Come succede per ogni bella esperienza, il post rem non è mai altrettanto piacevole. Del weekend al Miveg infatti solo resta la nostalgia delle risate e delle confidenze, degli abbracci e dei sorrisi scambiati con le persone che dopo tanto tempo hai potuto rincontrare o finalmente incontrare per la prima volta, ma anche una bella influenza che pare restia ad abbandonarmi. Con una temperatura birichina che mi induceva a togliere e mettere strati in più in continuazione e poche ore di sonno e stanchezza strascicata già da qualche giorno, non ho fatto a tempo a tornare a casa che la mattina avevo un bel mal di gola, che so ormai bene essere solo il preludio di tutta una serie di malesseri a venire.
La febbriciattola e i sintomi influenzali non mi hanno impedito di tentare di andare in palestra, scelta che, sebbene sul momento era sembrata essere vincente (dopo il corso mi sono sentita effettivamente meglio) si è rivelata una decisione poco saggia già il mattino dopo, in cui stavo peggio del giorno prima. Non contenta ci ho riprovato il giorno dopo, e quello seguente ancora (oggi) stavo persino peggio di quello prima prima. Così ho capito che forse è il caso se sto buona almeno per un giorno.
C’è di positivo che questi arresti domiciliari forzati (per il resto delle attività mi sono comunque contenuta) mi hanno rimesso una gran voglia di spignattare come da tanto non avevo, così ieri, in un improvviso sprazzo di energia ho deciso di provare una delle strade consigliate di cui parlavo nello scorso post, ovvero cucinare il pomeriggio per la sera, visto che il piatto che avevo in mente non ne avrebbe risentito.
C’è di negativo che così si finisce a far merenda con le cose più improbabili, proprio come è successo a me ieri pomeriggio, in cui ci ho dato decisamente dentro di maionese spalmata su ogni cosa che mi capitava a tiro.
Ok, diciamolo. Tornata dal Miveg, dove ho ovviamente dovuto mettere da parte le mie abitudini alimentari per due giorni, ho cominciato a mangiare QUALSIASI cosa mi capitasse a tiro.
Sarà che l’influenza in concomitanza con quel periodo del mese non mi è stata d’aiuto. Dovrei mangiare più leggero ma tutto quel che mi va è qualunque cosa contenga almeno un 80% di cioccolato.
La voglia di frutta, però, non mi era mai passata. Dopo almeno cinque mesi che non mangiavo cotto prima di sera mi sono ritrovata a fare colazione con il porridge e a pranzare con la pasta. E’ vero che comincia a far freddino, che la frutta di questa stagione mi entusiasma meno ma persino nei mesi invernali sono riuscita a mantenere il pranzo di frutta, pure se dovevo stare davanti al camino a consumarlo.
Sarà che ne ho mangiata davvero tanta, sarà che negli ultimi mesi avevo rinunciato a molte cose, che adesso è come se sentissi di dover recuperare tutto insieme. Non so se è un periodo, quanto durerà, ma come non mi sono mai forzata prima a mangiarne in tutte quelle quantità, non mi forzo adesso se a pranzo mi va un piatto di pasta al posto delle banane.
Perchè se vogliamo trovare qualcos’altro di positivo, c’è che se dura, qualche ricettina in più ci sta proprio che ve la pubblichi;)
Tra i ragù vegetali che ho provato (lenticchie, soia, seitan, tofu..) trovo che quello di soia, nonostante preferisca le lenticchie quanto a sapore, sia quello più simile a quello tradizionale. Parecchio tempo fa mia mamma tornò a casa con questo, e io non avendo la benchè minima idea di cosa farci l’ho lasciato veramente per un tempo imbarazzante in dispensa fingendo che non esistesse. Dopo essermici reimbattuta un paio di giorni fa ho capito che non potevo più fare finta di niente o mi sarebbe toccato darlo in pasto alle galline (che di certo non si sarebbero lamentate), ma per fortuna stavolta l’immagine mi si è palesata bella definita davanti agli occhi: RAGU’!
In effetti il risultato, sia ottico che al palato, è strepitosamente somigliante.
Per la salsina ho ripreso spunto dalla mia vecchia maionese light al tofu silk che ai tempi non si filò nessuno ma che dovevo trovare il modo di rispolverarvi perchè non potete non sapere che non solo si può fare la maionese senza uova, ma pure senza grassi!
