Oggi sarò estremamente breve, giacché mi ritroverei a dire per l’ennesima volta ciò che ormai da troppi post sto ripetendo, la situazione è sempre questa, ansia che si aggiunge all’ansia, sensazioni di precarietà e impotenza a non finire, pensieri e stress che si accumulano e la serenità d’animo che diventa sempre più un puntino lontano.
Oltre alla laurea in (non) progress mi sono messa contemporaneamente, dopo cinque anni in cui non me ne è interessato un piffero, a studiare anche per la patente, tanto per aggiungere qualche altro motivo di preoccupazione. Mi è rimasta (ancora!) qualche faccenda legal-burocratica da risolvere per questioni da ricondurre a mio padre e a volte ne ho così tante a cui pensare che mi sembra di andare in fumo. In tutto questo finisco per dimenticarmi qualsiasi piccola cosa, faccio fatica a dare un ordine agli impegni e alle priorità e a essere attenta e focalizzata sul momento. Alterno stati d’animo contrastanti con picchi di irritabilità e mi spiace non essere esattamente un pasticcino per chi mi circonda.
Spero che questo fine settimana, con un concerto che aspetto da tanto alle porte e persino una scappatina al Miveg domenica mi aiuti a staccare un po’ la testa e a svagarmi un po’.
La mancanza di coerenza e tranquillità si fa sentire anche nell’organizzazione dei miei pasti, a pranzo spesso non ho voglia di cucinare/mangiare e ricado su un frullato e una barretta, a volte (molto spesso) mi ritrovo a fare spuntini notturni giacché non vado mai a dormire prima delle una di notte, e talvolta può pure succedere che mi compaia qualche senso di colpa se mangio troppo, ma pure se mangio troppo poco. Insomma, sono un casino su tutti i fronti.
La cena, per fortuna, rimane abbastanza un punto saldo: la preparo con più calma e me la godo, quasi sempre dopo l’allenamento, in relax cercando di mettere da parte lo stress della giornata.
Ecco perchè almeno l’ultimo pasto della giornata voglio che sia ben combinato: non mancano le verdure e una fonte di proteine o carboidrati complessi, a seconda di cosa ho mangiato a pranzo (generalmente non li combino per evitare inutili fastidi digestivi, dato che l’accostamento allunga notevolmente i tempi di assimilazione).
Questa volta ho scelto i lupini, legume che, comparato a ceci o fagioli, ha un valore proteico più alto (sia in senso assoluto che in rapporto ai carboidrati). Considerati generalmente niente più che uno snack, difficilmente si pensa che come gli altri legumi possano prestarsi perfettamente alla preparazione di piatti come burger, salse eccetera.
Per questa ricetta sono partita dai lupini secchi, visto che ne avevo un pacco da parecchio tempo e sapendo il lungo lavoro che avrebbero richiesto avevo sempre aggirato e confinato infondo alla credenza. Mi sono decisa a prendere coraggio, cuocendoli tutti in un colpo e una volta pronti (quasi una settimana dopo!) tenendone sotto sale una parte e congelando l’altra così da avere sempre pronta una scorta. Per tutto il procedimento vi rimando a questo post a cui mi sono rivolta anch’io (anche se ho tenuto i lupini secchi ammollo per più di 12 ore, almeno due giorni).
Ad accompagnare queste cotolette, ingolosite dalla presenza di un “formaggio” a fette all’interno, uno dei contorni più confortanti (secondo forse solo al purè di patate o alle patate arrosto) che ci sia: la zucca al forno.
Se utilizzerete lupini già cotti vi consiglio ovviamente di tenerli ammollo in acqua non salata per un po’ e poi risciacquarli abbondantemente.
Cotolette di lupino e zucca al forno e maionese allo yogurt
lupini cotti e sbucciati: 350 g
lievito alimentare in scaglie: 2 cucchiai
aglio in polvere: 1 cucchiaino
paprika dolce in polvere: 1 cucchiaino
yogurt di soia: 3 cucchiai
proteine di lupino germogliato (facoltativo): 2 cucchiai
formaggio vegetale a fette (facoltativo): io ho usato questo
farina di lupino (o ceci): circa 70 g (45 + 25)
acqua: 150 g
sale qb
fiocchi d’avena: 40 g
pangrattato senza glutine: 40 g
olio di cocco: 1 cc
pepe affumicato qb
yogurt di soia: 2 cucchiai
senape: 1/2 cucchiaino
succo di limone qb
aceto di mele qb
* le dosi del contorno e della salsa sono da riferirsi per una – massimo due persone
Per preparare le cotolette frullare nel robot i lupini assieme agli altri ingredienti fino a ottenere un composto liscio ma abbastanza sodo da essere modellabile. Assaggiate e eventualmente aggiungete sale. Sistemate in una ciotola 25 g di farina di lupini, in un’altra il restante quantitativo di farina di lupini assieme all’acqua per creare una pastella, nell’ultima il pangrattato assieme ai fiocchi d’avena tritati. Formare dall’impasto 5 palline, da dividere in due ciascuna. Appiattite una “semipallina”, dandogli la forma schiacciata di una cotoletta, sistemate sopra mezza sottiletta – o una tagliata in due metà sovrapposte- e coprite con l’altrà metà di impasto schiacciata. Chiudete i bordi e passatela da entrambi i lati nella farina di lupino, poi nella pastella leggermente salata e infine nel pangrattato. Procedete così fino a esaurimento degli ingredienti (tenete a portata di mano la farina e il pangrattato perchè le dosi non sono precisissime e potrebbero variare) e sistematele su una teglia ricoperta di carta forno spennellata con olio di cocco. Cuocete fino a duratura, circa venti minuti, girando a metà dall’altro lato.
