Dopo aver frullato per due settimane come una pallina del flipper alle prese con un nuovo lavoro -benchè non ci sia niente ancora di definitivo-, questa che sta per finire è stata invece decisamente più tranquilla, ho avuto modo sì di sistemare alcune questioni rimaste in sospeso (come, ad esempio, pagare una tassa universitaria che non sapevo esistesse il giorno stesso della scadenza, cose da Peanut insomma) ma anche di riprendere dei ritmi un po’ più rilassati di modo da lasciare spazio anche alle piccole attività di piacere come la palestra, la cucina, il passare del tempo con le persone a cui tengo, soprattutto quando la prospettiva è che con alcune di queste, possano essere gli ultimi momenti spesi insieme almeno per un po’ di tempo.
Il fatto che alcune delle amicizie a cui tengo di più abbiano in previsione delle partenze più o meno imminenti senza sicurezza di ritorno mi sta dando, oltre al dispiacere del caso, in realtà anche motivo di pensare parecchio. Se avevo cominciato a stare bene qui negli ultimi tempi è stato anche e soprattutto grazie a loro, e da una parte il loro allontanamento comincia a mettere in discussione anche la mia permanenza, dall’altra il loro coraggio mi stimola e mi è di esempio.
Non ci sono ancora programmi ma è sicuramente tempo di riflessioni, mi sono trovata a prendere in considerazione opzioni che non avevo mai minimamente vagliato e mi elettrizza e spaventa allo stesso il fatto che fino a un giorno potevi pensare che saresti stata in un posto a fare una determinata cosa e poi, tutto d’un tratto, altre immagini comincino a insinuarsi nella tua mente fino ad assumere forme sempre più determinate.
La mia insicurezza e la mia tendenza a cercare di aggirare le situazioni che più mi spaventano fanno sì che io possa aver bisogno di qualcuno che mi spinga a buttarmi, che mi scuota e che faccia un po’ da molla per il cambiamento, che ovviamente poi sarò unicamente io a dover mettere in atto.
Infondo però, cambiare abitudini in determinate situazioni non è affatto stato un problema, no? Si tratta solo di accettare di correre un po’ il rischio.
Quando due anni fa ho trovato per la prima volta a Firenze una gelateria che faceva l’Açai na tigela (una sorta di smoothie semi-congelato tipico del Brasile, servito con fettine di banane e muesli croccante) non ho avuto paura di buttarmi nonostante non avessi idea di quale potesse essere il sapore, che mi avevano però detto ricordare leggermente il cioccolato.
E’stato amore al primo assaggio, tanto che diventò in breve tempo uno dei miei pranzi estivi preferiti. Mangiarlo spesso fuori, però, ha un costo abbastanza elevato, così non appena si è cominciata a trovare la polpa congelata di questo superfood (l’ Açai è una bacca ricca di proprietà, tra qui quelle antiossidanti, antinfiammatorie, regolatrici dello stress e del colesterolo) anche nei supermercati, biologici e non, ho cominciato a riprodurla, un po’ a modo mio, anche in casa.
Questa non è una riproduzione fedele in quanto c’è più banana rispetto a quella che si mangia fuori ma non c’è altro dolcificante aggiunto, mentre la ricetta originale utilizza sciroppo di guaranà, che io però non possiedo. Ho servito inoltre con una granola crudista, ma ognuno può decorare con il proprio mix preferito:)
- polpa congelata di açai: 1 bustina (100 g)
- banana congelata: una
- banana: una
- granola crudista al mesquite, noci brasiliane e anacardi*: 30 g
- sciroppo d'agave/acero a piacere
- grano saraceno germogliato: 100 g
- anacardi: 50 g
- noci brasiliane: 30 g
- fiocchi di miglio/avena/altro cereale: 40 g
- more di gelso essiccate: 30 g
- pasta di datteri: 100 g (io di sukkari)
- vaniglia in polvere: una puntina
- mesquite: 15 g
- Passate la bustina di acai sotto l'acqua tiepida e rompete leggermente il blocco di polpa congelata. Frullate assieme a una banana congelata e a mezza banana fresca. Mettete in un bicchiere alto con un po' di granola sul fondo, e decorate con la restante banana tagliate a fettine e il resto della granola. Versate sopra a piacere dello sciroppo d'acero o agave.
- Mettere ammollo separatamente grano saraceno, noci e anacardi. Dopo un paio di ore scolare il grano saraceno e fare germogliare una notte, tenere ancora ammollo le noci fino al mattino.
