Oggi in molte città d’Italia si ritorna sui banchi di scuola e io da (ex) brava studiosa quest’anno, invece di riaprire libri e quaderni, riapro i battenti di questo spazio ormai lasciato troppo a se stesso. Con la sensazione di aver disimparato, di aver perso un po’ la mano, come quando riprendi un’attività dopo averla lasciata in sospeso per molto tempo. Anche se ho scritto un paio di post dopo le vacanze, non ho mai ripreso veramente il via e ho seriamente dubitato che valesse la pena provarci.
A dir la verità, durante tutto il periodo delle superiori i primi giorni di scuola ero sempre impaziente di ricominciare a studiare, avevo penne di tutti colori ed evidenziatori appena comprati da rinnovare, l’odore di nuovo da annusare nei libri, e i classici buoni propositi che almeno fino alla fine della prima settimana m’impegnavo di rispettare. Questa volta invece riparto con un po’ di fatica, con una ruga metaforica in più a segnare il mio volto, o meglio, uno spazietto in più nel mio cuore per una creaturina che da adesso in poi mi sarà vicina solo attraverso il suo ricordo, dopo aver passato assieme a me quasi tredici anni di vita.
Riabituarsi dopo grandi cambiamenti può non essere subito facile. E’ strano avere ancora l’impressione di vederla arrotolata in corridoio prima di accendere la luce, aprire la porta quando torno a casa e vedere uscire solo Willy.
Sarà strano non dover più sedere su un banco, che ciò che si suppone io debba fare non sarà più studiare ma lavorare. Non è facile accettare che questa fase della mia vita si sia definitivamente conclusa (almeno per ora) e come ad ogni bivio in cui sai cosa lasci ma non cosa trovi si fa inevitabilmente sentire la nostalgia del periodo di cui, per quanto lo trovassi stressante all’epoca, adesso cominci solo a ricordare le chiacchiere coi compagni di banco, delle scritte e gli scarabocchi sul diario, degli scleri a bordo di una pagina indecifrabile, il caffè delle macchinette (sì, sono rimasta al liceo, ma che ci volete fà, ve l’ho detto che gli anni dell’università sono stati i più buttati via della mia vita). Avrei potuto scegliere di protrarre la “certezza” e rimandare il momento in cui avrei dovuto affrontare questo salto nel vuoto, passando altri due improduttivissimi anni seduta a una scrivania a sottolineare senza neppure leggere, ma avrei comunque dovuto farlo. E per una volta ho scelto di non rimandare.
La vita non aspetta.
Anzi. Ti mette costantemente difronte a decisioni che non vorresti mai dover prendere e a situazioni che che non vorresti mai dover affrontare, almeno non da sola, ma che volente e nolente, tra le lacrime e il cuore ridotto in macerie sei costretto a fronteggiare.
Un’altra delle tante sfide che per forza ti fa crescere, anche se per tutta risposta cominci a cercare tutti i modi possibili immaginabili per sentirti ragazzina ancora un altro po’. Sfuggire alla mia età anagrafica è l’unica cosa che mi fa sentire di avere un qualche tipo di controllo sugli eventi che ti colpiscono e ti travolgono senza chiederti il permesso.
Così come non posso controllare il fatto che al mattino mi capita di non svegliarmi più unicamente con quella voglia di frutta, preferibilmente acquosa, come mi succedeva fino a poche settimane fa.
O di avere voglia di sgranocchiare qualcosa il pomeriggio piuttosto che cercare sollievo dalla calura in una pesca appena tirata fuori dal frigo. Cerco di mantenere il crudo fino alla sera finchè riesco (leggi: finchè in giro non troverò ormai solo mele) ma a volte c’è bisogno di qualche compromesso per ovviare al fatto che i rimasugli di frutta estiva che si trovano in questo periodo possano non essere più saporiti come un mese fa.
