare l'arrosto di seitan a quel carnivoro di mio marito con ottimi risultati e mia zia alla tenera età di 60 anni si è convertita al veganesimo 😀
    Non ti scoraggiare e comunica, parla, non tenerti tutto dentro..è malsano!!!!
    Intanto ti dico che questi muffins sono fantastici e ce li vedrei proprio bene come antipasto, prova a portarli..potresti stupirti dei risultati!!!!
    Un abbraccio tesoro <3
    la zia Consu

  5. Agnese says

    22 Dicembre 2013 at 11:09

    Ho letto tutto, Nocciolina, non sono strettamente vegetariana, quindi non voglio fare l'ipocrita che parla di cose che non conosce, ma credo di aver capito di quali emozioni parli. In qualche modo, spero sia un giorno comunque piacevole.
    Intanto, questo muffins sono uno spettacolo, ne vorrei un paio subito ora. Mi piacciono molto anche i toni delle foto, braverrima!

    Un bacione.

  6. parole vegetali says

    22 Dicembre 2013 at 11:15

    oh cara…sfondi una porta aperta!nella mia famiglia, sono l'unica ad aver fatto la scelta vegan.I miei genitori, almeno assaggiano ogni tanto qualcosa (mio papà a volte apprezza anche se…però col burro sarebbe stato meglio, però le uova servono nelle torte….ma io non capisco qual'è il problema per cui anche il formaggio non va bene etc etc etc).mia mamma sarebbe più aperta, ma è allergia in modo pesante a legumi e soia, ed ai semi, quindi è un casino.Il mio compagno, ti racconto questa. all'inizio della mia scelta (2010), che ovviamente speravo potesse condividere con me, una volta feci una cena completamente vegan.patè vegetale, lasagne ai funghi con ragù di soia, oane fatto in casa, un secondo e una torta al cioccolato.una roba seria insomma.il patè ne ha mangiato pochissimo, perchè diceva che aveva un sapore strano.al primo assaggio di lasagne mi fa…ah lasagne!buone (io non avevo svelato che erano vegan per non spaventarlo ).al secondo boccone mi chiede cosa contengono.le rispondo: funghi!lui e poi?e poi besciamella…e lui…ma è strana, non è quella buona solita.poi arriva alla soia, mi guarda e mi fa…dì la verità: sta roba qua che hai cucinato, è quella che mangi tu.senza questo, senza quello.ha posato la forchetta, mi ha guardato e mi fa…ma conoscendomi…come facevi anche solo lontanamente a pensare che mi possa piacere sta roba?non ha sapore, non c'è formaggio etc etc….a parte la litigata furiosa e lo scoramento che mi è preso dopo, ovviamente non ho MAI più provato a rifargli del cibo vegan.e da quel momento, faccio tutto doppio.vuoi morire con le arterie piene di colestrolo?prego, accomodati!te ne metto il doppio di burro.doppia mozzarella, etc.io seguo la mia scelta, lui ogni tanto qualcosa assaggia (se me lo chiede) e pian piano apprezza.anche se so che per come è cresciuto (è emiliano, quindi a pane e ciccioli e proscitto crudo), non potrà mai diventare vegan.l'unica piccola conquista è che ora mangia un botto di verdura, cosa che a casa dei suoi non sapeva nemmeno cosa fosse a parte l'insalata e le patate (che poi non sono verdura come ben sappiamo).il resto della famiglia, è così, come lui, non come me.per cui io mi ritrovo a natale e viglilia, a cucinarmi le cose per me.e lo faccio con amore, se poi qualcuno vuole assaggiare, ben venga.ma non mi interessa quello che fanno gli altri.io sò quello che voglio, e sono consapevole che il mondo non può girare come voglio io.la gente continuerà a voler bene al proprio cane e scandalizzarsi se in cina i cani li mangiano, ma continuerà a mangiare l'agnello a pasqua e il cappone a natale perchè…eh ma tanto loro sono nati per quello.per essere mangiati.l'ignoranza, le tradizioni, sono dure a morire cara.e noi non possiamo cambiare tutto il genere umano, possiamo solo essere a posto con la nostra coscienza,ed assaporare con gioia d cibo che non ha procurato sofferenza a nessuno.la scelta vegan è un cammino, siamo onesti, che non tutti riescono a fare.
    ti abbraccio e non sentirti sola, mai.