Involtini di verza con riso al ragù di soia spezzata e maionese di barbabietola senza grassi
per il ragù di soia spezzata:
soia spezzata: 250 g
salsa di pomodoro: 400 ml
odori per soffritto (carota, cipolla, sedano, prezzemolo): 1 carota, 1 sedano, 1 cipolla piccola circa (io ho usato un mix già pronto fatto in casa)
concentrato di pomodoro: 2 cucchiai
bacche di ginepro, chiodi di garofano: 1 cucchiaino di ciascuno
olio evo: 1-2 cucchiai
brodo vegetale: 1 l circa
sale, pepe
Scaldate l’olio in un tegame, soffriggetevi gli odori per il soffritto con le spezie tritate (bagnate con un po’ di acqua o brodo se dovesse asciugarsi troppo, il mio mix era surgelato quindi non c’è stato bisogno) e tostate poi la soia spezzata. Aggiungete la salsa di pomodoro e il concentrato diluito in poco brodo, fate insaporire e cominciate ad aggiungere brodo a coprire fino a cottura (ci vorranno circa 20 minuti). Aggiustate di sale, macinate abbondante pepe e lasciate riposare.
Note: Per una consistenza ancor più ingannevole consiglio di frullare una piccola parte con il minipimer, non in modo perfettamente liscio, ma in modo da renderlo leggermente cremoso, Poi mescolate e riunite al resto del ragù, vedrete che rimane meno separato e ricorda ancora di più quello di carne.
per la maionese di tofu silk alla barbabietola:
tofu silk: 150 g
barbabietola (già cotta): 1 piccola (80 g circa)
succo di limone: 1 cucchiaio
senape: 1 cucchiaino
aceto di mele: 1 cucchiaino
erba cipollina: 3-4 steli
olio evo (facoltativo, io non l’ho messo)
Frullate insieme tutti gli ingredienti incorporando aria con il minipimer in modo da montare la salsa. Tagliuzzate l’erba cipollina e unitela alla salsa.
Note: Per una consistenza più soda potete aggiungere un po’ di olio, io ho scelto di evitarlo, ma anche se ne mettete un paio di cucchiai sarà sempre meno grassa dell’originale;) ricordatevi che riposando in frigo addenserà ulteriormente.
per gli involtini:
foglie di verza: 10
riso carnaroli semintegrale: 80 g
castagne bollite: 50 g
ragù di soia: 3 mestoli
olio evo: per ungere la padella
maionese alla barbabietola per servire
Rimuovete dalle foglie di verza con un coltello la parte superficiale del gambo (quella che fa la gobba, per intendersi) così non rimarrà duro. Sbollentatele per un paio di minuti in acqua leggermente salata, scolatele e sistematele su un panno ad asciugare.
Mettete il riso a cuocere con 2,5 il suo volume in acqua, riutilizzando quella usata per cuocere la verza. La quantità di acqua varia da riso a riso, ma trovo che questo quantitativo di solito vada bene per i semintegrali. Cuocere per assorbimento per 20-25 minuti, quindi unire tre mestoli di ragù e le castagne sbriciolate e fare insaporire.
Sistemate una cucchiaiata abbondante di ripieno per ogni foglia, chiudendo prima i lati esterni e poi quello superiore, rotolando verso il basso per dare la forma di un fagottino.
Ungete una padella antiaderente e scaldate da ambo i lati finchè non si è formata la crosticina. Servite caldi con la maionese.
Dopo un bel po’ di tempo di assenza lascio questa ricettina anche al Gluten free (fri)day di Gluten free Travel & Living
Silvia Brisigotti says
Amo gli involtini di verza con il riso e amo questa versione vegana che mi sa di tanto gustosa e leggera!!
Bella proposta e bellissima la maionese di barbabietola!!
Buona serata!
consuelo tognetti says
Le foto sono davvero invitanti e anche gli ingredienti che hai utilizzato mi ispirano moltissimo..sarà la febbre ma io ti vedo molto molto ispirata 🙂 Pensare che io non mi alzerei nemmeno dal letto quando ho l'influenza >.<
Buon we nocciolina e a presto <3<3<3
Daniela says
Questa volta Nocciolina ti sei davvero superata! Le foto le amo da pazzi, il ragù con la soia spezzata non m'era manco passato per l'anticamera del cervello e con questa salsa ci andrò sicuramente a nozze!