Ecco che allora sono riuscita a sperimentare finalmente questa benedetta granola crudista che dall’anno scorso corteggiavo, ma non avevo ancora avuto voglia di mettermi a fare. Come è successo con altre preparazioni, come il cheesecake o il sushi, mi ritrovo a realizzare prima la variante crudista di quella vegana:D
Ho unito sapori che per me si sposano molto bene insieme, ma siete liberissimi di attuare delle variazioni in base ai vostri gusti o disponibilità. Questa granola sta benissimo sui frullati al cucchiaio, sul gelato di banana, oltre ovviamente che tuffata in un bel latte di mandorle o sgranocchiata così com’è;)
Granola crudista con sesamo,cocco e bacche di goji
grano saraceno: 150 g
cocco (meglio se in scaglie): 50 g
mandorle: 80 g
semi di sesamo: 30 g
bacche di goji: 30g
pasta di datteri: 150 g (come spiegato qui, vi serviranno circa 100 g di datteri)
vaniglia: 1/4 di cucchiaino
olio di cocco: 2 cucchiai
Ammollate per prima cosa il grano saraceno per un paio d’ore, dopodiche risciacquatelo e mettetelo a germogliare per almeno una giornata, sciacquandolo ancora due o tre volte. Fatelo asciugare bene in un panno. Ammollate anche le mandorle per almeno 4 ore per attivarle e eliminare facilmente la pellicina. Mescolare tutti gli ingredienti alla pasta di datteri, che potreste dover allungare con un altro po’ di acqua per riuscire a comprendere bene tutti gli ingredienti, dopo avervi sciolto la vaniglia.
Stendete tutto in essiccatore e essiccare a 42° per 5-6 ore. Conservate in un contenitore con chiusura ermetica in frigorifero.
Qui l’ho sbriciolata su un frullato di mango e datteri *__*
Con questa ricetta partecipo al contest “Il buongiorno si vede dal mattino” dell’amica Francesca de La tana del riccio
Cami says
Impressioni di settembre… Mi piace!
Il vuoto che lascia un animale è qualcosa che non si può descrivere con le parole, è qualcosa che nessuno riempie e che niente può alleviare. :'(
Riguardo il tuo futuro e il tuo nuovo percorso, che ora ti attende, guarda avanti e non avere paura, anche perché ogni nuova esperienza, differente da tutto quello che è stato e che può sembrare stravolgente, è qualcosa di nuovo e di entusiasmante.
Inevitabilmente si cresce e nella crescita si fanno i conti anche con questi aspetti della vita nuovi. E' normale che tu abbia paura o che comunque senta la nostalgia di quello che è stato e che ora potrebbe anche, a tratti, mancarti.
Sono sicura che avrai ancora tanto da raccontarci e chissà quante nuove emozioni ed “impressioni” avrai da scrivere a riguardo 😀
Ps. La granola è deliziosa!!!! Croccantina con una bella mousse di frutta *___*
Buonaaa, il grano saraceno nel mix mi stuzzica 😀
Francesca says
Posso solo abbracciarti forte, Lucry….e rubarti un po' di questa granola…Ps non se ne è andato: è su, nel paradiso degli animali, e ti guarda <3
Laura Failla says
Granola super!!! 🙂 Non ho ancora l'esiccatore aimè, in alternativa il forno va bene? Basta mantenere i gradi sotto i 40?
I nostri piccoli amici rimarranno sempre nel nostro cuore, si fa tanta fatica, ma devi pensarci sorridendo..questa è la forza giusta!!! ^^ Ognuno di loro è speciale e ci saranno per sempre grati! A presto!
Verde Vergara says
La perdita di un animale che ti è stato compagno,nella crescita,nei momeenti di sconforto o di esaltazione è qualcosa che ognuno di noi conosce e vive in modo personale e privato.Io personalmente ho cercato il mio Oscar per mesi,vedendolo non più con occhi fisici ma con quelli del cuore. La morte in generale strazia e lacera. Ma è la cicatrice che ti si forma nel cuore stesso a rammentarti sempre,giorno dopo giorno, quanto la vita vada vissuta intensamente ogni attimo con ogni affetto che ti accompagna lungo la via in quel giorno stesso. la morte di oscar per me è stata rinascita,consapevolezza. E' solo grazie a lui che ho iniziato ad aprire gli occhi dell'anima,a buttarmi nelle mie passioni. E' proprio grazie al rinnovamento che Lui ha avviato con la sua dipartita che io ora mi ritrovo con nuove sincere amicizie-sorellanze, con una pseudoattività in cui sfogare il mio lato creativo soffocato per decenni ed addirittura con un nuovo amore appena nato. Sei ad un tornante del tuo cammino. gira e vai. Non potrà che essere un successo tutto ciò che farai,visto che Persona sei e stai diventando.