  7. Valeria Della Fina says

    22 Dicembre 2013 at 11:32

    Mi spiace davvero per il Natale che ti aspetta.. Un po' ti capisco, non perché io sia vegetariana o vegana, ma perché, per anni, ho avuto pranzi natalizi non degni di questo nome.. Per fortuna quest'anno la mia “ribellione” è stata accolta e metterò io le mani nel pranzo del 25.. Ovviamente dovrò preparare tutto io ma la voglia di fare qualcosa di diverso era troppo forte! Spero che riuscirai comunque a passare una bella giornata e vedrai che l'anno prossimo potrai preparare un ottimo pranzo vegan 😉
    Un bacio 🙂

  8. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:01

    Già, anche mia sorella è vegana e il suo compagno vegetariano, infatti quando ci sono loro va già decisamente meglio, e anche mettersi a preparare qualcosa che mangeranno anche altre persone piuttosto che tu da sola è già un po' desolante.. per quanto riguarda mia mamma, quando cucino io alla volte assaggia pure, anche se seitan e tofu non le piacciono, ma continua a vederle come cose che lei “non può” cucinare, dal momento che lei può permettersi di mangiare anche altro. Magari mi ricrederò quando non vivrò più in casa coi miei e sarò invitata a pranzo, ma per ora non dà segni di volersi cimentare con un certo tipo di alimenti :
    Non parliamo di mia nonna, non penso neanche che le interessi sapere cosaltro si può mangiare!
    Però mi state incoraggiando coi vostri commenti, davvero 🙂
    Grazie di essere passata, un abbraccio e auguri di buone feste se non ci risentiamo! 🙂

  9. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:03

    Anch'io sto partendo scoraggiata ancor prima di cominciare, lo so. Sarà che la prospettiva di farmi un bel mazzo per cucinare un menù intero per me sola non alletta, e che essendo molto insicura mi faccio fermare dai possibili commenti negativi in partenza.
    Tanti auguri anche a te, e grazie! 🙂

  10. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:11

    L'idea di congelare è da prendere in considerazione, lo faccio già con burger e polpettine ma non avevo mai pensato di farlo anche per altre cose. Sarebbe bello avere quella sicurezza che faccia interessare gli altri a ciò che sto mangiando, ma molto spesso faccio le cose così in un punta di piedi che probabilmente suscito solo pietà anche se magari sto godendo di quello che mangio 😀
    c'è anche da dire che molto spesso quando ho fatto qualcosa che trovavo effettivamente molto buone per gli altri risultavano sempre “troppo poco x”, lasciando emergere come ciò a cui sono abitutati purtroppo pregiudica molto il giudizio che danno su quel che cucino io. O anche se piace, mentre mangiano 200 g di pasta a testa, del mio mangiano due o tre cucchiaiate..non gli abbia a far troppo bene! 😀
    evvabbè, devo partire un po' più convinta per convincere anche gli altri.
    Grazie Katy, un abbraccio anche a te 🙂

