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Rivincite. Con dei chocolate chip cookies vegani.

in Biscotti e piccola pasticceria, Dolci

Inutile nascondere che nell’ultimo periodo sono un po’ svogliata.
Non solo scarseggia la voglia di cucinare cose nuove e di mettermi alla prova, ma non avanzo nemmeno quella di scrivere un post, anche se se ora ho la dimostrazione che in realtà le due cose sono strettamente correlate.
Il fatto è che alcuni degli ultimi esperimenti (ma neanche troppo, visto che in alcuni casi invece mi sono limitata a ripetere passo passo una ricetta, e qualcuno saprà a cosa mi riferisco) si sono dimostrati dei fallimenti, e se non mi lascio buttar giù facilmente dalle avversità, quando sono io la responsabile di qualcosa che va storto, tendo ad essere piuttosto severa con me stessa, non sono generosa nel darmi giudizi, e piuttosto che ostinarmi su qualcosa finchè non viene come dico io, lascio perdere e mi rivolgo verso altro, con la convinzione di essere un’incapace.
Non sono mai veramente contenta di quel che faccio e di come lo faccio, di fronte a un complimento rispondo sminuendomi, davanti a un successo credendo che sia stato solo la buona sorte a dare risultati positivi, davanti a un buon risultato sapendo che si può sempre fare meglio.
Potrete quindi immaginare come questa tendenza all’autocritica si amplifichi quando qualcosa proprio non va.
Quando cado in queste situazioni autocommiserative mi serve un impulso esterno che mi faccia riaccendere la fiammella, e questo stimolo me l’ha dato Aida.
Come molti di voi sapranno, anche quest’anno è stato aperto su facebook un gruppo di supporto per persone incuriosite dalla scelta vegan che vogliono provare per 21 giorni (che partiranno ufficialmente il 1° maggio) a mangiare in modo completamente vegetale, lo stesso di cui feci anch’io parte l’anno scorso, solo che quest’anno partecipo come tutor.
Per rendere più vivace e stimolante l’atmosfera Aida ha deciso che ogni settimana proporrà una celebre ricetta onnivora che i membri del gruppo dovranno provare a veganizzare.
La sfida era rivolta a tutti, pupilli e tutor e dato che dal momento del post quei biscotti erano diventati un chiodo fisso, ho capito che la sfida la dovevo accettare.


Anche i biscotti sono una di quelle preparazioni che ho riposto nel cassetto perchè quasi sempre insoddisfatta del risultato (ve ne accorgerete dando un’occhiata all’indice delle ricette). Preferisco sempre la versione homemade di qualsiasi cosa, mentre raramente sono riuscita a fare dei biscotti che mi soddisfacessero più di quelli comprati. Sapevo bene che era un problema di dialogo col mio forno, ma dopo svariate teglie di biscotti duri o bruciacchiati mi ero comunque stufata di buttare tempo e ingredienti inutilmente. Non ho fatto biscotti per molto tempo, anche se mi piacciono da sempre, adoro le infinita possibilità a cui si prestano e ammiro (e invidio) ancor di più i capolavori di molte blogger biscottatrici provette.
Sarà che sotto pressione rendo di più, e che questa volta ero partita con l’idea che sarebbero venuti piuttosto che già con i segni della sconfitta in faccia, ma in effetti è andata diversamente.

La ricetta di partenza era quella dei chocolate chip cookies americani, quelli con tanto, tanto burro. E la sfida non era solo togliere l’uovo e sostituire il burro, ma anche non usare margarine o burri di soia, che io ormai personalmente ho eliminato da un po’, ma a cui molti probabilmente sarebbero subito ricorsi. Pensa che ti ripensa, sono arrivata a definire la mia versione, non solo con le dovute sostituzioni ma anche riduzioni, dal momento che ho utilizzato comunque meno grassi e meno zuccheri dell’originale. Ancora un po’ meno zucchero, e per me sarebbero stati perfetti. Ma almeno avrò la certezza che qualcuno in casa mia stavolta non avrà di che lamentarsi..;)

(anche se le preferenze personali non mi hanno fermato dall’inzuppo nel latte freddo, che se le americanate si fanno, si fanno fino in fondo!)



