Stavolta dovrei essere tornata definitivamente. Almeno, il computer, finalmente riparato, lo è.
Si era verificato un problema piuttosto raro pertanto noi “profani” non eravamo inizialmente riusciti ad identificarlo, attribuendo la colpa di tutto a un hard disk fulminato, procedendo quindi con l’immediato rimpiazzo senza però che il problema venisse affatto risolto. Poi abbiamo scoperto che anche l’hard disk in effetti non era messo poi così bene quindi fortunatamente la spesa non è stata del tutto superflua e inutile.
Mi fermerei con le chiacchiere informatiche perchè ci capisco poco e nulla, ma lasciatemi dire quanto sia sollevata che non abbia dovuto ricomprarlo o spendere cifre esorbitanti, e che sia riuscita a salvare tutto prima che smettesse proprio di riaccendersi, per una volta nella vita avrei potuto essere persino più sfigata di così.
Vero è che quasi un mese senza pubblicare niente, considerando che avevo un po’ di cosine in archivio, mi è pesato abbastanza, quindi probabilmente accelererò i ritmi di pubblicazione un po’ più del solito, soprattutto perchè siamo a fine mese e non posso assolutamente farvi mancare i preferiti di Maggio che so che tutti fremete di leggere;P
Dal titolo del post sicuramente avrete già notato una cosa insolita, la presenza del miele, che, anche se probabilmente non ho mai avuto occasione di parlarne apertamente effettivamente non utilizzo mai (se non quel paio di volte l’anno in cui mi prendo il mal di gola). Quando mi capita non uso altro che quello che già ho in casa, ovvero un miele che mia mamma acquista da piccoli produttori locali a un mercatino biologico che si tiene ogni mese in centro a Firenze, non compro prodotti industriali che lo contengono nè tantomeno quello dei supermercati. Ma non l’ho bandito completamente, questo semplicemente perchè i prodotti apistici sono presenti in molti rimedi naturali e ho deciso che all’occorrenza preferisco utilizzare quelli piuttosto che ricorrere a farmaci e sono convinta che piccoli apicoltori che si occupano con cura dei loro alveari possano cosituire un sostegno (almeno momentaneo) al problema della moria delle api, causato dall’utilizzo intensivo di pesticidi e dall’inquinamento dell’aria.
Il territorio greco (al di fuori della metropoli di Atene ovviamente) fornisce un terreno perfettamente idoneo alla realizzazione di un miele che per quanto mi riguarda può definirsi rispettoso dei requisiti che citavo prima: il clima è adatto alla sua produzione senza “forzature”, l’inquinamento è pressochè inesistente e la presenza di erbe aromatiche spontanee (che quindi non necessitano di nessuna sostanza chimica) è molto alta. Ho quindi accettato di buon grado di assaggiare uno dei tipi di miele presenti su Greek Flavours , che ho potuto scegliere personalmente, e da amante delle nocciole quale sono, con questo è stato amore a prima vista. Le nocciole utilizzate per questo miele provengono da Olimpia e crescono spontanee senza bisogno di fertilizzanti, mentre il miele viene prodotto nel Peloponneso in un’area in cui le api vengono lasciate libere di spostarsi autonomamente.
E vi dirò di più, mi piace anche l’idea di poter supportare l’economia di un paese meraviglioso che produce alimenti di enorme qualità. Quindi vi consiglio di farvi un giro su questo sito che oltre al miele ha numerose eccellenze del territorio come olio di oliva, olive, spezie ed erbe aromatiche (quest’estate a Santorini ho acquistato l’origano dal profumo più intenso che abbia mai sentito in vita mia, roba che i nostri barattolini non si avvicinano neanche).
Ho pensato un po’ (ma neanche troppo) a come impiegare questo miele, se in una ricetta dolce o un salata, per poi propendere per la seconda opzione: mi piacciono i sapori agrodolci e utilizzavo già spesso sciroppo d’acero per marinate e dressing, quindi mi è sembrata l’idea migliore (e meno scontata). Per contrastare la dolcezza della salsina ho trovato perfetto il sapore amarognolo degli asparagi e la “terrosità” della segale (che probabilmente in italiano non vuol dire niente ma se avete accettato petaloso con un po’ di immaginazione si può capire cosa intendo no?).
Insalata di segale con asparagi arrostiti e dressing di miele alla nocciola
(per 2 porzioni)
segale, peso da cruda: 120g
asparagi, puliti: 250 g
ceci, già cotti e scolati: 200g
nocciole tostate e pelate: 1 manciata (20 g circa)
sale, pepe
olio evo
per il dressing:
miele con pasta di nocciole: 3 cucchiai
aceto balsamico: 2 cucchiaini
succo di limone: 2 cucchiai
salsa di lenticchie (o salsa tamari): 1 cc
Ammollare la segale per 8 ore, dopodichè risciacquare e cuocere per mezz’ora dal bollore. Scolare e tenere da parte. Accendere il forno a 200°, rivestire una placca di carta forno e adagiarvi gli asparagi, conditi con un filo d’olio di oliva, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Cuocere girando gli asparagi di tanto in tanto per circa venti minuti, finchè non saranno morbidi. Tagliarli in due o tre parti, quindi unirli alla segale e ai ceci. Scaldate leggermente il miele in un pentolino a fuoco basso finchè non si sarà sciolto, quindi mescolarlo a tutti gli altri ingredienti del dressing. Dividete in due piatti e servire accompagnando con il dressing a parte.