  11. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:18

    Tu hai ragione, e in teoria è un bel progetto, ma tanto per cominciare non mi permetterebbeo mai di cucinare troppo, non rinuncerebbero mai alla carne, quindi in caso quello che preparerei io sarebbe soltanto “in più”. Secondo di poi, è il fatto di essere da sola che è piuttosto scoraggiante, capisci che se ci fosse anche la famiglia di mia sorella e fossimo in tre a tavola più il bimbo, beh, probabilmente saremmo noi a far sentire “diversi” loro!
    Sul fatto che mi sottovaluto hai ragione, molto spesso ho il terrore vero e proprio di far assaggiare qualcosa, per il fatto che in caso non piaccia il risultato negativo verrebbe immediatamente imputato al fatto che è cucinato con cose “strane” o senza alimenti avrebbero aggiunto sapore e gusto. E poi insomma, vivo ogni giorno a contatto con mia mamma e il suo compagno e ormai so come reagiscono alle mie preparazioni, non si tratta di sottovalutare, si tratta di averne le quotidiana esperienza..assaggiano ma non si degnano di andare oltre a quello, non sono proprio interessati..
    Ti ringrazio di aver provato a capire, mi fa piacere che ti sia soffermata nonostante tu non condivida (almeno in senso pratico, credo!) questa scelta. Comunico, parlo, ma se ne sentirò la necessità lo farò qui.
    Grazie Zia, ti mando un bacio

  12. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:20

    Grazie doppio 😉

  13. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:26

    eh già purtroppo ultimamente è proprio di questo che mi sto rendendo conto..che è una scelta che non è per tutti, e penso che i presupposti già ci debbano essere, in un uno spiccato tipo di sensibilità che magari fino a prima del momento della scelta si manifestava in altro modo, ma i semini devono esser già piantati, secondo me.
    ti ammiro e ti dico in tutta sincerità che no, io non lo farei. magari parlo così da non innamorata eh, però penso che lascerei lui avere a che fare con le cose che m'impegno ogni giorno per tenere lontane dalla mia cucina e dal mio stomaco.
    ti ringrazio per le belle parole, mi state un po' convincendo a non lasciarmi scoraggiare, sapevo che mi avrebbe fatto bene parlarne 🙂
    un abbraccio

  14. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:28

    il problema è che a un pranzo senza carne non rinunciano..potrei anche cucinar tutto io per loro (anzi ben venga, che nessuno c'ha voglia di far nulla a parte me in realtà), basta che non manchi carne di secondo..quindi la prospettiva di un pranzo vegan è fuori discussione! quest'anno voglio provare a proporlo per il compleanno, e lì nessuno può aver da obiettare, è il mio!
    Grazie mille per il pensiero, sei stata molto gentile.
    Auguri e a presto!

  15. cooksappe says

    22 Dicembre 2013 at 12:32

    voglio!

  16. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 12:48

    😀 ne è rimasto uno, te lo lascio?!

  17. Zucchina says

    22 Dicembre 2013 at 12:59

    Uff, potremmo andare avanti mesi raccontando battutine o brutte esperienze a tavola. Non sai quanto ti capisco, continuo a salvare da mesi ricette di pasta ripiena, polpettoni di legumi e lasagne ma non trovo mai la forza per cucinarli davvero! Mi fermo di fronte al sicuro sguardo inquisitore di chi ho di fronte, alzo bandiera bianca alle critiche sul “sarebbe stata più saporita con la salsiccia” “ma la sfoglia per il raviolo DEVE avere l'uovo” e le poche volte che ho carta bianca o desisto perchè non voglio fare millemila preparazioni per un piatto che mangerei solo io o guardo sconsolata l'occhio scettico del boss.
    Convivialità! Mettersi a tavola dovrebbe essere questo, condividere un momento tutti insieme, assaporare ciò che ci fa stare bene e “riempie” corpo ed anima…invece l'aver fatto una scelta diversa (e NON per questo SBAGLIATA) ci pone spesso alla gogna, ci fa trascorrere il tempo a tavola in costante tensione, un pranzo al cardiopalma, sempre sul chi va là e con le parole già sulla punta della lingua per il consueto debole tentativo di difesa. Se è vero che a Natale si è tutti più buoni, spero davvero che valga anche per il nostro pranzo del 25, almeno un giorno vorrei – e credo sia un pensiero comune- seppellire l'ascia di guerra e condividere un po' di tempo con chi amiamo (e noi li amiamo a prescindere da ciò che mangiano o non mangiano!)

