Appena sei convinta di poter tornare a tirare un respiro di sollievo, già sai che durerà troppo poco per poter arrivare a fare quello profondo, a pieni polmoni, come uno sbadiglio fermato sul più bello.
Gli sbadigli, però, quelli vengono sempre fino infondo, accompagnati pure dalla lacrimuccia e il suono da orso che si risveglia dal letargo di sottofondo.
Non so per quanto ancora potrò stare in tranquillità, i giorni di vacanza di Pasqua sono sempre (stati) troppo pochi, poi c’è chi anche nella settimana di silenzio didattica se ne frega e continua a far lezioni, e facendo due calcoli (di quelli facili) non si arriva mai nemmeno alla settimana piena di stop. E che non si possa aver una settimana senza nè esami nè lezioni, è fastidiosamente irritante. Quando si può fermare uno veramente?
Quando trovare quel tempo per fare le altre cose che dovresti fare, quelle che vorresti fare, ma sì, persino per non fare assolutamente nulla -che nel mio caso si riduce a gironzolare per blog, salvare duemila ricette che molto probabilmente non riuscirò mai a rifare, leggere se fuori c’è il sole e guardare telefilm-?
So che sta diventando un po’ un ritornello ormai, ma mettere sempre infondo alla lista quelle attività che meriterebbero i posti d’onore è sempre più una scocciatura. Sicchè si cerca di incastrare tutto, ma ci si ritrova a esser continuamente di corsa, a riuscire a fare un po’ tutto ma a non dedicare veramente a nulla l’attenzione che vorresti, a ritrovarti a fine serata con le gambe stanche, i piedi doloranti e la palpebra che cala, ma mica puoi andar a dormire presto, che le ore serali vanno sfruttate, son preziose, a costo di rinunciare alle ore di sonno perchè la mattina o ti devi svegliar presto, o ti svegli presto comunque, perchè non c’è tempo di rigirarsi tra le lenzuola e provare a riaddormentarsi, che il mattino ha l’oro in bocca.
Nonostante debba rinunciare (ma neanche troppo eeh, diciamoci la verità) a mettere il muso fuori casa un po’ più spesso durante il periodo degli esami, devo dire che la reclusione forzata non mi dispiace affatto, che mentre quando ho le lezioni sono costretta a stare fuori casa spesso fino a sera e mettere da parte la cucina, in questi periodi posso invece dedicare anche un tempo minimo alle preparazioni, che nonostante possano essere spesso messe in piedi in quattr’e quattrott’otto sono sempre almeno mezzo milione meglio che mangiare la pasta al pomodoro e i fagiolini bolliti della mensa.
Se la cena può essere un po’ più curata, quella delle preparazioni un po’ più lunghe, al pranzo non dedico in effetti molto tempo, se sto studiando è probabile che mi fiondi in cucina all’ultimo e che venga guidata dall’ispirazione che scaturisce dalla sola osservazione di ciò che il frigo offre per cominciare la composizione.
Spesso cerco di mangiare qualcosa di crudo, o frutta, o di evitare comunque cereali o farinacei, così da accelerare i tempi, ma anche evitarmi il fastidioso abbiocco del post-pasto, dato che in effetti l’energia dopo un pasto non cotto è sicuramente maggiore.
Siccome è qualcosa che non pensi prima, quando ti accorgi in corsa che quello che stai mettendo su potrebbe poi non esser tanto male da pubblicare comincia a diventare un problema, parti alla ricerca della macchina fotografica lasciando la cucina in delle condizioni che neanche dopo le peggiori feste organizzate quando i genitori sono via nei più stupidi filmini made in usa (e anche il finale è uguale, perchè dopo ti ritrovi a dover ripulire tutto da sola prima che qualcuno torni ), cerchi procurarti alla bell’e meglio un telo da stendere sul tavolo fuori sempre ricoperto (nella migliore delle ipotesi) da resti di travasi di piante o mangime per le galline, che quindi devi pulire cercando nel frattempo di farti spazio e non far cadere le mille cose che hai in mano tra borse della palestra (ovviamente non mie), sacchi di terriccio, arnesi da muratore (questi invece sono miei. no, sto scherzando!) e altre simpaticissime suppellettili che solo le migliori case di campagna possono vantare.
Poi c’è anche il sole che batte a tutto fuoco a quell’ora, parliamone, ma dentro è troppo buio, fuori c’è troppa luce, non ci sono tavoli o assi che tengano da spostare in luoghi strategici, non ci sono cavalletti che ti evitino di proiettare la tua ombra sul piatto di pasta, non parliamo di pannelli che non so nemmeno cosa siano.