Vegan chocolate chip cookies

(ingredienti per 12-14 biscotti – io ne ho ottenuti 13)
farina tipo 0: 180 g
amido di mais: 20 g
olio di cocco bio: 60 g
zucchero di canna*: 125 g ( la prossima volta ridurrò almeno a 100)
melassa di gulamerah (fiori di cocco): 1 cucchiaio
latte di avena: 60 g
gocce di cioccolato – o cioccolato fondente (anche quello dell’uovo): 100 g
bicarbonato di sodio: 1/2 cucchiaino
sale marino: un pizzico

*il mio era a grana piuttosto grossa, e perchè non si sentissero troppo i granelli nel biscotto l’ho prima frullato con un cucchiaino di amido di mais, riducendolo quasi a zucchero a velo.

 
In una ciotola mescolare con una frusta l’olio di cocco sciolto con il latte, lo zucchero, la melassa.

A parte unire la farina con l’amido, il bicarbonato e il sale. Cominciare a incorporare la farina, mettendone un po’ per volta e impastando con le mani. Quando il composto è omogeneo (deve rimanere comunque abbastanza lente e appiccicoso) unire le gocce di cioccolato o il cioccolato tritato). Formare delle palline di circa 5 cm di diametro (ognuna di 40 g circa, se volete proprio il classico biscottone) e stenderle su una teglia foderata di carta forno appiattendoli leggermente con le mani. Cuocere a 150° per 15 minuti, spegnete il forno e lasciateli asciugare una decina di minuti a forno chiuso, poi tirateli fuori.

 


Biscotti, Cioccolato, Colazione, Cookies, Dairy-free, L'ora del tè, Merenda, Ricette dal mondo, Senza categoria, Senza uova, Vegan

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Comments

  1. consuelo tognetti says

    29 Aprile 2014 at 20:25

    Mi acara nocciolina, non hai proprio niente da autocommiserarti! Gli errori in cucina ci sono e servono solo a migliorarsi..infatti vedi che hai creato dei capolavori??? Tu sapessi quanti disastri combino io…Un mega bacio e buona colazione ^_*

  2. Angie says

    29 Aprile 2014 at 20:51

    Pure io mi abbatto subito se qualcosa non mi riesce o una ricetta non mi viene!
    Se il risultato è fallimentare è colpa mia se invece mi viene bene è il caso o il destino o una congiunzione astrale favorevole… Quindi capisco 🙂
    Ma parliamo di questi biscotti?! Anzi lascio parlare l'emoticon -> :Q____
    Bacioni

  3. xcesca says

    29 Aprile 2014 at 21:35

    Eh no, questo non vale!!
    Per me i biscotti sono come una droga e ora come faccio?? Sono appena rientrata a casa ed ho una fame boia!
    Come minimo devi farti perdonare mandandomene una teglia 😉
    Sono davvero ottimi, io però li preferisco inzuppati nel tè non zuccherato e sicuramente preferirei la versione con meno zucchero 😀

  4. Chiara Setti says

    30 Aprile 2014 at 6:52

    Cara Lucry, credimi che li assaggerei molto molto volentieri!! E se questa è solo la prima proposta…sono sicura sarai un'ottima tutor! Un bacione

  5. Pasticci Patapata says

    30 Aprile 2014 at 7:24

    pinutcha mi vedo tantissimo in questo lato generalesco di te, solo che io mi abbatto facilmente per tutte le avversità, in particolare se sono io la responsabile di qualcosa andato storto. Ma per te che hai la scorza dura, questo momento durerà un CRUNCH di biscotto al cioccolato… quindi rimboccati le maniche e viaaaaaa!!

  6. MARI Z. says

    30 Aprile 2014 at 7:55

    Il tempo grigio di questi giorni di certo non aiuta a risollevare il morale, però dì la verità, appena hai messo in bocca quel biscotto delizioso ti sei sentita molto, molto bene! …le piccole soddisfazioni crescono un pò per volta! 😉

  7. Erica Di Paolo says

    30 Aprile 2014 at 8:03

    Evviva le rivincite!!!!!! Anche io sono sempre stata come te: un complimento non è mai meritato, posso sempre fare di meglio, sono stata assistitia dalla fortina, eccetera, eccetera, eccetera ^_^ Ho sempre imputato questo approccio una responsabilità educativa. In casa si sono sempre fatti pochi, pochissimi complimenti. Anzi, si sarebbe sempre potuto fare meglio e ciò che riusciva era solo un dovere e non meritava certo un plauso. Ma è anche arrivato il giorno della consapevolezza. Che non vuol dire ostentare successi. Oggi so, in cuor mio, che tante cose sono PER MERITO e che SONO CAPACE. Questo mi aiuta a credere in me stressa e, quindi, a registrare maggiori successi. La visione pessimistica rimane uno stampo che ho di default dalla nascita, ma credo sia solo una sorta di difesa dai possibili insuccessi. Perché so che, laddove non ci riuscirò, cmunque avrò dato tutta me stessa.
    Bellissima questa inziativa e splendido il tuo biscotto. Amo l'utilizzo dell'olio di cocco, ma ti chiedo: perché non usi più il burro di soia?
    Un bacione Lu cara. Chiudo il mio solito poema e ti auguro una meravigliosa giornata ^_^