  18. Romina says

    22 Dicembre 2013 at 13:04

    Io ho risolto non andando più ai pranzi di natale. O.O Ora mi cucino il mio piatto e pranzo da sola.

  19. Francesca says

    22 Dicembre 2013 at 13:35

    Lucry, io sono nella tua stessa identica situazione:( Da onnivori e unica vegetariana sia il 25 che il 26..Ho chiesto fi farmi solo verdure (anche perchè non mi piacerebbe portarmi il pranzo da casa…non voglio essere criticata e non voglio essere di disturbo), ma ho capito di aver messo in difficoltà i miei zii che avevano in mente di fare la Paella di pesce. L'anno scorso la mangiai (assaggiai) scansando il pesce che, per fortuna, era grosso e facilmente evitabile ma quest'anno non so..D'altro canto non voglio essere di impiccio e quello che importa è stare insieme, però certo che mi piacerebbe di più condividere la tavola con qualcuno che la pensa come me. Stringi i denti e sosteniamoci a distanza. Un bacio e complimenti per questi muffins!^_^

  20. Francesca says

    22 Dicembre 2013 at 13:37

    La penso come te, Lucry….io tra l'altro mangio anche pochissimo come quantità e l'idea di cucinare per me, solo per me, e di portarmi qualcosa dietro mentre gli altri mangiano altro no..proprio non mi va 🙁

  21. MARI Z. says

    22 Dicembre 2013 at 15:09

    Sono sicura che se ti porti a tavola un piatto cucinato come piace a te… delizie come quelle che hai sfornato quest'oggi… anche gli onnivori al tuo tavolo si interesseranno al tuo personale menù, anzi con le prelibatezze che inventi ti ritrovi ben presto il piatto vuoto! Non è giusto isolarsi, ma incuriosire gli altri e avvicinarli ad una alimentazione più sana! Forza! Insisti! vedrai che prima o poi qualcuno cade in … TENTAZIONE!!! 😉
    un abbraccio MARI

  22. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 15:48

    Non penso ci sia niente da aggiungere, sei già stata molto esaustiva 🙂 se non che, appunto, da me non si respira clima di guerra perchè si tende a tacere da entrambe le parti, e non so se forse è peggio : ma alla fine è un giorno, probabilmente gli do pure troppa importanza..
    grazie per essere passata, a presto!

  23. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 15:50

    Io ti stimo ogni giorno di più <3
    Sicuramente farò così per il mio compleanno, se vorranno venire a pranzo mangeranno quel che cucinerò, altrimenti non si fa nulla, pazienza.
    E comunque per me il prossim'anno ci possiamo pure organizzare e ci facciamo un pranzo di dieci portate solo noi. Mi sto un po' stancando di queste cose che si “devono” fare.

  24. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 15:57

    Io pensavo di portarmi qualcosa proprio per essere di minor impiccio possibile, e a questo punto farne in maggiori quantità per vedere se qualcun altro è tanto impavido da assaggiare, sennò riporto a casa e me lo mangio riscaldato il giorno dopo. Io credo che però sta anche un po' a chi ospita accertarsi che tutti abbiano qualcosa da mangiare..se lo si fa rispettando i “gusti” dei commensali non vedo perchè non lo si dovrebbe fare per delle scelte etiche. Nel senso, non gli costerebbe niente lasciarti un po' di riso da parte e saltarlo con le verdure, piuttosto che costringerti a scansare il pesce e mangiarne dieci chicchi. Mi pare una questione di rispetto. Ma la mia situazione non è diversa, nessuno aveva neanche pensato a me finchè non ho sollevato il problema!
    Alla fine dei giochi siamo diventate formidabili a badare a noi stesse, almeno 😉
    un bacio a te, grazie <3