Ecco che, no, non puoi nemmeno dire “ora finalmente è ora di pranzo, mi rilasso un po’”.
In quest’insalata ho voluto ricreare un abbinamento riuscitissimo che si ritrova perlopiù nel dolce, pera, nocciole, zenzero. Ma se degli ingredienti stanno bene insieme perchè voler limitare le possibilità di dar espressione al loro accordo di voci?
L’insalata non è raw ma può diventarlo se autoproducete la pasta di nocciole senza tostarle, e aggiungete olio spremuto a freddo mentre le frullate, sostituite il malto con agave o acero.
Insalata di pere e spinaci con dressing alla nocciola e zenzero
(Per una persona se piatto unico, due se accompagnato da altro. Se siete in due consiglio di raddoppiare le dosi per il dressing)
spinaci freschi o spinacini novelli, se li trovate: 100-125 g
pere kaiser: 1 di medie dimensioni
succo di limone: uno spicchio
zenzero fresco*: 1 cucchiaino, grattugiato
salsa di soia*: 1 cucchiaino
olio di semi di lino bio e spremuto a freddo: 1 cucchiaino
malto di miglio (facoltativo)*: 1 cucchiaino
nocciole spellate: 1 manciata, circa 10 g
gomasio (preparato come qui, con sale marino integrale): a piacere
pepe
*le proporzioni tra gli ingredienti per la salsa dovranno seguire naturalmente il vostro gusto, se la vorrete più salata aggiungerete più salsa di soia, così come metterete più zenzero se volete che sia spiccato, insomma, come sempre niente obblighi 😉
Per prima cosa rimuovete i gambi degli spinaci, metteteli a bagno per un po’ e poi sciacquateli bene assicurandovi che non sia rimasta terra. Scolateli e stendeteli su un panno ad asciugare (o utilizzate la centrifuga per insalata). Sbucciate la pera, togliete il torsolo e tagliatela a fettine.
Salate gli spinaci con il gomasio e aggiungete pepe se gradite, unite le fettine di pera e spruzzate con il limone, mescolate, anche con le mani.
In un ciotolino unite la pasta di nocciole alla salsa di soia, all’olio di lino, allo zenzero grattugiato, e al malto, assaggiando per raggiungere il vostro gradimento. Versate sull’insalata, e aggiungete ancora qualche nocciola tritata grossolanamente al coltello.
Con questa ricetta partecipo a Salutiamoci del mese di aprile (!) ospitato da Passato tra le mani
Francesca says
Lucry…io non so da dove incominciare: dalla ricetta (che mi ispira un sacco)? dalle foto (meravigliose, anzi di più)? dalla condivisione di pensieri sui pasti veloci (anzi, pranzi, che per me…ehm ehmm…sai: gelato e passa la paura)? Bravissima come sempre
Zucchero e zenzero says
Come potrai immaginare, mi ritrovo molto nelle tue parole.. Molto probabilmente spesso è una mia mancanza di organizzazione che mi porta a non avere tempo, però c'è anche da dire che durante le lezioni si vive praticamente in università (senza contare il tragitto sui mezzi) mentre durante gli esami spesso mi ritrovo a dover preparare più materie in contemporanea perchè gli appelli sono tutti ravvicinati..
Parlando di cose serie, questa insalata è fantastica! Effettivamente quando un abbinamento è ben riuscito è un peccato non sfruttarlo in tutte le portate 🙂
Un abbraccio
V
serena says
Ciao carissima, non ti leggevo da un pò, per lo più perchè il tempo trascorso a casa è sempre meno e quindi oltre a scrivere qualche post, faccio ben poco in rete! 🙁 Goditi l'università con i suoi tempi ristretti e le mini vacanze perchè poi quando lavorerai saranno ancora meno .. fidati! 🙂 Per il resto, resto sempre affascinata dalle foto di piatti apparentemente semplici come un contorno che però elaborato in questo modo diventa un piccolo capolavoro. brava come sempre. un abbraccio, serena
elenuccia says
Mi ha fatto troppo ridere la descrizione che hai fatto della preparazione del set fotografico. Comunque alla fine delle peripezie le foto sono venute super. Ma hai usato uno specchio? neanche io so cosa sia un pannello riflettente quindi sei in buona compagnia 😉
Ma veniamo alle cose serie, questa insalatina sembra proprio stra buona. Che gusto ha il malto di milgio? io ho quello d'orzo ma non quello di miglio, dici che andrebbe bene lo stesso?