Ovviamente la granola è da sballo!!!
Manuela Menini says
Lù, mi dispiace tanto per la tua cagnolona! Come ti ho scritto anche su fb, ti capisco perché ci sono passata anch'io e ora i ricordi davvero non hanno prezzo 🙂 Ti capisco anche per il blog, anch'io mi sento un po' arrugginita… però arriva l'autunno e non mi dispiace, quindi spero di ricaricarmi 🙂 Questa granola è interessantissima… in pratica è un mix di cose che ancora non ho provato: far germogliare qualcosa, fare una granola in generale, farla per di più crudista! Deve essere stata un'ottima colazione 🙂 :-*
andreea manoliu says
Non credo che è una buona idea lasciare questo spazio alla quale hai messo il cuore nel arrivare fino qui. Sicuramente questi momenti passeranno e sicuramente prenderai la mano piano piano e vedrai che soddisfazione avrai. Mi piace questa miscela è ottima per fare una colazione in tutta la salute !
xcesca says
ma.. io ti avevo scritto! chissà dov'è finito il mio commento.. vabbeh..
I nostri amici a quattro zampe lasciano un'impronta indelebile nel nostro cuore, e ci faranno per sempre vedere le cose in maniera diversa, più profonda. A me capita che i ricordi della mia Kathy tornino vividi e forti anche quando meno me lo aspetto. Ti abbraccio forte.
Questa granola è una meraviglia, ti andrebbe di partecipare con questa ricetta al mio contest colazionoso? Sarebbe un contributo bellissimo!
https://latanadelriccio.wordpress.com/2015/08/27/contest-il-buongiorno-si-vede-dal-mattino-e-colazione-coccola-per-il-quarto-compleanno-della-tana/
Sara e Laura-PancettaBistrot says
Anche noi abbiamo faticato un pochino questa volta a riprenderci dalla pausa estiva e a tornare al blog…. che ricordi il primo giorno di scuola di un nuovo anno scolastico, il diario nuovo immacolato da riempire di scritte e colori, la scelta del compagno di banco e tutta l'estate da raccontarsi…
mi dispiace moltissimo per la tua grave perdita, io ho per la prima volta un cagnolino da 3 anni e non saprei stare senza, sarebbe un vuoto incolmabile 🙁 Ti abbraccio forte!!
Che bella la tua granola colorata e croccante, perfetta per questi ultimi giorni di calda estate…
L.
Peanut says
La nostalgia deriva sicuramente anche dal fatto che ho concluso una cosa ma non ne ho ancora cominciata un'altra, e questo sicuramente porta a rimpiangere i bei tempi andati…non mi resta che trovare qualcosa in cui buttarmi che mi entusiasmi!;)
Spero anch'io che avrò qualcosa di cui raccontare:)
Grazie Cami, un bacione
Peanut says
Grazie Fra, gli abbracci non sono mai troppi..:(
:*
Peanut says
Certo che si può in forno, Laura! Ti consiglio di prenderlo un essiccatorino modesto (anche il mio l'ho pagato poco), giusto per una questione di minor consumo energetico!;)
Grazie per le belle parole, a presto:)
Peanut says
Io ho anche pensato di comprarmelo comunque, un diario 😀
Grazie per esser passate per un saluto:) a presto!