- Fate asciugare gli ingredienti in essiccatore finchè non hanno perso l'umidità, quindi riprendete e mischiate insieme in una ciotola assieme con i gelsi e i fiocchi di miglio. A parte sciogliere la polvere di mesquite e la vaniglia nella pasta di datteri, allungando con un po' d'acqua se fosse necessario. Stendete il composto ottenuto nei ripiani dell'essiccatore coperti da carta forno e essiccate per circa 7 ore, finchè non sarà asciutto e si staccherà facilmente dalla carta. Rompete a pezzetti e tenete in un contenitore chiuso in frigorifero.
Cipensiamo Noi says
Che bontà….mmmmm davvero molto gustoso, bacione Buon week end
Mirta
elenuccia says
Confesso che non avevo mai sentito parlare di questo acai. Scusa la domanda stupida ma dove i trova al super? nel senso…in che reparto devo guardare?
Per farci pranzo io avrei bisogno almeno di razione doppia.
Non avendo la minima idea di come possa essere il gusto e la consistenza, mi viene da dire che dalle foto sembra una specie di budino al cioccolato ma un pochino più morbido. Ma forse è completamente diverso.
Finchè una cosa non si prova non si può davvero sapere come sia 😉
consuelo tognetti says
Devi imparare ad affrontare questa fase della tua vita proprio come faresti di fronte ad una novità culinaria..curiosa e senza troppi timori. Il sapore della nuova scoperta potrebbe rivelarsi esattamente di tuo gusto..un'esperienza a cui mai avresti dovuto resistere! Sai che io faccio sempre il tifo x te ed oggi lo faccio con più entusiasmo che mai 🙂
Go Nocciolina Go ^_*
Peanut says
Grazie cara!:)
Peanut says
Fidati che quello che ti fanno fuori con due bustine di polpa è bello sostanzioso! 😀 comunque nessuno vieta di mangiarselo per merenda! Io sono abituata comunque a mangiare spesso, quindi non è un problema se dopo un paio d'ore rismangiucchio qualcosa;)
Comunque no, è simile a un gelato ma un po' più liquido, perchè comunque utilizzi polpa congelata! Quindi la trovi tra i surgelati, da Esselunga sta proprio vicino ai gelati:)
Peanut says
Grazie Consu, riesco a immaginarti con i pon-pon che mi fai il tifo!:D
simona says
Ma che bontà! dev'essere favolosa! non ho mai provato l'Acai, mi metterò alla ricerca, ho in programma (da mesi ormai 😉 una granola, mi pare che potrebbe essere perfetta da provare così! in quanto ai cambiamenti…sono una sostenitrice del “ma si…cambiamo tutto per l'ennesima volta”, riservano tante belle sorprese, anche se sono un pò faticosi 😉 Tu nel caso buttati 🙂 Un bacione <3
Mimma e Marta says
Nocciolina, ti lancio allora la mia proposta di lasciare tutto e partire alla volta di Londra!:-) detto questo, ho scoperto la polvere di açai l'anno scorso e mi sono innamorata del suo sentore di cacao e mirtilli. Qualche mese dopo ho preso anche la polpa congelata ma, poiché non sono una brava persona e difficilmente ho banane a casa (sto rimediando, giuro!!) non sono mai riuscita a preparare l'açai bowl che tanto spopola su instagram. Adesso ho ancora uno o due pacchetti di quella polpa e un sacco di banane nel cesto della frutta: provo presto e ti faccio sapere come va, eh :-*
Peanut says
A naturasì lo trovi senz'altro!
Non mi sono mai messa in testa di voler cambiare “tutto”, ho sempre fatto per piccoli passi..ma se mi dici che riservano belle sorprese, potrei davvero fare un tuffo!;)
Peanut says
Marta, è una proposta seria?! vogliamo parlarne davvero davvero??!:D
Ma voi avete così tanta buona frutta locale,che ve ne fate delle banane? Non le comprerei neanche io! O insomma, ne comprerei di meno:D
Dai prova e fammi sapere!:*
elenuccia says
Grazie, ora so dove cercare
clibi says
Spettacolo!!!!!
Francesca P. says
Oggi vedo parole nuove mai assaggiate, delle foto femminili e più luminose, la curiosità di prendere strade diverse e vagliare anche quello che può essere “altro da noi”, ma magari riserva sorprese… nel celeste del tuo legno vedo barlumi di coraggio, come ci tuffassimo nel mare profondo e nuotassimo verso lidi e mete stimolanti… il cambiamento muove le nostre vite, ne sono convinta… e così come si provano ingredienti sconosciuti, lo stesso vale per le esperienze che ci attendono, croccanti come granola…
Peanut says
E' vero, sono decisamente parole nuove queste:) come sempre la differenza la fa riuscire a non farle essere più solo parole. Eppure ho la sensazione che questa sia la volta buona..;) e la meta non può essere che un luogo dove l'azzurro del mare mi sorride quotidiamente, invogliandomi ancora di più a quel tuffo, metaforico e non.
Un abbraccio sorellona 🙂