Vi è mai capitato di trovarvi divisi tra il volere fortemente qualcosa e la paura immobilizzante che il tentativo non vada a buon fine, di finire per rimanerci male e non solo di pentirvi di averci provato, ma persino di sentirvi stupidi anche soltanto per il fatto di averci sperato? Immagino di sì.
E di essere addirittura ulteriormente divisi? Tra il timore che la delusione all’orizzonte non faccia altro che ricacciare indietro tutta la sicurezza che con fatica eravate riusciti a tirar fuori, e un vago sentore che possa esistere una possibilità che, in realtà, anche solo l’averci provato, indipendentemente dal successo, possa invece farvi sentire più sicuri e a posto con voi stessi? Può il ricevere una risposta diversa da quella desiderata funzionare comunque da palestra in un luogo che già parte male attrezzato, semplicemente grazie all’aver trovato il coraggio di tentare il tutto per tutto, sfidando voi stessi oltre ai mezzi che voi credevate di possedere, oppure altro non può essere che un’azione pericolosissima per l’autostima, che rischia piuttosto di minacciare le piccole conquiste raccolte dopo di anni di giochi a nascondino con me stessa e con il mondo?
Se c’è una cosa in cui sono brava è farmi delle domande.
Ma credo che la risposta, a volte, la si trovi solo mettendosi alla prova. Che tutto questo riflettere e interrogarmi servano sì da presa di coscienza, ma purtroppo siano a volte anche un modo per tergiversare dall’agire.
Vorrei riuscire a pensare di meno e a fare di più.
Però, nel frattempo, se dovessi trovare una risposta alle mie domande, che mi aiutasse a ridurre l’incertezza, sarei più tranquilla. Sarei più tranquilla sapendo di sapere cosa (non) fare.
Questa è una ricetta vecchiotta, che non so perchè ancora non avevo trovato tempo e voglia di pubblicare. Io credo che in giro qualche asparago si trovi, in caso contrario, spero che la ricorderete per la prossima primavera, perchè nella sua semplicità mi ha soddisfatto molto.
Asparagi con crumble di mandorle
(per 3-4 persone)
asparagi: 2 mazzi
mandorle spellate: 30 g
farina di mais: 30 g
erbe aromatiche miste (fresche o secche): a piacere
sale: un pizzico
burro di mandorle: 2 cucchiani
aglio: 1 spicchietto
olio evo (facoltativo): un filo
Cuocere gli asparagi col metodo preferito (preferibilmente a vapore, in questo modo rilasceranno meno acqua) e metterli da parte.
Tostare le mandorle e ridurle in una farina grossolana. Continuate a tritare aggiungendo poi nel robot da cucina anche l’aglio, un pizzico di sale, le erbe aromatiche e la farina di mais. Unite infine anche il burro di mandorle.
Sistemate gli asparagi su una teglia coperta di carta forno e sistemateci sopra le briciole. Condite, se volete, con un filo d’olio e infornate con la funzione ventilata per un quarto d’ora a 180°, finchè il crumble non sarà dorato e gli asparagi leggermente arrostiti.
Note: questa è la versione ipersemplificata, dettata dal tempo a disposizione al momento. Nessuno vi vieta di fare cocottine monoporzione con gli asparagi ridotti in pezzetti e il crumble sopra a coprire, proprio come se fosse un dolce. In quel caso potreste saltare brevemente gli asparagi in padella con una spezia, come curcuma o curry, e aggiungere alla verdura del tofu in cubetti o un formaggio vegetale simile alla mozzarella.
Con questa ricetta partecipo al contest della cara Cuocherellona in collaborazione con l’agenzia Mai soli nel mondo “Un mondo di benEssere”.
Che sia un piatto crudo o uno cotto, nel mio piatto non devono mai mancare le verdure. Mi piace aggiungere la frutta secca per dare un tocco in più alle ricette, sia di sapore che di consistenza. Un po’ di fantasia e una composizione diversa e si può trasformare un semplice contorno in un piatto invitante!
MARI Z. says
Mi piacciono molto i cervellini in movimento, denotano un certo carattere! Del resto mi pare che nulla ti fermi, sei sempre in movimento! Il che e' moolto positivo! Le risposte arriveranno, ne sono certa, a volte si dovrebbe solo farsi trasportare dagli eventi ma tenere le antenne sempre all'erta, per saper captare al momento giusto le opportunita' che la vita ci regala!
Buoni gli asparagi al forno! Ho scoperto quanto mi piacciono solo questa stagione…annoto sara' una ricetta preziosa per la prossima primavera! Un abbraccio!
andreea manoliu says
Buonissimi con le mandorle,… che profumino !!
Francesca says
Gioia…io vivo perennemente in questo limbo che va dalla paura di fare una cosa al desiderio di farla, passando per euforia e tristezza. Insomma…meno male che ci sono queste ricettine a consolarci <3
Virginia @ Zucchero e zenzero says
Io mi faccio domande di questo tipo di continuo e ti dirò di più: a volte ho paura anche delle mie domande, perchè so che se riesco a nascondermo dagli altri, da me stessa non posso farlo. So quando sbaglio, quando dovrei dare di più e anche quando dovrei darmi un calcio e buttarmi nella vita… Qualcuno mi dice sempre che se non giochi non vinci, ma spesso ho talmente paura di perdere che mi riesce difficile buttarmi.
Il crumble mi fa una gola che non hai idea e sicuramente si potrà usare anche su altre verdure, nel caso non si trovassero gli asparagi 🙂
Un abbraccio forte e buona giornata!