Dai che domenica scorsa hai fatto colazione con centrifuga e banana in purezza, suvvia!
Io non mi preoccuperei molto: fai quello che il corpo ti chiede. Ascolta lui e non la testa… e secondo me andrà bene. Se ci si inizia a imporre troppe regole, poi si finisce a somatizzare tali imposizioni e allora non c'è gatta che tenga, il gomitolo non si sbroglia!
<3
simona says
questa maionese è troppo bella! ha un colore spettacolare, la proverò quanto prima, anche se io i grassi non è che li temo molto, l'olio intendo , quindi la maionese quando la faccio la mangio senza troppi sensi di colpa 🙂 Il ragù di soia spezzata non l'ho mai provato, ma mi incuriosisce molto, visto che sono in periodo ragù 😉 quindi metto in lista anche quello! Mi sembra un piatto veramente delizioso!. Io personalmente non mi forzo in nessun senso, già la vita è complicata senza che metta altra “carne al fuoco” ,come modo di dire bene inteso 😉 , mangio quello che mi sento, poi non è detto che il crudismo sia adatto a tutti e sempre, dipende da vari fattori….almeno così sostiene chi ne sa più di me, e io condivido, ma ognuno deve scegliere ciò che è meglio per sè 🙂 Un bacione
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Quando ci vengono delle voglie è perchè il corpo ha bisogno di certe cose, quindi il miglior modo per mettere a tacere certi pensieri è assecondare i desideri! Se poi ti portano a dei piatti belli come questo, ben vengano le voglie improvvise 😉 Gli involtini di verza sono nella mia lista di ricette invernali e quest'anno non mi scapperanno… Almeno spero! La maionese ha un colore bellissimo e su quel piatto nero è anche molto fashion!
elenuccia says
Sinceramente credo che tu ti possa permettere di mangiare quello che vuoi, e se il tuo corpo ti chiede un piatto di pasta credo non ci sia niente di male a dargli ascolto. La maionese vegana è troppo bella, ha un colore che mi ha conquistato
Francesca P. says
Se lo spignattare precede il viaggio a Parigi, prevedo al ritorno una bella carica di energia per preparare tante ricettine francesi rivisitate a tuo modo, nel tuo stile! Sarà divertente, pensa che sfida… 😉
Mi sono innamorata della maionese viola, non l'avevo mai vista, sei stata artefice di un colpo di fulmine… streghetta anche tu, hai fatto una magia di un colore bellissimo!
Pensami mentre cammini sulla Senna o passi davanti a tutti i bistrot dei miei sogni… io già sospiro per te e con te…
Peanut says
Grazie Silvia!!:)
Peanut says
Ahaha ma infatti l'ho detto che tutto è successo in uno sprazzo improvviso di energie..e poi, considerando che mi è durata una settimana, non avrei certo potuto stare a letto tutto questo tempo…dopo un giorno già non ne posso più!
Un bacio Zia cara :*
Peanut says
In effetti capita di rado che mi metta a pensare a un piatto completo con tanto di salsa d'accompagnamento (e contorno, che non si vede ma avevo già fatto pure quello!;D)
Per il resto ti do pienamente ragione e infatti sono stata la prima a “godere” di questa rinnovata voglia di cibo che non toccavo da tempo, però credo anche che ci voglia molto poco per finire fuori strada, come diventa un'abitudine priva di peso il mangiar sano si fa presto a farla diventare il mangiar cibo “spazzatura”..(ovviamente non mi riferisco alla pasta, ma a tutti i dolci che mi son mangiata!:D)
quindi un occhio vigile è bene mantenerlo sempre..;)
Meravigliosa metafora felina <3
Peanut says
Guarda, non badare a me, che faccio storie se mia mamma cucina qualcosa che avrei voluto mangiare anch'io ma ci ha messo l'olio, e poi mi ritrovo a mangiare sleppe di pane con tahin di sesamo o girasole…:D diciamo che proprio perchè so che ogni tanto mi prendono questi attacchi, cerco di limitare dove posso (e dove non ne sento la mancanza…)
Io, te lo dico sinceramente, sono una grande sostenitrice dell'innaturalità del crudismo in inverno a queste latitudini…la vedo una forzatura e per questo non credo faccia bene al nostro corpo, mi sembra di fargli quasi una cattiveria…d'inverno, o ci si trasferisce in un paese tropicale, o zuppe e vellutate a manetta!;P
un bacione a te Simo ;*
Peanut says
Assolutamente, e se son comparsi pensieri che prima non c'erano significa che le cose così com'erano non mi davano più la soddisfazione di prima. Diciamo che io mi son fatta prendere un po' troppo la mano eh, ma son sicura che c'entrasse il fatto che questa influenza senza fine mi stesse mettendo un po' di depressione 🙁
Una volta che sarò al meglio, credo sarò meno tentata da tutto ciò che mi ha attirato in questo periodo buio 😀
Grazie Virgy!
