Che dire, se non altro ho trovato il modo di fermarmi.
Avrei preferito avere l’occasione di riposarmi per circostanze più felici che non fossero spalmarsi a terra cadendo rovinosamente dal motorino, ma siccome ho imparato a trarre sempre il lato positivo dalle situazioni, e dato che il mio povero Zippino è in condizioni letteralmente irreparabili e non posso far altro che pensare a delle attività che possano svolgersi entro le mura domestiche, quale migliore occasione per rimettersi in pari con i telefilm e provare alcune ricette da tempo in attesa?
A dir la verità, chiusa in casa da cinque giorni, comincio già ad aver bisogno nuovamente di sfrecciare su due ruote per le strade fiorentine e sentire l’arietta dicembrina che mi paralizza ogni singolo centimetro del viso (pensate, l’esser confinata in casa mi ha portato addirittura ad aver nostalgia del gelo invernale, benchè non si possa dire che in casa mia manchi), ma ancora i miei connotati da post incontro di pugilato non mi permettono di mostrarmi senza vergogna al pubblico, non senza un bel paio di occhiali da sole almeno.
Peccato perchè in realtà il periodo che precede il Natale è l’unico che salvo di tutta la stagione invernale, adoro passeggiare per le strade illuminate del centro circondata da addobbi festosi, osservando le grosse buste di acquisti cercando di indovinarne il contenuto, avvolta nel profumo di caldarroste mischiato agli spruzzi delle innumerevoli boccette testate in profumeria tanto da confonderle e non riuscire più ad attribuire la fragranza all’una o all’altra.
Ma sono sicura che non arriverò a dover rinunciare a tutto questo, e che quest’anno, che è un anno in cui ho un sentimento del Natale più spiccato rispetto allo scorso, riuscirò a godermi quei dettagli che diventano tanto importanti quando sai che potresti perderteli.
Nel frattempo spero di riuscire a collezionare qualche ricetta a cui poter ricorrere anche nei periodi in cui di dedicarmi alla cucina non c’è tempo nè voglia; intanto condivido questa vellutata fatta e fotografata un po’ di tempo fa, che aspettava solo il momento di essere mostrata in tutto il suo candore.
L’ho trovata davvero gustosa, cremosa come una besciamella, dal sapore fresco e di influenza scandinava dato dall’unione di finocchio e aneto, erbetta non molto comune da noi, che fino a poco fa non gradivo ma che ho scoperto invece di adorare da qualche tempo a questa parte.
- finocchi (peso già da lessati): 400 g
- latte di anacardi denso: 200 ml (comprato o autoprodotto utilizzando 150 g di anacardi e 500 ml di latte)
- farina di riso integrale (o finissima): 20 g
- olio d'oliva (facoltativo): un cucchiaio
- noce moscata: un pizzico
- aneto fresco: 2 ciuffi
- riso venere: 50 g
- anacardi al naturale: un pugnetto
- sale grigio integrale
- pepe di sichuan
- Per prima cosa pulite i finocchi, divideteli in quarti e metteteli a lessare. Scolateli e teneteli da parte. Cuocete nel frattempo anche il riso, bollendolo in acqua salata. Scolate e mettete da parte.
- Preparate il latte di anacardi come spiegato qui, quindi prelevarne un 1/4 in cui farete sciogliere bene la farina di riso. Mettete a bollire il restante latte in un pentolino, appena arriva a bollore aggiungete il latte con la farina e mescolate con la frusta finchè non si è addensato. Aggiungete anche l'olio se lo usate (io non l'ho messo perchè usando latte di anacardi la besciamella era sufficientemente grassa), una spolverata di noce moscata, aggiustate di sale e pepe e spengete il fuoco.
- Frullate a questo punto i finocchi lessati con un ciuffo di aneto e la besciamella. Sistemate sul fondo di una scodella il riso conservandone un cucchiaio, unite la vellutata e terminate decorando con un ciuffino di aneto, un po' di granella di anacardi, il cucchiaio di riso tenuto da parte e una bella
- macinata di pepe di sichuan.