Peanut says
Assolutissimamente! Mi farebbe super piacere! Vengo subito a leggee cosa devo fare per partecipare:)
Grazie Francesca <3
Peanut says
Spero di ritrovare la stessa motivazione di un tempo, però, o continuerei per inerzia e non sarebbe giusto per me..sono sicura che sia solo un momento, sì:)
Grazie cara , un abbraccio
Peanut says
A me paradossalmente scoccia l'arrivo dell'autunno ma sono speranzosa allo stesso tempo che gli ingredienti tipici della stagione mi ridaranno un po' di ispirazione, visto che molti dovrò per forza cucinarli per poterli mangiare:D
Dai, allora è la buona occasione per prendere tre piccioni con una fava! ;P
Patalice says
mi manca moltissimo la scuola…
sinceramente non mi faccio mai lambire dalla cucina crudista, ma la granarola mi piace tanto
letissia says
Sei così… intensa 🙂 Datti da fare, Lu, il tuo felice futuro ti sta aspettando!!!
La granola è fantastica, non c'è neanche bisogno di dirlo…
Ti invio un mondo di baci, a presto.
Peanut says
Mi ero persa questo commento, so so sorry.
Ero già dovuta arrivare a questa conclusione, purtroppo,la morte è uno dei tanti insegnamenti della vita, che dovrebbe restare a coloro che la persona cara lascia indietro. O che insomma, nel dolore, dovremmo essere pronti a ricevere. Non sempre è facile, io l'ho fatto ma ciò non vuol dire che si sia diventati esenti dal soffrirne.
Grazie tesoro, sono contenta, tra le tante perdite, di avere trovato anche presenze preziose <3
Peanut says
Beh, ma in come tutte le cucine, ci sono le cose buone e quelle meno buone. Questa è buona, a prescindere dal fatto che sia crudista!;)
Grazie!
Peanut says
Letissia sei la mia commentatrice preferita!
xcesca says
Grazie!!! <3
Siii, dai! Sarebbe un onore avere anche una ricettina salata da parte tua!
Intanto grazie mille per questa chicca.. non ho mai provato la granola crudista, urge andare a rubare l'essiccatore alla mamma 😉
Daria says
Mi spiace moltissimo per il tuo “cucciolo”…
Adoro questa granola, appena ricompro il grano saraceno la provo!
simona says
Eh si…la vita non è facile da affrontare, qualche volta anch'io vorrei tanto scappare da tutto, e non credo proprio di avere la tua età, il che rende tutto molto più grave 😉 Comunque, io tra i banchi di scuola ci sono tornata un'altra volta. Quest'anno mi diplomo alla scuola alberghiera Ahahah, mi fa ridere dirlo, ma devo rifare l'esame di maturità !!! dopo la laurea presa cent'anni fa mi mancava un altro diploma, ma le passioni ci mantengono vivi e ci fanno restare a galla;) Non contenta sabato ho il mio primo corso di cucina crudista 🙂 e così si aprirà un altro capitolo della vita…staremo a vedere. La tua granola dev'essere buonissima! La proverò senz'altro…anche se adesso col freddo che fa faccio più fatica a mangiare le cose crude, ma l'estate tornerà, quindi meglio farsi trovare preparate 🙂 Mi dispiace molto per il tuo Willy….conosco il dolore quando si perde qualcuno di importante… 🙁 Un abbraccio forte
Francesca P. says
Da te non posso passare di fretta. Mi devo sedere con calma, leggerti bene… e “sentirti” bene.