Peanut says
Non ero minimamente preoccupata per la pasta di giorno, solo parecchio sorpresa visto che in varie occasioni in cui sarei potuta rimanere a pranzo ho sempre preferito tornare a casa perchè sentivo che non mi andava nient'altro che frutta;) persino per il pranzo di compleanno dei miei mi sono mangiata le pesche invece del menù interamente vegan che avevamo messo su io e mia mamma! ^_^”
Più che altro sono stati tutti quei dolci che mi son fatta fuori, mentre di solito non mi attiravano per nulla..ma diminuendo la frutta, è chiaro che la voglia di dolce sarebbe pur dovuta esser soddisfatta con qualcosa!
Grazie Ele, è davvero bellina sì!;)
Peanut says
Impossibile non pensarti davanti a tutti quei bistrot che mi ricorderanno quello della gatta, con le sue tazzine colorate e i fiori sempre freschi…
Spero anch'io di tornare ispirata, aggiungerò sicuramente un po' di ingredienti alla pozione mentre passeggio tra i vicoli seguendo profumi…:)
Eleonora says
Ho sbirciato qua e là sul tuo blog e non potevo non lasciarti un commento. Il tuo blog è molto bello, ma soprattutto mi sono sentita molto vicina a te per certe cose che scrivi…anch'io impazzisco con le luci, cucino nei ritagli di tempo e mi ritrovo a mangiare ad orari improbabili solo per l'entusiasmo di portare avanti il blog. 🙂
La tua ricetta è golosissima. Voglio provare assolutamente la soia spezzata!
Anch'io faccio una maionesina di barbabietola, ma di mandorle…buona buona e coloratissima!
Ti abbraccio
Ps. Segui ciò che il corpo ti dice, lui non sbaglia mai! 🙂
MARI Z. says
Mannaggia, mi son persa proprio un bell'evento!!! mi sarebbe piaciuto per davvero conoscere di persona tanta gente che vedo solo in web. Comunque pazienza, chissà che un'altro anno riesca ad organizzarmi pure io.
Delizia stuzzicante questi involtini!! colori e sapori moolto invitanti!!! 😛 per fortuna t'è tornata la voglia di spignattare…ci mancavi!!! 😉
letissia says
Wow! Che fantastica maionese! La voglio fare subito, ha un colore fantastico!!! Tutto il piatto è meraviglioso, bentornata ai fornelli, mia cara!!! 😛
Bacini.
speedy70 says
Complimenti per questa ricetta raffinata e gustosa… spettacolare la maionese, che colore!!!!
Peanut says
Ciao Eleonora, scusa per il ritardo nella risposta ma sono partita per una mini-vacanza e una volta tornata ho cominciato a lavorare e non ho avuto un attimo di tregua!
Ti ringrazio tanto per i complimenti e per avermi rassicurato di non essere l'unica..:|
Adesso passo a trovare te, magari per vedere se c'è quella maionese di cui parli…;)
P.s. ultimanente il mio corpo è diventato un po' monotematico, non fa altro che dirmi “cioccolata”! ^_^”
Un abbraccio a te!:)
Peanut says
Mari, mancavi praticamente solo te! Spero davvero che alla prossima ci farai compagnia!
Grazie carissima, un bacione!
Peanut says
Ciao Letii!!:*
Peanut says
Grazie mille! ^_^
Alessia Mirabella says
Mi piace la lista degli ingredienti e mi piacciono i colori del piatto, in generale. Bravissima, mi hai incuriosita tanto, assolutamente da replicare!