Katiuscia says
Lo sai che ti capisco in pieno, sarà anche qualche anno che mi sono laureata, ma ancora trovo le tue parole dannatamente familiari. Invece mi trovo nella situazione opposta, ho troppo tempo per fare quello che voglio… così tanto che alla fine non lo uso e perdo le giornate in un lampo, senza avere combinato nulla.
Tu sei brava, riesci a fare coincidere tutto e a prepararti pasti salutari, che fanno bene allo spirito e al corpo.
Per quanto riguarda le foto sono dell’idea che le poche possibilità aguzzino l’ingegno e facciano emergere il talento a chi ne ha… e tu secondo me ne hai, davvero.
Ti abbraccio forte.
Teresa says
Ciao, innanzitutto grazie che per essere passata da me e dei complimenti. Mi spiace non poterti lasciare qualche perla di saggezza sull'università, avendo avuto un approccio un po' diverso (avrò frequentato si e no 5 lezioni, tuttavia si sapeva parecchio a memoria il palinsesto di canale 5 con le mie coinquiline). Però ti dico, a volte avere solo ritagli di tempo per far quel che si vuole può anche essere visto come un incentivo a farle le cose; ad aver troppo tempo a volte non si conclude nulla, “tanto se non è oggi è domani” e si finisce in un continuo rimandare e cazzeggiare.
Per quanto riguarda la foto, io trovo che sia venuta fuori una cosa ganzissima: trovo che i nuvoloni che si vedono nel riflesso del tavolo siano intonatissimi col tono un po scazzato del tuo post.
Brava!
letissia says
Ah ah ah Nocciolina, ho riso da morire quando hai descritto la scena delle foto!!! Sarà che mi ci ritrovo 😉 Comunque le foto sono venute benissimo, la ricetta è sfiziosissima, tu sei fantastica. Come sempre. Baci 🙂
Valeria Della Fina says
Condivido e apprezzo tutto: dalla ricetta alle foto ai tuoi pensieri!
Spesso abbiamo davvero troppo poco tempo per fare ciò che ci piace davvero.. Per fortuna ci sono piatti come questi che ci tirano su il morale 🙂
Un bacio 🙂
Costanza S. says
hi hi anche per me la parte fotografica è la più stressante!! Se uno avesse un vero set fotografico con ogni cosa al posto giusto sarebbe un divertimento, il mio set fotografico invece è il salotto, in particolare uso un grande baule di vimini che si trova davanti a un finestrone. ti puoi immaginare cosa significhi cacciare i figli dal divano mentre stanno facendo i videogiochi oppure fotografare il loro pranzo mentre loro aspettano in cucina! che madre snaturata! Che stress! Comunque Lucrezia questo piatto che hai preparato è veramente delizioso, mi sto avvicinando anche io poco per volta alla cucina crudista ed è vero quello che dici, è ideale quando si vuole fare un pasto che non appesantisca, specialmente quando bisogna lavorare o studiare, ci si sente molto ma molto più in forma. Bacioni!
Costanza S. says
ah, e le foto sono fantastiche, ci tenevo a dirtelo! Ciao!
broccolocarota says
Lucy, bella la ricetta e le foto favolose. Brava! Solo che non siamo a febbraio ma sul finire del mese di aprile! Un abbraccio.
neofrieda79 says
La ricetta mi piace un sacco e mi hai fatto sorridere 🙂 i miei tempi sono scanditi soprattutto dal godermi i figli, ma tutto il resto: lavoro – università – famiglie alle spalle, più che un puzzle a volte è una torre di Pisa 😀
Lo says
si il tempo a volte sembra essere un padrone cattivo…io mal sopporto questi periodi…perchè poi sono così affannata che non mi godo quando arriva il tempo libero….ho sempre investito molto sull'imparare ad essere più rilassata nonostante tutto…
La ricetta fresca, piccanti al punto giusto è piena di energia buona!
un abbraccio
consuelo tognetti says
Mi hai fatto sorridere perché anch'io mi ritrovo spesso nella tua situazione 😛 Spero che riuscirai cmq a trovare il tempo di rilassarti un po' e che lo studio non assorba tutti i tuoi giorni di festa!