  8. Michela Visonà says

    30 Aprile 2014 at 8:34

    Io adoro i biscotti e li faccio spesso, anche una versione simile alla tua con l'aggiunta dei fiocchi d'avena e le mandorle! Sono tra i miei preferiti!

    un bacione

  9. Serena [verdepomodoro] says

    30 Aprile 2014 at 8:37

    anche io attraverso molti di questi periodi… capisco perfettamente!

  10. Manuela Menini says

    30 Aprile 2014 at 8:48

    Hai descritto molto bene delle sensazioni che purtroppo conosco, soprattutto la perenne insoddisfazione per ciò che si fa…che poi è dovuta ad insicurezza…e da dove deriva quest'insicurezza ancora non l'ho capito!
    Comunque questi biscotti veganizzati sembrano strepitosi…pucciati nel latte poi 🙂
    Del gruppo dei 21 giorni non sapevo proprio niente (ma dove vivo?) e da vegetariana che si sta veganizzando vorrei saperne di più…devo cercare su facebook?
    Per quanto possa valere la mia opinione, penso che tu stia facendo un ottimo lavoro 😀
    A presto

  11. Francesca says

    30 Aprile 2014 at 12:49

    come al solito mi ritrovo al 100% in tutto quello che dici, Lucry…e anche per quanti riguarda i biscotti, ecco..sono proprio quelle cose che mi piacciono, ma rigorosamente acquistati (un po' come il gelato, per dire). Devo però ammettere che questi qua sono proprio belli belli…Li provo, gioia!

  12. Valeria Della Fina says

    30 Aprile 2014 at 14:14

    Anche a me è capitato di abbattermi per dei fallimenti in cucina, così come mi è capitato di non aver voglia di scrivere sul blog.. ma i momenti come questi capitano e basta un po' di tempo lontano dai fornelli e dalla tastiera per far tornare la voglia 🙂
    Bellissimi questi biscotti! Un bacio 🙂

  13. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 14:52

    Certo, ogni volta ne faccio tesoro, solo che prima di ritentare devo far scendere un po' la delusione 😉
    grazie, anzi, tra poco è l'ora della merenda! 😉

  14. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 14:53

    Ecco, vedi, ci capiamo.
    Sì, a volte però basta davvero poco a risollevare quel briciolo di autostima che c'è, ci dev'essere dai, solo che si nasconde un po' troppo spesso 😉
    un bacio Angie

  15. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 14:56

    Anch'io di solito li inzuppo nel tè (o la mattina nel cappuccino) ma il latte era lì per la foto e allora ho ceduto, volendo provare fino in fondo il brivido ammmerigano ;P
    mi toccherà rifarli allora via, per far la versione con meno zucchero..e per mandar la teglia a te! ;D
    un abbraccio Xcesca!

  16. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 14:58

    ma graziee! e io te ne lascio volentieri un piattino per la merenda 🙂

  17. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:01

    Pata, le tue metafore mi fanno impazzire 😛
    guarda, sto già pensando al prossimo dolce da fare! 😉
    un bacio

  18. Simona (Bianca vaniglia Rossa cannella) says

    30 Aprile 2014 at 15:09

    Mi stò armando di tanta forza di volontà… E poi dai, sei la mia tutoooooor 😉
    Biscotti buonissimi, io vado alla ricerca del forno perduto per poterli fare… intanto questi 21 giorni saranno stimolanti e faranno riaccendere la fiammella che c'è in te <3

  19. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:14

    ti dirò, a me questo tempo ha rimesso una gran voglia di pasticciare quindi..poco male! 😉
    baci Mari :*

  20. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:25

    Ecco, no, a quello io ancora non ci sono arrivata. Credo in effetti che ora come ora, sia il mio obiettivo principale, il fine a cui dovrò indirizzarmi.
    Il burro di soia (si intendeva quello confezionato) non lo comprò più perchè lo trovo solo con l'olio di palma, non che abbia bandito ogni possibilità di provare a farmelo in casa eh! 😉

    (a me invece piace quando mi lasciate commenti lunghi, quando prendete spunto da quello che ho scritto per raccontare un po' di voi, e anche quando mi lasciate consigli. è una delle cose che preferisco di tutto questo 😉 )

  21. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:26

    credimi Michela, mi sa che questa è la volta buona che comincio a sperimentare coi biscotti! ;D

    un bacione a te!