  25. Peanut says

    22 Dicembre 2013 at 16:01

    Non mi isolo per capriccio, ma per una paura costante di non essere all'altezza..già mi appartiene un po' per carattere, in più non è che parta prevenuta, è che già conosco la situazione, non è certo la mia prima esperienza.. ma comunque sì, ormai ci provo, non mi costa nulla e almeno mangio anch'io!
    Grazie Mari 🙂

  26. Francesca says

    22 Dicembre 2013 at 17:33

    hai ragione Lucry, ma io non avrei voluto che facessero qualcosa apposta per me. Tanto 8e sai perchè) non ne avrei mangiato un piatto “normale” e, alla fin fine, va bene così. O scanso e assaggio o non assaggio neanche. Non voglio che la gente si preoccupi per me, studi cose particolari. Bastava fare un risotto alle verdure per tutti, ma una volta che si è deciso va bene così..Quanto al portarmi le cose da casa, purtroppo, per come sono i miei zii (col bene che gli voglio eh..persone stupende), avrei fatto peggio..Ma poi, alla fin fine, mi basta che ci siano delle verdure e mi hanno assicurato che quelle ci sono^_^

  27. Cesca QB says

    22 Dicembre 2013 at 23:20

    Grazie per la ricetta Nocciolina ora la aggiungo di corso, appena ho 2….3..4..ok 5minuti leggo per bene il post 🙂
    Un abbraccio 😉

  28. elenuccia says

    23 Dicembre 2013 at 12:21

    Posso dire di essere abbastanza fortunata perche' in casa mia abbiamo ognuno una para diversa quindi alla fine si preparano un sacco di cose diverse. Uno ha la colite, uno e' vegetariano, l'altro non mangia dolci, uno odia il pomodor e roba simile. In effetti si deve lavorare un sacco ma cosi' ognuno puo' mangiare quello che vuole, senza che nessuno giudichi nessuno, ognuno ha i suoi gusti.
    Potresti prepararti il pane fatto in casa, magari con farine particolari e tanti semini, e poi farci delle tartine. Un po' per gli altri e tante per te 🙂 E poi le lenticchie sono un classico di natale, potresti proporre una rivisitazione in chiave secondo invece che solo contorno.
    Ti faccio tantissimi auguri e spero che alla fine comunque tu possa trascorrere una giornata serena.
    Un bacione
    Elena

    PS: mi piace troppo il nuovo avatar 🙂

  29. Pasticci Patapata says

    23 Dicembre 2013 at 14:54

    uuu come ti capisco :))) io sono davvero l'unica vegetariana della famiglia (anzi, da sposata dovrei dire delle 2 famiglie..) e menomale -per loro- che sono “solo” vegetariana, perché quando mi invitano ogni tanto il piatto di pasta con il formaggio dentro me lo mangio.. perché anch'io ho una tremenda nostalgia della pura e semplice convivialità condivisa al 100%, e anche io odio starmene zitta col mio piatto di pasta al pomodoro servita per prima, mentre gli altri attendono la loro bella porzione di lasagne e sbraitano minacce del tipo “mangia o diventerà freddo!!” … perché mangiare tutti insieme una bella pasta e ceci o un piatto di gnocchi di zucca sarebbe blasfemo a Natale, guai se mancano le lasagne!! imbarazzo e fuori luogo sono e sole espressioni che mi vengono in mente per descrivere il mio stato d'animo in queste occasioni. Però un passetto alla volta, lo facciamo: quest'anno mi fanno preparare gli antipasti (fiiiichi questi muffin!!!).. anche se mi hanno già detto che altri penseranno ai salumi da integrare ai magri stuzzichini vegetariani che andrò a fare.. poveri loro, perché non sanno quello che fanno!! :))) buon natale pinutcha, e pensa un po' a me se ti senti black sheep 😉

  30. Romina says

    23 Dicembre 2013 at 15:36

    Io vengo volentieri!!!!!