Ma parliamo di quest'insalata?? Gli abbinamenti mi intrigano da matti e alla fine le foto sono venute un vero spettacolo O_O Brava Nocciolina mia, ti adoro <3
ah. dimenticavo.Buona Pasqua ^_*
Peanut says
Ma davvero?? ^__^”
io comincio con un grazie e finisco con un mega bacione <3
Peanut says
Il tragitto sui mezzi non è affatto da trascurare, anzi, nel mio caso gioca anche un ruolo piuttosto importante, facendo pendolare tutti i giorni, stessa cosa per gli esami, tre in una settimana ora ad aprile, ho decisamente stabilito il mio record! Ma alla fine credo sia meglio qualche rinuncia che trascinarsi una situazione in cui non si vive ancora più a lungo.
Son contenta ti sia piaciuta, un abbraccio a te 🙂
Peanut says
Sì, vero è che all'università tre mesi di vacanza se riesco a finire gli esami entro luglio non me li leva nessuno..ma considerando che il finesettimana già lavoro, e che d'estate lavorerò sicuramente di più.. io la prendo un po' in tasca! ;D
Grazie Serena, mi fa piacere ritrovarti! 🙂
un abbraccio a te
Peanut says
E' proprio quel tavolo che è così, a specchio 🙂 figurati, non sarei mai riuscita a ingegnarmi tanto 😉
Ti dico la verità, io qui ho usato l'acero che però non è permesso da Salutiamoci, comunque il malto di miglio sta a metà tra quello d'orzo e quello di riso, quindi non amaro come quello d'orzo ma nemmeno dolce come quello di riso 😉 comunque sì, certo che va bene, non deve venire troppo dolce la salsina!
un abbraccio Ele
Peanut says
Oh Katy, ma che dici, ma va la! 😀
Peanut says
Beh, quella però è la vera vita da università, quella che faccio io non ci si avvicina nemmeno lontanamente. Però, se mi dici che così alla fine si combina di più..allora ben vengano gli incastri faticosi, quel che è vero è che poi quel momento di tempo libero ce lo si gode dall'inizio alla fine 😉
grazie a te per essere passata! a presto!
Peanut says
Menomale, almeno quello! Tutta fortuna comunque 🙂
grazie Letissia, tu sei gentilissima come sempre 😉
baci a te
Peanut says
Grazie Valeria!
un bacio anche a te
Peanut says
esatto, io non riesco proprio a vederlo come un piacere, molto spesso infatti preferisco mettere da parte il blog e mangiare in santa pace senza il pensiero delle foto, per il momento le sento proprio come un peso 🙁
grazie Costanza, sono contenta che apprezzi 🙂 io sono reduce proprio ora da un pranzone di mele pere e banane! 😉
un bacione
Peanut says
aaaaaaaahahaha no vabbè sono fusa :'D
sono rimasta al Salutiamoci che ho ospitato io 😀 grazie della correzione 🙂
Peanut says
appunto, rimane comunque tutto sempre molto precario 😀
Peanut says
anch'io mi ripeto spesso che dovrei andare con più calma, è vero che poi non si riesce ad essere rilassati nemmeno quando poi il tempo lo si ha, io sono letteralmente sempre di corsa,anche solo per andare da una stanza all'altra della casa, per fare la doccia, darmi la crema..persino per fare la..pipì, ecco. 😀
forse è anche colpa nostra che mangiamo cibo troppo energizzante! ..meglio così, a questo punto allora! ;D
Peanut says
Questi giorni di vacanza NON voglio alzare un dito, se non per quello che voglio io, ormai è deciso 🙂
Auguri anche a te Zia, e grazie!
Francesca P. says
A volte mi chiedo se ero veramente io quella che si alzava tutte le mattine alle 7 per seguire un corso su Pasolini, restava tutto il giorno all'università perchè seguiva le lezioni – tutti dicevano che era meglio farlo e allora… -, mangiava (male) in mensa e tornava a casa con il buio in un tram troppo spesso affollato… ero io o un'altra ragazza si era impossessata di me?! Aiuto, sembrano così lontani quegli anni… ma per certi aspetti meno male… 😀 Trovare il giusto equilibrio non è mai semplice, sorellina… e magari lo si trova dopo, molto dopo, quando ormai serve a poco… però tutto è utile per imparare a gestire meglio spazio e tempo, una parola sfuggente come mai adesso, leggo tanti post su questo e io stessa ne parlo… perchè è davvero un'impresa incastrare tutto, tra doveri, impegni, affetti, passioni, riposo, libertà… mai visto un puzzle più complicato… la ricetta per uscirne non la conosco, ma posso dirti di preservare sempre al caldo un angolino per te stessa… per fare ciò che mai… anche rinunciando ad altro… basta che non smetti di fare troppo a lungo ciò che ti piace o ti fa stare bene… se no poi cresce l'insoddisfazione…
Il dressing alla nocciola e zenzero lo voglio mettere nel gelato, ehehe, secondo te ci sta bene? 😛
Alice says
Ma quanto mi piace questa insalata…deliziosa! Ti capisco quando parli delle tue giornate, sono molto simili alle mie…vorrei dedicare molto più tempo a cose che per il momento riesco a fare solo di fretta (come il blog ad esempio)…comunque di questa ricetta mi piacciono moltissimo anche le foto 🙂
A presto e un bacione 🙂
Erica Di Paolo says
Mi hai fatto venire l'ansia solo a leggere, ahahahahahahahah!! Ma sì, io mi dico sempre “l'hai voluto, lo fai per piacere come tutto quello che hai scelto di fare….. non ti lamentare e godine i dettagli”, anche se i dettagli possono essere avere la ccina smontata fino a notte fonda ^_^
Splendida questa insalata. Mi piacciono molto gli spinacini freschi e mi piacciono soprattutto abbinati alla pera e alle nocciole.