  22. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:28

    l'importante è trovare quella cosa che ti fa uscire dal girone dell'autopenitenza e riprendere il via! 🙂

    a presto Serena!

  23. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:34

    Manuela, il gruppo parte di domani e ho paura che sia tardi ormai 🙁
    magari ti cerco su facebook così vediamo se possiamo fare qualcosa 🙂
    grazie mille, eccome se vale la tua opinione!

  24. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 15:35

    ah menomale, mi sentivo pessima a preferire i frollini della coop 😀
    grazie Francy, un bacione :*

  25. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 16:05

    esatto, credo sia molto importante ascoltare quello che si vuole veramente, che le forzature non portano mai a niente di buono..io non riuscivo a farlo ma ora l'ho capito, e ho visto anche che si riparte alla grande 😉
    un bacio a te, grazie Valeria!

  26. Alice says

    30 Aprile 2014 at 16:07

    melassa di gulamerah? olio di cocco? quanti ingredienti sconosciuti! direi che alla fine hai vinto tu sul tuo forno e sui classici cookies 🙂

  27. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 16:11

    Caspita non si poteva rompere in un momento peggiore! spero te lo raccomodino presto 🙁
    so già che mi darai enormi soddisfazioni! <3
    baci Simo :*

  28. elenuccia says

    30 Aprile 2014 at 16:16

    Sei una maga tesoro!! riuscire a riprodurre i superburrosissimi cookies americani in versione vegan è davvero un'impresa apocalittica. E ti sono venuti benissimo, si vede dalle foto. La melassa di vattelapesca mi ha lasciata davvero a bocca aperta…ma cosa è? secondo tre andrebbe bene anche la melassa “normale”?

  29. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 16:16

    in effetti per il momento li trovi solo al bio, Alice! 🙂 ma io l'olio di cocco dopo averlo provato non riesco più ad abbandonarlo, costicchia un po' ma è una meraviglia, se ti capita provalo 🙂
    grazie mille, un abbraccio

  30. Peanut says

    30 Aprile 2014 at 16:37

    ahaha è la melassa ottenuta dai fiori di cocco, esiste anche lo zucchero integrale grezzo (ho anche quello) simile al panela per capirsi. non avevo mai assaggiatola melassa “normale” prima, ma devo dire che questa ha un sapore buonissimo anche per dolcificare 🙂
    comunque sì che va bene quella normale, anzi se guardi nella ricetta di partenza la tipa aveva usato proprio quella! io ho sostituito perchè avevo quella di cocco 😉
    grazie Ele, detto da te che sei una luminare del biscotto poi mi fa il doppio piacere!
    un abbraccio

  31. Erica Di Paolo says

    30 Aprile 2014 at 16:54

    Ellodici a me Lu? Vuol dire “ha letto, ha trovato interessante, ha qualcosa da dire e non passa di qui solo per farsi vedere”. Ecco, l'ho detto, ahahahahahah.
    Ok, tutto chiarissimo. Io il burro di soia confezionato non l'ho neanche mai cercato. Me lo faccio in casa e stop ^_^
    Confesso che, quando vedo che tu pubblichi qualcosa e che lampeggi sulla mia blog roll, mi ritaglio un momento in cui so che non sarò distratta da altro, proprio perché avrò tanto da leggere e da assorbire. Sei una forzaaaaaaaaaaaaaaaaaa…..
    Comunque ho scritto da cani, quel commento. Sei riuscita a capire? Mi perdo le lettere, se non le parole, come perdo i colpi!!! :/ Ahahahahahah
    Un bacione tesoro. Tempo al tempo.