  31. Peanut says

    23 Dicembre 2013 at 16:42

    Vai tranquilla! L'importante era che per le 23.59 ci fosse! 😀 baci

  32. Peanut says

    23 Dicembre 2013 at 16:46

    Ho deciso che infatti mi dedicherò agli antipasti perchè da quanto ho capito mancherebbero proprio, e poi farò un altro primo, chi lo vuole lo assaggia, chi non lo vuole lo lascia lì e io me lo riporto a casa, no problem! 😉 nonna mi fa delle verdure di secondo, perciò, alla fine, penso che mangerò pure tanto, considerando lo stomachino che mi ritrovo.
    ahaha mi fa ridere quello che odia il pomodoro 😀
    Grazie mille per i suggerimenti, auguro delle felici feste anche a te 🙂

    PS: ehehe grazie! è anche stata la mia foto profilo su facebook..mi ci sento proprio rappresentata! anche se in effetti rappresenta più il mio omicidio 😀

  33. Peanut says

    23 Dicembre 2013 at 16:54

    Mi rendo conto che siamo in parecchie a navigar sulla stessa barca : eh, ce l'ho presente quella situazione, anche se alla fin fine si cerca (di solito, a parte quest'anno, per l'appunto) di fare almeno una pietanza che vada bene a tutti, o ancor meglio, da quando mia sorella si è trasferita a casa con bimbo e compagno e ci invita e pranzi sono tutti veg! 🙂
    anch'io mi sono incaricata degli antipasti, e mi porterò un primo, verdure di secondo, e in realtà son già piuttosto soddisfatta! il dolce lo salto volentieri. Son partita un po' troppo prevenuta e negativa, un po' come al solito insomma!
    Certo che ti penserò Pata, un bacione!

  34. letissia says

    23 Dicembre 2013 at 23:32

    I tuoi muffin sono deliziosi con quel loro cuore bianco e tenero!!! Riguardo ai pranzi delle feste, dai il tuo contributo, prepara, proponi, offri. Qualcuno storcerà il naso, certo, ma ci sarà sicuro chi invece apprezzerà. Prova e poi raccontaci. Baci 🙂

  35. Peanut says

    24 Dicembre 2013 at 20:02

    Superata la demoralizzazione iniziale mi sono messa all'opera, sì. E vi farò sapere! 🙂
    Passa un felice Natale, un bacione

  36. Peanut says

    24 Dicembre 2013 at 20:02

    No, no, scendo io! 😀

  37. la sissa says

    25 Dicembre 2013 at 18:41

    Che sfiziosi questi muffin!! Tanti auguriiii!
    Sissa

  38. Erica Di Paolo says

    28 Dicembre 2013 at 11:10

    Conosco bene questa situazione. Lo sai, io non sono vegana, seppur un occhio di riguardo e qualche slancio ogni tanto lo faccia mio. Ma mio fratello lo è e lo è da un po' di anni, ormai. Proprio in occasione del pranzo condiviso con lui e con i miei genitori, un paio di giorni fa, mi sono chiesta cosa pensasse e cosa provasse nel vedersi passare davanti agli occhi piatti di carne e simili. Ma so bene che, sia a Natale che ogni domenica e ogni volta in cui si esce, magari, a pranzo, per lui c'è sempre un menù ad hoc, che spesso finisce anche nei piatti dei più curiosi (nel mio di default ^_^). E lui si cimenta tutti gli anni con un panettone vegano che, ohimè, non gli viene mai come dovrebbe venire, ma che tutti apprezziamo comunque. La gioia del Natale dovrebbe essere anche questo. Al di là di una scelta di vita, la condivisione di esperienze, di proposte, di piatti…. E spero di cuore che, alla fine, il tuo Natale sia stato anche questo.
    I tuoi muffin mi fanno una gola pazzesca e mi fanno pensare: perché no? Perché non solo per te? Perché non per poche persone? Io cucino solo per me ogni giorno, e non cucino due cosette semplici. Spesso mi imbatto in lavorazioni macchinose. Ma perché non dovrei farlo? Solo perché sono sola? La cucina è gioia, lo è per una, per dieci, per cento persone. Tu vali e tu meriti. Quindi per te puoi fare qualsiasi cosa. Poi, così giusto uno spunto, se organizzassi io e mio fratello a Firenze ci verremmo di corsa ^_^