Tagliate la zucca in fette non troppo sottili, sistematela in una ciotola e amalgamatela bene con tutti gli ingredienti per in condimento. Cuocete a 200° per circa mezz’ora.
Mescolate insieme allo yogurt il tahin, la senape e il succo del limone e l’aceto fino a ottenere un sapore che ricorda la maionese (vado sempre ad “assaggio” in questo caso, quindi fate affidamento sul vostro senso del gusto!).
Quando le cotolette sono cotte servite con la zucca e la maionese di yogurt come accompagnamento.
consuelo tognetti says
Nocciolina, è da un po' che la zietta non viene a trovarti e mi dispiace sentirti così in uno stato precario 🙁 spero con tutto il cuore che questo we ti aiuti a ricaricare le pile ed affrontare tutti gli esami con la giusta carica ^_^ sai che faccio il tifo x te sempre e cmq ^_^
Golosissima questa cena, prendo spunto 🙂
andreea manoliu says
Ma che cotolette interessante, immagino siano molto buone. In ciò che riguarda la tua ansia, ti auguro che tu possa passare oltre. Sicuramente sei molto più giovane di me e se ti devo consolare, io ho preso la patente a 40 anni ed ero in una situazione non molto bella, mio marito era in infortunio, aveva fratturato un braccio sul lavoro e comunque c'è l'ho fatta. Non nego che avevo perso 9 Kg in quel periodo, ma alla fine l'impegno è appagato. Stai tranquilla, c'è la farai, io ti lo auguro con tutto il cuore, sia per gli esami che per la patente. Un abbraccio e auguroni ancora !
Sonia Cerca says
Come ti ho già detto un'altra volta, anche io mi sento come te. Continuo a ripetermi che andrà meglio, ma comincio a perdere fiducia. Queste cotolette sembrano proprio buone, mi salvo subito la ricetta.
Marta e Mimma says
Ciao piccolina! Queste cotolette hanno un aspetto molto invitante! Confesso che i lupini non li abbiamo mai cucinati ne mangiati…dobbiamo assolutamente comare questa lacuna 🙂
Ti facciamo tantissimi in bocca al lupo per i tuoi esami!
Peanut says
Passerà! Si tratta di stringere i denti ancora per un poco e poi il senso di liberazione sarà meraviglioso, me lo sto già pregustando..;)
Grazie Zietta cara, un bacione
Peanut says
La tua testimonianza mi dà speranza! 🙂 Grazie davvero, e speriamo di perdere anche qualche chilo già che ci siamo allora!:D
Un abbraccio a te!
Peanut says
Io credo che proprio in questi periodi dobbiamo tirare fuori la grinta, solo noi possiamo cambiare le cose con il nostro atteggiamento..non dobbiamo permettere che il dubbio e la sconsolatezza arrestino il nostro percorso ancora prima di dire “ci ho provato”! Con la teoria siamo bravi tutti, ma dopo una discreta quantità di tempo persa a compiangermi e lamentarmi di solito..reagisco! Spero sarà così anche per te.
Un abbraccio cara, a presto 🙂
Peanut says
Ma dai, davvero? io li mangio fin da bambina perchè alla fiere sono sempre presenti accanto a caramelle e croccanti di frutta secca, ma appunto è solo da pochissimo che ho cominciato a impiegarli per quello che sono veramente, una fonte preziosissima di proteine vegetali!
Sono sicura che vi piaceranno!
Grazie e viva il lupo! <3
Anonimo says
Cara Peanut, mi dispiace moltissimo leggere del tuo malessere… purtroppo ti capisco perfettamente! Vivo una situazione di precariato lavorativo e quindi economico che mi rendono agitata ed ansiosa. Capisco bene la sensazione di mancanza di appetito. Spero davvero che possa finire tutto il più presto possibile. Intanto grazie per questa ricetta! Io non ho mai cucinato i lupini ma se dovessi trovarli so che la prima cosa da fare sono queste cotolette! 🙂
Green Rebi