Brava Lu, un bacione grandissimo e serena giornata.
Juliette à Pois says
Oggi sto riscoprendo un sacco di food blog fantastici, il tuo compreso. Un mix tra risate tra la descrizione e buon cibo, soprattutto sano!
Ti auguro buone feste,
un grande saluto
Juliette à pois
Peanut says
“Tutti dicevano che era meglio farlo” ecco, vedi, mi hai capita totalmente. Non parliamo del pullman sempre troppo affollato, sempre troppo in ritardo, della stessa strada percorsa ogni giorno (anche se ora mi sto concedendo un po' più di libertà) per andare un po' in facolta, tristemente quasi l'unica che conosco di Siena. Non credo ci sia una ricetta per farlo, o l'avremmo già trovata 😉 o forse è frutto di tanti esperimenti, pure quelli un po' più coraggiosi, che nel piatto vengono sempre più facili che nella vita vera. Però ecco, forse la strada è tentare di riuscire a plasmare la nostra vita allo stesso modo in cui creiamo piatti nuovi, con curiosità e voglia di scoprire, ma soprattutto di assecondare il proprio gusto, e un pizzico di temerarietà 😉
Peanut says
..e sul gelato la salsina mi ci strapiace!
Peanut says
Vedo che siamo un po' tutte sulla stessa barca, e anche abbastanza in alto mare, nessuna sembra aver trovato la rotta giusta. Probabilmente sarà un po' la storia della nostra vita, un eterno tentativo di dominare la marea di impegni, doveri, piacere e passioni. Perlomeno non sarà banale però 😉
un abbraccio Alice 🙂
Peanut says
Ma non era una lamentela eh, voleva solo essere un racconto del retroscena, che molte volte vedendo solo il risultato uno non si immagina tutto il bordello che viene fatto dietro 😀
grazie Erica, in effetti è piaciuta molto anche a me!
un bacione a te
Peanut says
Ciao Juliette, molto piacere!
grazie mille e niente, auguri in ritardo, magari per una veloce ripresa post-abbuffata 😉
a presto
cincia del bosco says
Ottima insalata e magnifica foto, dopo le situazioni più roccambolesche a volte i migliori risultati! Eh, non si può fare tutto, ma una boccata d'aria ogni tanto, Peanut: respira mi raccomando!
baci Su
Ely Valsecchi says
Io ora sono troppo vecchia per parlare di università, tra poco ci vanno i miei figli, sono fuori tempo massimo ma devo dire che non ne ho sentito la mancanza, probabilmente non faceva per me, meglio un lavoro in un ufficio con i miei programmi ben definiti e gli orari inderogabili, poi riuscivo e riesco ad organizzarmi per il resto :-). Un insalatina davvero gustosa, or è tempo di insalate e questa la voglio proprio provare! Piacere di conoscerti, belli tuoi pensieri e le tue ricette, da oggi ti seguirò con piacere!
Katiuscia says
Giuro.
Se non lo pensavo non lo dicevo.
😉
simona says
una vera delizia! la prverò, ha tutti ingredienti che adoro! 😀 Un bacione
Peanut says
Immagina se fosse pure venuta brutta (come succede la maggior parte delle volte peraltro)!
almeno dopo si può respirare 😉
baci a te Su!
Peanut says
Mi hai proprio confermato ciò che sospettavo, anche se più su qualcuno ha detto una cosa completamente opposta..immagino che sia molto soggettivo comunque.
Grazie di aver lasciato un commento e benvenuta, a presto! 🙂
Peanut says
bene! fammi sapere allora poi! 🙂
grazie, un bacione anche a te