Con questa ricetta partecipo al contest di Cucina Verde Dolce Salata Una Zuppa Scaldacuore
Ovviamente, come ogni venerdì, anche oggi è gluten-free!;)
Cami says
Lu riprenditi presto mi raccomando, ma magari prendi la caduta come un modo per fermarti, obbligatoriamente, e dedicarti appunto un po' più a te stessa e alle tue passioni, puoi comunque sempre uscire per gustarti il Natale con il tuo bel paio di occhiali da sole e chi se ne fotte se ti guardano strano, ognuno ha il suo perché 🙂
La vellutata è deliziosa, densa, corposa e sempre proprio così confortante e nutriente. Adoro i finocchi che ancora non ho assaggiato quest'anno e l'accoppiata con gli anacardi mi sembra molto interessante ^_^
Rimettiti in sesto in tanto e magari pubblicaci qualche ricettina in più va 😉
elenuccia says
Cavoli mi dispiace!! è sempre così, quando devi andare in giro come una trottola non vedi l'ora di potertene stare a casa, poi quando sei costretta a stare in casa non vedresti l'ora di uscire nella tormenta. Mi raccomando fai la brava e riprenditi per benino, vedrai che avrai tutto il tempo per goderti l'atmosfera Natalizia, in fondo manca ancora un bel po a Natale.
QUesta vellutata ha un aspetto davvero invitante, sembra cremosissima
Peanut says
Anche a me piacciono tanto i finocchi, cotti a volte sembrano abbastanza un cibo da ospedale invece con un po' di inventiva si può riuscire a trasformarli in qualcosa di un po' più appetitoso:D
Ma sì, infondo a me se mi guardano strano figurati quanto m'interessa;P
Un bacione e buon fine settimana Cami:)
Peanut says
Ah sì,ma infatti ormai lo so che è così, anche se onestamente tendo sempre a trovare il modo per non annoiarmi anche quando ho parecchio tempo libero da spendere per me!;D Solo che il motorino gioca un ruolo fondamentale in questo e così mi sento privato di una parte di libertà:(
Il fatto che ancora manchi un bel po' mi rassicura però;)
Grazie Elena, un abbraccio
MARI Z. says
Innanzi tutto ti auguro di guarire presto! L'occhio viola ti dona, ma stavi meglio prima… in tutti i sensi! e poi grazie per questa vera coccola! Deliziosa ed originale! Ti aspetto con altre bonta'! 🙂 un abbraccio!
letissia says
Carissima Lu, hai dato vita ad una vellutata buonissima, adoro i finocchi con la besciamella. Molto chic il modo in cui l'hai presentata! 🙂
Buon fine settimana, riprenditi presto, bacini.
Peanut says
Eh già, dici bene!:D qui è un affare lungo, ma stiamo facendo progressi ogni giorno di più!;)
Grazie Mari e un abbraccio a te!
Peanut says
A chi non piacciono i finocchi gratinati?:P in effetti si potebbe vedere come una variazione sul tema;D
Grazie e baci!
labalenavolante says
Peanut, mi spiace tanto per l'incidente!
Sei una grande a cogliere il lato positivo, e a trarne beneficio siamo anche noi, visto le creaturine che sforni!
L'aneto per me è una droga, tanto che quest'anno mi sono data all'autoproduzione massiccia in vaso, distribuendo anche semi ad amiche che coltivano <3 adoro per esempio aggiungerlo alle patate al forno! Nelle vellutate non ho mai provato, ma di certo abbinato al finocchio sarà la morte sua!
Un bacione
Peanut says
Sto chiedendo a mia mamma di procurarci un vasetto da un sacco, ma mi ha bellamente ignorato fin'ora!
Con le patate al forno non l'ho mai provato, ma considerato che vado matta per entrambi non potrà che essere un successo! *_*
Grazie Balenina, un bacione a te!
ValeVico says
Bontà infinita! Come va l'occhio da pugile? 🙂
baci
ValeVico says
Bontà infinita! Come va l'occhio da pugile? 🙂
baci