Erica Di Paolo says
Pensare di meno e fare di più 🙂 Sai quante volte me lo sono detto anche io? Poi, con il passare degli anni e con la trasformazione inevitabile che l'esperienza dà, un po' ci sono riuscita. Ed è bellissimo ^_^ Ma per arrivare a farlo consapevolmente, sono convinta che il passaggio alla fase in cui ti trovi sia fondamentale. Sei speciale anche per questo, mia dolce meraviglia.
Mi conquisti con questo piatto. Pienamente. Sai che sarebbe una proposta perfetta per il mio contest? Ahahahahahahahahahah
Un bacione nocciolina.
elenuccia says
Benvengano le domande. Io sono dell'idea che solo le persone superficiali non si facciano domande. Poi è vero che le domande non devono paralizzarci, prima o poi bisogna lanciarci. In piccolo vale anche per le ricette, io spesso mi chiedo ma sarà buono? poi mi lancio, spesso faccio delle schifezze ma ogni tanto anche qualcosa di commestibile
Agnese says
Oh, Peanut, mi hai ricordato un episodio recente che voglio raccontarti, così, per farti capire la mia totale immedesimazione empatica con le tue parole.
Invio il CV per una posizione fichissima in un posto fichissimo. Miracolosamente mi rispondono e mi fissano un colloquio. Arrivo, conosco la concorrenza: spietata, tutti più esperti e preparati di me, con maggiore esperienza etc etc.
Già ero terrorizzata prima, immagina dopo aver conosciuto “gli avversari”. Decido comunque di non darmela a gambe, sostengo il colloquio cercando di dare il meglio di me, saluto i selezionatori sapendo che non verrò richiamata.
E, infatti, nessuno si è più fatto vivo.
Risultato? Autostima scottata, ma anche la consapevolezza di essermi messa alla prova.
Insomma, penso che provarci sia sempre la scelta giusta. Sempre premunendosi di pomata cicatrizzante e bende 😉
Ottima idea il crumble, anche io li sfrutto spesso per rendere più sfiziose le verdure. Buona serata, bella :*
Peanut says
Ultimamente il movimento si è ridotto però, ahimè, a quello del cervellino e basta 😀 ma sto lavorando per rimettermi in moto anche fisicamente!;)
Sperando di riuscire anche a lasciarmi trasportare un po' di più, a costo di prendere una botta, credo non mi dispiacerebbe per una volta, abbandonare un po' di controllo…
Grazie Mari cara, un abbraccio a te
Peanut says
Erano proprio buoni, sì!;) grazie 🙂
Peanut says
Esatto,passo dall'esaltazione per la momentanea convinzione di riuscire a farcela alla realizzazione di quanto malsana e utopica l'idea fosse e il conseguente sconforto. Per questo dico, se anch'io nell'inattività si deve stare così, forse tanto vale provarci, almeno ci gettiamo nello sconforto per un motivo!;D
Un bacino Fra
Peanut says
Non saprei cos'altro aggiungere. Credo che a volte, conoscersi così bene possa essere il primo impedimento. Beata incoscienza! Eppure credo che il nostro non si altro che un lavoro un po' più lungo, ma i risultati, sudati, arriveranno..e sai che festeggiamenti:)
Sicuramente, il crumble è un passepartout! Un abbraccio a te Virgy!
Peanut says
Io infatti sono fermamente convinta che non rimarrò ferma, che tutto questo attento studio sul perchè faccio o non faccio qualcosa mi porterà, infine, all'azione. Voglio smettere di proteggermi dalle scottature evitando così anche di abbronzarmi, capisci che intendo..;)
Contest?! Me lo son perso! Vengo a cercaree
Peanut says
Con le ricette, Ele, mi vien molto più facile.. sarà che mangio praticamente tutto ed è difficile che qualcosa mi schifi proprio, sarà che ho fame di imparare e gli errori servono molto in questo. Anche se mi rendo costo che il discorso vale anche nella vita. Ma lì, non sei tu il solo giudice di te stesso. Se riuscissi il coniugare il farmi domande con il cercare le risposte coi fatti, sarei a cavallo! Ma sono sicura di non esserci poi così lontana..:)
Peanut says
Finalmente, aspettavo un commento così! Era proprio la risposta che cercavo. La pomata, quella c'è sempre. Anche se credo che arrivata a questo punto, probabilmente mi farei anche meno male di quanto non creda.
Brava tu per non esserti tirata indietro. Sono sicura che se non ti fossi buttata ti saresti pentita, ma che non possa dire la stessa cosa avendoci provato:)
Grazie Agnese, un bacino :*
Erica Di Paolo says
Eh, ho pensato al contest anche con la tua maionese di anacardi e spinaci (che ho riproposto nella mia versione….. e che presto assaggerai ^_^).
Sei grande Lu, non fermarti mai!!
la gelida anolina says
come ti capisco, io ad agire ci metto sempre vent'anni 😛 però anche se arrivano porte in faccia si può dire di averci provato…mi dicono tutti che la comfort zone è pericolosa ma non sempre si ha voglia di abbandonarla! insomma ecco sto facendo confusione…la smetto!
meglio soffermarsi sulla ricetta che è troppo carina ^_^
baci!!!!!!!
Peanut says
E' proprio questo lo spirito che vorrei riuscire a fare mio! Ero una da “meglio rimorsi che rimpianti”..beh, voglio invertire la rotta! E poi, non credo proprio ci sarebbe niente da rimpiangere, comunque vada!
Baci a te Anolina! :*