  32. letissia says

    30 Aprile 2014 at 21:47

    I tuoi biscotti la dicono lunga… sarai una fantastica tutor! Baci 🙂

  33. Alice says

    1 Maggio 2014 at 8:21

    al naturasì mi pareva d'aver visto delle lattine di burro di cocco, ma non sono sicura…quando ci torno vedo meglio cosa trovo 🙂

  34. Peanut says

    1 Maggio 2014 at 10:49

    ma va..sono avvantaggiata che ho delle pupille già bravissime in realtà. a qualcun altro non è andata altrettanto bene! 😀
    baci

  35. simona says

    2 Maggio 2014 at 10:03

    mmmm, che bontà! ho già l'acquolina!!!! 😀

  36. Francesca P. says

    2 Maggio 2014 at 13:10

    A proposito di flop, ti dico solo che giorni fa un impasto è finito nella spazzatura con conseguente arrabbiatura e muso lungo che è durato per un po'… 🙂 I fallimenti non si accettano mai volentieri, nella vita in generale ma anche in cucina, soprattutto perchè è un peccato buttare via o sprecare ingredienti! Non si può vincere sempre, mi dico per fare la saggia… qualche delusione serve ed è terapeutica per riprovare, fare meglio o trovare strade alternative… vedi, è successo anche a te! Dopo l'amarezza iniziale si riparte con più carica… e si inzuppano biscotti che è un piacere! 🙂
    Ma 'sti fiori di cocco con il nome impronunciabile cosa sono?! Sanno di cocco cocco? Scusa le domande forse sceme ma mai sentiti… nè provati!

  37. Simo says

    2 Maggio 2014 at 16:22

    questa versione vegana leggera e golosa me la segno assolutamente!
    Sono perfetti per mia figlia che è una bella golosona…
    buon fine settimana, un abbraccio!

  38. VeganChef says

    4 Maggio 2014 at 10:00

    Idea stupenda questa dei 21giorni da vegan insieme!! http://veganchef88.blogspot.it/

  39. Alice says

    4 Maggio 2014 at 10:44

    A questi non può resistere nessuno, vegani e non! Un bacione carissima e complimenti 🙂

  40. Peanut says

    4 Maggio 2014 at 17:24

    A quanto pare eran buoni davvero, in due giorni son scomparsi! 😉

  41. Peanut says

    4 Maggio 2014 at 17:27

    Che servano è indubbio, solo così sai che cosa non ripetere la volta successiva..ma anche se ti vengon bene impari, quindi sarebbe in ogni caso conveniente! 😉
    Il gulamerah è lo zucchero estratto dai fiori cocco, esiste sia in granelli (umido, compatto, simile al panela per intendersi) e in melassa. Io li ho tutti e due 🙂 non sa esattamente di cocco ma un retrogusto spettacolare di liquirizia caramellata, non so spiegare ma vale davvero la pena!
    Se lo trovi non ci pensare due volte!
    un bacio

  42. Peanut says

    4 Maggio 2014 at 17:32

    mi fa piacere che ti siano piaciuti! vero, son proprio perfetti per chi non vuole rinunciare al gusto ma nemmeno alla salute 😉
    fammi sapere se poi li provi!
    un abbraccio

  43. Peanut says

    4 Maggio 2014 at 17:35

    è vero, è sempre una bella esperienza, e quando finiscono rimane un gran vuoto. l'importante è far tesoro di tutto ciò che si è imparato, e riprendere la vita di tutti i giorni senza guida con quella consapevolezza in più 😉

  44. Peanut says

    4 Maggio 2014 at 17:39

    confermo! cioè, confermano i miei :PP

  45. genny says

    6 Maggio 2014 at 17:00

    vieni da me a dire che ci sono ingredienti complciati e tu tiri fuori la melassa di fiori di cocco?:D ma dove la scovi? I momenti lenti ci sono…passano forse… ma ci sono…. :*

  46. elenuccia says

    6 Maggio 2014 at 17:47

    Ma che bello!!! mi piace il nuovo stile del blog, molto elegante e raffinato.

  47. Peanut says

    7 Maggio 2014 at 9:06

    Per ora credo esista solo nei negozi bio.. eh sì, appena ho avvistato un nuovo dolcificante non ho potuto resistere 😛

    No, passano, ma quando passano hai da fare qualcos'altro che non lascia il tempo anche per riprendere gli esperimenti che avevi lasciato :

  48. Peanut says

    7 Maggio 2014 at 9:08

    Aah accidenti, non avresti ancora dovuto vederlo! 😀 c'erano ancora degli aggiustamenti da fare e io ho dimenticato di chiuderlo momentaneamente :
    grazie, son contenta che ti sia piaciuto, e ancora non era nemmeno a posto! 😉

  49. Timemimi 當代迷你倉 says

    9 Maggio 2014 at 3:19

    Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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