  39. Jenny Dello Buono says

    28 Dicembre 2013 at 15:53

    Ho sbirciato solo oggi il tuo blog, ma leggendo questo ultimo post, penso proprio che tu sia una ragazza adorabile da imitare! *.*
    Purtroppo non sono vegana, ma sono sempre più convinta di volerlo diventare e sto già adottando alcune modifiche e restrizioni, grazie anche a tante testimonianze e persone che parlano come te. Ciò che voglio dire è che fa bene parlarne, condividere il proprio credo al prossimo, e non farsi frenare dall'idea che la reazione possa essere di fastidio o indifferenza, dato che può essere questa la prima reazione di alcune persone che poi hanno totalmente rivoluzionato il proprio regime alimentare, meditandoci su.
    La tua è una vera missione!
    Quindi condividi, dai consigli o semplicemente dai voce ai tuoi gesti, perché è solo così che io e molta altra gente come me, si sta convincendo che sia la cosa migliore da fare, nel rispetto di tutti gli esseri viventi e coscienti, ed anche del proprio benessere (mangiare molta carne fa male!).
    Continua così… da oggi ti seguo anche io! *.*

    Ti auguro sinceramente col cuore Buone Feste!!!
    Jenny

    http://lastanzadellesorprese.blogspot.it/search/label/Ingresso

  40. Cesca QB says

    28 Dicembre 2013 at 17:35

    Eccomi Nocciolina finalmente ho letto il tuo post. Beh dato che è già passatp non posso che sperare che il tuo natale sia andato meglio delle aspettative. Io per due anni al prando di fami glia mi sono portata antipasto + primo 6secondo + dolce abbastanza abbondanti così io ho stramangiato e potevo far assaggiare anche agli altri che ne erano incuriositi. peccato che al secondo natale appena citato mi ero trovata davanti un parente di una parente, lui pazzo cacciatore mi ha fatto per sino piangere con i suoi racconti, che schifo guarda…allora ho messo quei pranzi di famiglia in pausa e da 2 anni vado con i miei al ristorante (cosa epocale :D). Solitamente evito le situazioni di tavolate miste (che non siano pizzeria) ma con i piatti dei miei sono ancora abbastanza clemente (anche se ti dirò mi costruisco un separè di bottiglie per non vedere i loro piatti :D) questo è possibile grazie al fatto che con loro per la scelta vegan nonho mai litigato, l'atmosfera è sempre surreale perchè alcune frasette egliele caccio ma con il sorriso, tipo a natale quando mia mamma ha mangiato un gambero e lasciato intatta la testa “mami ciuccia la testa, dai dai dai , è morto, l'hai fatto uccidere…fa in modo che la sua morte valga qualcosa, ciucca la testaaaaaa!!!” Rido per non piangere 😉
    Un abbracciotto muffoloso 🙂