Gli occhi si fermano su varie frasi. “La vita non aspetta” può essere il titolo di un libro, o di un film. Semplice, diretto, chiaro. Reale. Avere questa consapevolezza è molto importante… perchè solo quando realizzi che è così, che i treni passano e non tornano quasi mai indietro, riesci pienamente a stringere il valore degli attimi, degli eventi, delle cose che capitano, belle e brutte, allegre e dolorose…
I cambiamenti anche, allo stesso modo, non aspettano. Cioè a volte noi li facciamo aspettare, ci proviamo. Ma loro vincono, non puoi domarli o azzittirli. E ogni nuova stagione mi ripeto questo: cambiare si può o si deve. Con tutto ciò che comporta. Anche paura (di non farcela), fatica di assestamento, indecisioni, dubbi. Ma è una nuova strada. E come tutte le nuove strade, speri esca il sole, che ci siano buone colazioni tutte le mattine e che il cocco non manchi mai… 🙂
Mimma e Marta says
te l'ho mai detto, che sei spettacolare? Davvero, il giorno in cui ti vedrò penso che ti abbraccerò così forte da non lasciarti più respirare! Mi dispiace tantissimo per la tua cagnolona, ho un gattino da 3 anni e se dovesse scomparire da un giorno all'altro mi sentirei persa e forse io non posso capire benissimo, perché 13 anni sono davvero tanto tempo, ma so di cosa parli perché mia mamma ha vissuto lo stesso con il suo pastore maremmano…
Iniziare di nuovo e per l'ultima (!) volta la scuola è stato difficile, non lo nascondo. Non so come mi sentirò poi, non so se ne avrò nostalgia o se riuscirò a trovare qualcosa che mi appassioni così tanto da farmi dimenticare quelli che tutti affermano essere giorni spensierati, quelli che dovrebbero essere i migliori della mia vita (ma che in realtà non lo sono stati affatto…). Io credo nel “the best is yet to come” per me e per te.
La granola crudista è meravigliosa, mi ricorda vagamente (se non fosse che la tua è una vera e propria granola e il mio più un muesli) la “crunola” che preparai l'anno scorso e che giusto adesso ho nell'essiccatore per la colazione di domani 🙂 devo procurarmi presto dei grossi grassi datteri perché voglio provare assolutamente la tua granola!
ti abbraccio stretto,
tua Marta
Peanut says
Grazie Daria, a me è piaciuta molto, fammi sapere se la proverai!:)
Peanut says
Grazie Simona, Willy però è quello che è rimasto con noi, anche se è rimasto senza la sua amica quindi non è stato facile neanche per lui..:(
Sono molto curiosa di vedere come metterai a frutto gli insegnamenti ricevuti al corso, ti tengo d'occhio!;D
un abbraccio a te
Peanut says
Diciamo che mi sono buttata su un treno in corsa per paura di perderlo, lasciando però quel sentiero che stavo percorrendo ormai da tre anni, anche se ultimamente con fatica e non senza piccoli assestamenti.. io ho cominciato a vivere gli Attimi senza ansie o troppe domnande..ma avrei bisogno di una qualche conferma che non ho fatto qualcosa di completamente sbagliato. E certe risposte non te le dà nessuno..devi sentirle tu. Ma è una di quelle situazioni in cui ragione e sentimento parlano lingue diverse. Avrò fatto bene ad ascoltare la lingua del cuore??
Possiamo consolarci del fatto che il cocco, quello è sempre una conferma;-)
Peanut says
Infatti non l'avrei mai immaginato nemmeno io, che sarei arrivata a ripensare certi momenti con nostalgia, dato che sono stati tutt'altro che spensierati..eppure credo che ogni volta che rivivi qualcosa nel ricordo porti alla luce sempre da qualche angolino buio un qualcosa che ti fa rileggere l'intera esperienza in modo diverso, che ti porta ad apprezzare anche quei luoghi che in quel preciso momento della tua vita detestato o addirittura persone a cui avevi attribuito un'importanza relativa o per cui avevi provato delle emozioni di risentimento.. sarà che almeno per quanto riguarda le esperienze, quella universitaria è stata di gran lunga peggiore, mentre si può dire che”the best has come”, sì, in un certo senso, per quanto riguarda il mio rapporto con me stessa e la mia apertura al mondo..:)
Ti auguro comunque che il tuo futuro universitario sia entusiasmante e pieno di novità, come sono sicura del resto per molti sia stato!
Anch'io ho ricordato la tua crunola, e penso proprio che la differenza tra queste nostre due sia proprio come dici tu la stessa che passa tra muesli e granola!;)
Un abbraccio stritolante per te :*
simona says
oh mamma, povero Willy!!!!! scusaaaaaa!!!!!!! 😉