- rye, dry: 120 g
- chickpea, cooked and drained: 200g
- raw asparagus: 250 g
- hazelnuts: a handful
- salt, pepper to taste
- olive oil (or coconut oil)
- greek honey with hazelnut paste: 3 tbsp
- balsamic vinegar: 2 tsp
- lemon juice: 2 tbsp
- lentil sauce (or tamari sauce): 1 tsp (or according to your taste)
- First soak the rye for at least 8 hrs or overnight. Then cook the rye in salted water for 30 minutes from the boiling. Drain and keep aside. Bring the oven to 200°C, remove the final part of the asparagus (at the point where it starts to break on its own bending it) and place them on a baking sheet, toss them with a little olive oil and a pinch of salt and pepper, then cook them until tender about 20 minutes).
- When cooked, cut them in two or three and combine in a large bowl with the rye and the chickpeas.
- For the dressing melt the honey in a saucepan on a low heat, then simply mix it with the other dressing ingredients.
- Divide the salad in two plates and serve with the dressing on a side, so that each one can pour over it the desidered amount.
Mila says
Non riesco ad immaginare il gusto di questo condimento, ma vorrei provarlo!!!
Peanut says
Io utilizzo spesso burri di frutta secca nel salato (a dir la verità li uso dappertutto!:D) e trovo che l’insieme nocciole-asparagi-ceci con un miele che non è affatto stucchevole (grazie proprio all’amarognolo dato dalla tostatura delle nocciole) fosse azzeccato, se proverai fammi sapere!:)
Luigi says
Ero un fan accanitissimo dei ceci. Poi, una notte, ho mangiato un’intera confezione di crema di ceci e stavo per morire, ancora ricordo che in tv si parlava di street food e io mi rotolavo.
Però, piano piano, ho riacquistato fiducia, spero anche passione, per questo alimento e li ho rimangiati. Preparati così potrebbero andare bene, invece per la cream penso non ci sia più niente da fare.
Peanut says
Ma che è la crema di ceci Luì, l’hummus?? Vabbè quanto sarà stata mai grande sta confezione! XD Anch’io mi abbuffo regolarmente di hummus ma non ho mai avuto problemi per adesso:D
Luigi says
Eh, l’hummus! Solo che questo nome mi fa pensare di mangiare la terra!
Era nel reparto vegano ( tu lo sai che mi ci sono buttato!), mi sembra fosse do una marca di nome BIO o simile.
La confezione era piccola, mi ha ucciso per altri motivi, non per la quantità. Della stessa marca c’è anche la crema di peperoni, ma quella posso ancora mangiarla.
Peanut says
Cioè te sei magnato pure la confezione?? O.O
Luigi says
Potrebbe essere il motivo per cui mi ha fatto male.
patalice says
recentemente ho iniziato a mescolare cereali e frutta secca, con l’intento di rendere i grassi nei miei piatti più adatti alla mia alimentazione da sportiva
la tua ricetta, quindi, capita proprio a fagiolo, e la rubo certissimamente
Peanut says
Esattamente, sia dal punto di vista del sapore che da quello nutrizionale secondo me il piatto ne guadagna!;D
Ruba pure!
Marta | Naturalmente Buono says
ciao tesoro! <3 mi trovi completamente d'accordo su tutto: per un anno ho cercato di non consumare totalmente miele perché non ero certa su quale posizione prendere, ma un po' di tempo fa ho iniziato a reintrodurre prodotti delle api in piccole dosi per curarmi naturalmente anche io (la propoli su di me fa miracoli e quando questo inverno, tornata da Milano, mi sono trovata senza voce, l'unica cosa che riusciva a dare un po' di sollievo alla mia povera gola era, appunto, un cucchiaino di miele..) ma sempre e comunque molto responsabilmente: prendo quello biologico di un piccolo produttore locale che cura davvero le sue api. Chiaramente vade retro ai mieli industriali e super processati che mai mi sognerei di comprare!
Questa insalata è pazzesca (amo tutto ciò che è asparagi), immagino già il contrasto dolce del miele con il gusto forte e robusto della segale… niente, io ti amo!
Peanut says
Anche io per anni non l’ho consumato e prima di prendere una decisione ho pensato tanto e cercato di ascoltare pareri da entrambi i fronti, poi alla fine mi sono detta che non comprando miele da supermercato (anzi ripeto che per ora io non lo compro proprio) in ogni caso non andavo a finanziare nessuna realtà brutale e basata esclusivamente sul profitto…poi quando me ne andrò e non avrò più miele in casa vedrò come comportarmi, per ora credo che dieci cucchiaini l’anno siano da non colpevolizzare:)
..Ecco, gusto robusto forse era più italiano!:D
Love you too <3
Francesca says
Sorellina… mancavi, allora sono venuta a sbirciare… 🙂 Senza aspettarmelo, a sorpresa, mi hai nominato la Grecia… e tra un mese ci sonooooooo, ci vadooooo! Ecco, l’entusiasmo è uscito da solo, ahaha! Venendo al miele, io lo mangio da sempre sempre sempre… ogni mattina, nel tè, è un rito, un compagno del risveglio, guai a non averlo! E idem per la tisana della buonanotte in inverno, mentre in estate spesso lo metto anche nel gelato!
Gli asparagi arrostiti mai provati… però sarai fiera di me, li ho affettati con mandolina e mangiati crudi crudi! 😀
Peanut says
E’ bellissima, come hai visto l’anno scorso io ho fatto Ios- santorini, non so dove andrai tu ma sono sicura che troverai la magia in qualsiasi posto avrai scelto. L’aria che si respira, la pace.. io credo che sia quasi capace di proprietà curative. A questo punto mi spiace solo non aver assaggiato il miele in loco!
Ti auguro una vacanza stupenda, e non vedo l’ora di vedere tutto quel bianco e blu da te! <3