  41. Francesca P. says

    30 Dicembre 2013 at 12:26

    Questa volta non posso dire la mia esperienza diretta perchè come sai non sono vegetariana e mangio tutto… ma capisco quel discorso sulla coerenza… d'altronde o si hanno parenti ed ospiti che mangiano le tue stesse cose e hanno fatto le tue stesse scelte, oppure capiteranno ancora queste tavole dove tu non sarai a tuo agio… ma come si fa? Che soluzione trovare? Potrei dirti di difendere le tue scelte e provare a chiudere gli occhi, ma non è facile… e perchè no, cucinare piatti che mangi solo tu, di cui andare fiera… se gli altri vogliono assaggiare bene, se no questo è il tuo pasto e te lo godi “alla tua maniera”… in fondo io credo fortemente nella libertà personale, ognuno sceglie cosa mangiare e cosa cucinare… e i muffin si possono fare in tanti modi diversi, ci si diverte a prepararne con ogni verdura! La fantasia e la creatività aiutano sempre, anche in questi casi! 🙂
    E comunque, detto tra noi… il Natale lo si vive bene solo se ci metti un pò di leggerezza (anche di spirito) insieme agli ingredienti, io l'ho capito tardi, ma l'importante è arrivarci…
    Ti abbraccio e sappi che un menu fatto tutto con le tue mani io lo mangerei subito! 😉

  42. Peanut says

    30 Dicembre 2013 at 13:27

    Grazie mille, anche a te, ormai di Buon Anno! 😉

  43. Peanut says

    30 Dicembre 2013 at 13:35

    Bè, immagino proprio per la voglia di condividere di cui parli tu, penso che anche a te faccia più piacere quando dopo una preparazione persone incuriosite ti chiedono di assaggiare, ancor meglio se poi apprezzano, ma sarebbero benvenute comunque anche le critiche costruttive. La cucina dovrebbe proprio essere condivisione, dei piatti sì, ma anche di opinioni, di scoperte, dovrebbe arricchire e trasmettere voglia di conoscere e sperimentare oltre a quel che si è mangiato fino a poco tempo prima. Insomma, in questo so per certo di trovarti d'accordo, no?! 😉
    Sta di fatto che si, potrei senz'altro provare prima per me, così che quando avrò raggiunto la versione perfetta di qualche ricetta potrò proporla con l'assoluta certezza che sarà un successo 🙂
    Spero che abbia passato delle buone feste anche tu, grazie e un bacione.
    Un saluto al bro! 😉

  44. Peanut says

    30 Dicembre 2013 at 13:49

    Uau Jenny, questi sì che sono commenti che m'incoraggiano! 🙂 non tutti i miei lettori sono vegetariani/vegani, e ho l'impressione di ottenere talvolta come una risposta opposta parlando del tema, almeno dal punto di vista etico, perchè quando si tratta di salute chissà come mai però l'interesse cresce.. mi fa piacere aver incontrato una risposta positiva da parte tua, e spero che avrò anche il mio piccolo merito se e quando deciderai di fare questo importante passo 🙂 Posso solo dirti che io ne ho tratto benefici da tutti i punti di vista,e che qualsiasi potrai vedere come un piccolo sacrificio i primi tempi, sarà ampiamente ripagato.
    Ti ringrazio davvero, un abbraccio!

  45. Peanut says

    30 Dicembre 2013 at 14:17

    Anche a me è capitato di dire cose del genere, una volta mia mamma aveva fatto il polpo con le patate e poi nessuno lo aveva mangiato, e io le dissi proprio come te per gamberone 🙁 per il resto si tace abbastanza, cerco di evitare di impelagarmi in discussioni, più che con lei che comunque se si “applica” capisce (come alle elementari!) col suo compagno, graaandissimo amante degli ANIMALI (ma a dire cani, non si fa prima?) che non capisce un'emerita pippa.
    Comunque sì, è andata, benino a parte un'uscita infelice del suddetto e qualche battutina sul dolce che aveva fatto mia zia così che potessi mangiarlo anch'io, però, che te devo dì, mangiare almeno ho mangiato 😀
    Muffolotti sparsi a tee :*

  46. Peanut says

    30 Dicembre 2013 at 14:22

    é proprio così che ho fatto, facendo per me ma in quantità un po' maggiori, chi ha voluto ha assaggiato..e qualcuno si è preso anche un po' di avanzo! 😉
    non sono la persona migliore per partire positiva, diciamo che mi alleggerisco dopo un po'..:)
    grazie Franci, un bacio

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